00 17/12/2013 13:16
esperimento di Michigan
Aggiungo che da quanto ne so, lo stesso tipo di attivià elettrica non mi sembra sia stata riscontrata nel cervello umano. Il professore che ha condotto l'esperimento afferma che questo potrebbe essere dovuto alla poca sensibilità attuale degli strumenti. Ma sarà da dimostrare.
Comunque , al massimo questo tipo attività dimostrerebbe che per 30 secondi dopo l'arresto cardiaco la persona rimane cosapevole..ma se fosse linitata a questo, la persona dovrebbe comunque avere consapevolezza di essere ancora dentro il corpo e non fuori come nei casi di OBE. Non mi sembra wuindi che questo studio aggiunga tanto di più.

Ho solo una curiosità: quando lessi di questa ricerca su internet, tutti gli articoli citati terminavano con questa frase:

"Esso offre anche il primo quadro scientifico - conclude Borjigin - per le molte esperienze di pre-morte riportate da pazienti sopravvissuti all'arresto cardiaco".

Non sono riuscito a scaricare l'articolo originale pubblicato su PNAS,ma dalla siintesi non mi sembra sia riportata tale frase...quindi non so sinceramente se il professor Borjingin abbia realemente detto una cosa del genere.

Certo è che sul sito della PNAS al loro link "near-death-experience", rimanda a questo articolo.

Come disse Michael Prescott sul suo blog tempo fa commentando un articolo di Keith Augustine sul tema della NDE:

" non dobbiamo prendere tutto per oro colato quello che dicono gli scettici,perchè spesso le loro osservazioni non sono attendibili. Ho imparato ad essere scettico con gli scettici".

HO fatto mia questa sua osservazione

Un caro saluto Franco

Daniele