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N.D.E (premorte) di Debra

Ultimo Aggiornamento: 17/12/2012 17:55
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Sesso: Maschile
17/12/2012 17:55
 
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La prima esperienza avvenne dopo che ero stata dimessa dall' ospedale e stavo a casa dei miei per poter essere aiutata. Avevamo visite quel giorno e io mi muovevo con tre ausili per la deambulazione. Mi sentii nauseata e andai in bagno per vomitare. Ma mentre stavo in piedi, svenni. Fu allora che entrai in una area oscura, non proprio come un tunnel, cioè non sembrava chiusa ma più come un grande spazio/area oscura... venni avvicinata dal padre di mio marito che non avevo mai incontrato e che era deceduto tre mesi dopo che iniziai a frequentare suo figlio. Andai al suo funerale ma non lo ho mai visto nè ci ho mai parlato. Ma era lui che mi accolse dall' altra parte e mi tenne la mano. Sentivo altre presenze attorno a me ma non potevo distinguerle. Alla fine di quella oscurità un po' come guardando nella distanza c'era quel che pareva essere una montagna e dietro la montagna la luce più bella (le parole di cui dispongo attualmente non possono rendere giustizia della bellezza di quelle luci).

Volevo assolutamente andare verso quella luce. Non ricordo alcuna discussione ma sentii la mia famiglia che cercava di fare arrivare una ambulanza nell' appartamento e mio padre e mio marito discutere e mia madre nel panico e che si cambiava gli abiti per venire in ambulanza con me all' ospedale. Non sentivo desiderio e neppure bisogno di tornare da loro benchè fossero nel panico e spaventati per me. Sapevo solo che tutto sarebbe andato bene e che anche loro sarebbero stati bene. C'era un gran senso di pace e sollievo. Come se tutte le preoccupazioni e responsabilità non avessero più senso. Sapevo che ero con Dio e non volevo tornare al mio corpo e alla mia famiglia terrene. Guardai ancora verso la luce e un momento dopo tornai nel mio corpo. Sentivo tutto un formicolio come quando stai troppo a lungo su di un braccio e il sangue non vi arriva e poi ti alzi e inizia a formicolare perchè l'afflusso di sangue riprende. L'ambulanza arrivò e mi portò in ospedale e venne effettuato un intervento per una gravidanza tubulare. Avevo sanguinato internamente quasi fino a morirne. Avevo solo un paio di litri di sangue rimasti nel mio corpo quando arrivammo in ospedale. Dopo di questo fui molto arrabbiata con Dio perchè non capivo come mai mi avesse fatta tornare indietro. Ora capisco meglio e che vi erano e ancora ci sono cose che devo finire e quando le avrò finite tornerò all' amore del mio potere più alto, al mio Dio.

E' difficile ripetere l'esperienza a parole? Si. In questo reame dell' esistenza non disponiamo di una capacità di comprensione completa della vera esistenza o esperienza che ci attende dopo che l' esperienza di questa vita è terminata. Il nostro vocabolario e le nostre capacità spirituali mancano della possibilità di mettere in parole, è un giardino dell' infanzia della comprensione. Nella forma umana non c'è modo per noi di comprendere, sentire, vedere, emergere da noi stessi e entrare in quel che esiste per noi dentro una maniera così pura e non complicata di emergere completamente da noi stessi tutti interi nella luce della più pura e più travolgente espressione di amore Al momento della mia esperienza, non se ne poteva parlare ai più e farlo era considerato opera del demonio per così dire... Non ne ho parlato a nessuno per anni. Ero furiosa con Dio per non avermi fatto rimanere. Sapevo dove mi trovavo e non volevo andarmene. Però, oggi ho una migliore comprensione di questa esperienza come un dono e sono grata della vita che vivo.

Seguono alcune domande su tale esperienza.

Che emozioni hai provato? Amore puro, pace, conoscenza di tutte le cose che tutto sarebbe andato bene e OK, nessun dolore, nessuna preoccupazione, nessun desiderio di stare con la mia famiglia terrena perchè anche loro sarebbero stati OK. Nessun legame o bisogno di stare con loro. Non volevo tornare, sentivo come uno che vola su di una nube spinto da una brezza gentile o come stare in delle mani potenti d' amore, in completa felicità e nessun desiderio d'altro.

Hai visto una luce?
Sì vidi una luce che se vista con occhi umani normali probabilmente li accecherebbe. E' bellezza, grazie, brillantezza al di là delle parole e comprensione umana. Non possiamo nemmeno descrivere una volta tornati nei nostri corpi l' illuminazione o i sentimenti da cui veniamo consumati nel vedere o nell' essere dentro questa luce. E' una luce che può esser veduta solo con lo spirito. Non con l'occhio umano perchè non potrebbe esser capita.
Hai incontrato altre creature? Sì venni accolta dal padre di mio marito che era morto da alcuni anni prima. Non ho avuto modo di incontrarlo o parlargli in questo mondo. Però sono stata al suo funerale. Erano tre mesi che frequentavo suo figlio all' epoca. Ma sapevo che era lui e che mi era venuto incontro dall' altra parte e che mi aveva tenuto al mano. Sentii altre presenze attorno a me ma non le ho riconosciute.

Quali emozioni hai avuto dopo questa esperienza?
Dapprima rabbia per dover tornare. Volevo tanto rimanere e andare verso la luce. Per 3 mesi non ho pregato. Ora sono grata di avere avuto l' opportunità di tornare e proseguire il mio viaggio... molte cose buone mi sono successe. La vita è molto bella e mi è stato fatto il dono di vedere questa bellezza in ogni più piccola e insignificante particella che esiste e di vedere quanto è facile per l'uomo perdere la connessione con il loro Dio interiore a causa dei supposti bisogni e aspettative del mondo e dell' "Io". Per trovare perdono per coloro che non hanno avuto la graziosa opportunità che a me venne concessa e che mi ha fatto capire che ciascuno di noi ha un percorso, scelte da fare, un destino da seguire e che come umani facciamo errori e abbiamo bisogno di amore e perdono indipendentemente dall' errore mentre camminiamo su questo sentiero spirituale... alcuni ad occhi aperti, altri ad occhi chiusi.
Quali sono la migliore e la peggiore parte della tua esperienza? Penso che la parte migliore della esperienza immediata fu il senso di pace e tranquillità totali e vedere la luce amorevole di Dio. La peggiore dover tornare senza capire bene perchè al momento.

C'è nient' altro che vorresti aggiungere?
Vorrei dire una cosa. Come umani celebriamo la nascita di un bambino. Facciamo feste e invitiamo familiari e amici per testimoniare l'entrata nel mondo di una nuova creatura. Questo è ovviamente un bel dono ci è stato dato in prestito per crescerlo al meglio che possiamo nelle strade dell' amore. PERCHE'! E' così difficile discutere con quelli che amiamo, un amico o anche uno sconosciuto al momento della sua morte, riguardo a quel che prova, se sono spaventati, perchè rifuggiamo da questa responsabilità di aiutare gli altri a trascendere, o a nascere in un altro mondo, un mondo migliore di amore, pace, gioa..... libertà spirituale. Sento che è sbagliato da parte nostra rifiutarsi a coloro che muoiono e non permettergli, se lo desiderano, di parlare dei loro sentimenti non importa quali essi siano. Non dovremmo affrettarci a cambiare argomento per metterci a parlare del tempo o di chissà cos' altro..... Meritano di avere qualcuno al loro letto di morte o se preferite il loro letto di rinascita.... Come per un bambino appena nato che non sa davvero di essere nato in questo reame della vita e che deve sentirsi molto spaventato durante la nascita dopo aver lasciato la pancia delle loro madri dopo nove mesi e ora devono andarsene.... come deve essere spaventoso per loro. E noi ci rallegriamo.

La tua vita ha avuto delle modifiche specifiche in seguito a questa esperienza?
Sì non ti approfittare di ogni momento prezioso nella tua vita. Dì a coloro che ami che li ami olgni giorno. Le piccole cose sono piccole cose. Non sai mai quando sarai chiamato ad entrare nel prossimo regno spirituale....ci vogliono solo pochi secondi per cambiare una vita. E' sempre possibile, fai quello che puoi per fare stare bene gli altri, anche una piccola parola ad uno sconosciuto può fare la differenza nella loro vita per il resto della loro vita. E forse, solo forse, seguiranno il tuo esempio e porteranno un po' di amore a qualcun altro che potrebbe averne un bisogno disperato. Il dono d'amore, e non ha importanza quanto piccolo possa sembrare non è mai così piccolo.

Tratto da
www.nderf.org
Franco

“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”

www.esserecattolici.it
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