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Cosa dicono gli scienziati

Ultimo Aggiornamento: 26/04/2014 12:57
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18/12/2012 15:36
 
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"Sembrano esserci pochi dubbi sul fatto che le NDE si verificano in tutte le culture e si sono verificate in ogni epoca storica ... le NDE riguardano sia i giovani che gli anziani, la gente di ogni ceto sociale, coloro che nella vita hanno sviluppato una dimensione spirituale e coloro che non professano alcuna fede ... ci sono parecchi esempi di persone che hanno sperimentato una NDE in un momento in cui non sapevano nemmeno che esistesse un fenomeno di questo genere."

Dott. Peter Fenwick


L'esperienza di premorte o NDE (acronimo del termine inglese Near Death Experience) costituisce un'argomentazione potente a favore dell'esistenza di una vita dopo la morte. Grazie al progresso registrato nell'ambito delle tecniche di rianimazione, sempre più persone vengono riportate indietro dal limite della morte clinica. E molte riferiscono un'esperienza profondamente significativa durante la quale hanno l'impressione di essere vivi e in pieno possesso delle proprie facoltà al di fuori del proprio corpo. Per molti un'esperienza di premorte è un'esperienza intensamente emotiva e spirituale.

Le prove a supporto delle NDE sono coerenti, schiaccianti e sperimentate da molti. L'evidenza empirica delle NDE è anche concorde con altre prove sperimentali che sembrano suggerire una sopravvivenza alla morte - prove che includono le esperienze extracorporee, le informazioni ottenute grazie ai medium mentali e fisici, e le apparizioni.

I sensitivi affermano che, in una situazione di crisi, quando la morte è quasi inevitabile o è percepita come tale, il duplicato del corpo fisico, il corpo astrale o eterico, lascia il corpo fisico e sperimenta il primo stadio dell'Aldilà. Se la morte non si verifica, il duplicato riprende il suo posto nel corpo fisico. Gli scettici sostengono, invece, che non esiste alcun duplicato del corpo fisico e affermano che l'esperienza che si vive è provocata dai problemi del corpo fisico - è tutta nella mente.

Degli studi hanno dimostrato che le NDE si possono verificare a seguito di malattie, di interventi chirurgici, durante il parto, a seguito di incidenti, di attacchi cardiaci e di tentativi di suicidio.

In questo campo, un pioniere è stato il Dott. Raymond Moody Jr., un medico e filosofo che ha iniziato il suo lavoro da scettico e oggi è fermamente convinto della realtà della vita dopo la morte. Il suo primo libro, Life After Life (La vita dopo la vita) del 1975, considerato l'opera classica che ha aperto questo campo alla ricerca moderna, è stato seguito da altri due nel 1983 e nel 1988.

A partire dal 1975 sono stati condotti diversi studi in molti Paesi - al punto che oggi esistono diverse associazioni e riviste internazionali dedite all'indagine degli studi sulle esperienze di premorte. L'ottimo libro dell'australiana Cherie Sutherland (1992) contiene una bibliografia selezionata di oltre 150 relazioni di ricerche di carattere accademico.
Quindici elementi comuni

Moody ha riscontrato una sorprendente similitudine nei racconti di 150 persone che avevano avuto un'esperienza di questo tipo - al punto che è stato in grado di identificare quindici elementi diversi che ricorrono frequentemente in questi resoconti. Ha ricostruito un'esperienza tipica che contiene tutti questi elementi:

Un uomo sta morendo e, mentre raggiunge il punto di maggiore stress fisico, sente di essere stato dichiarato clinicamente morto dai suoi dottori. Inizia a sentire un rumore sgradevole, un forte tintinnio o un ronzio, e allo stesso tempo sente che si sta muovendo molto rapidamente attraverso un lungo tunnel buio. Dopo di che, si ritrova al di fuori del suo corpo fisico, ma ancora nell'ambiente fisico immediato, e vede il suo corpo a distanza, come se fosse uno spettatore. Osserva i tentativi di rianimazione da un punto insolitamente favorevole e si trova in uno stato di confusione emotiva.

Dopo un po' si riprende e comincia ad abituarsi a quella strana condizione. Nota di avere ancora un "corpo", sebbene di natura molto diversa e con potenzialità diverse da quelle del corpo fisico che si è lasciato dietro. Presto succedono altre cose. Qualcuno viene a trovarlo e ad aiutarlo. Egli intravede gli spiriti di parenti e amici già morti e gli appare di fronte uno spirito amorevole e caldo, di un tipo che non ha mai incontrato prima - un essere di luce. Questo essere gli pone, senza parlare, una domanda per fargli valutare la sua vita e lo aiuta mostrandogli una revisione panoramica istantanea dei principali eventi della sua vita.

Ad un certo punto si ritrova vicino ad una sorta di barriera o di confine, che apparentemente rappresenta il limite tra la vita terrena e l'altra vita. Allora scopre di dover tornare sulla terra, scopre che non è ancora arrivato il momento della sua morte. A questo punto tenta di fare resistenza, poiché adesso è preso dalla sua esperienza nell'Aldilà e non vuole tornare indietro. È sopraffatto da intense sensazioni di gioia, amore e pace. Nonostante il suo rifiuto, però, in qualche modo si riunisce al corpo fisico e torna a vivere.

In seguito prova a raccontare agli altri la sua esperienza, ma trova difficoltà a farlo. In primo luogo, non riesce a trovare parole umane che siano in grado di descrivere queste esperienze ultraterrene. Si accorge pure che gli altri lo prendono in giro, così smette di raccontare la sua esperienza alle altre persone. Tuttavia l'esperienza condiziona profondamente la sua vita, in particolare la sua visione della morte e il modo in cui questa è relazionata alla vita (Moody 1975: 21-23).

Il Dott. Kenneth Ring, che nel 1980 ha condotto uno studio scientifico sulle esperienze di premorte, ha confermato le scoperte del Dott. Moody, ma ha riscontrato che le persone vivevano l'esperienza per fasi, e una grande quantità di persone sperimentava soltanto le prime.

Altri studi condotti da Karlis Osis ed Erlendur Haraldsson (1977), Michael Sabom e Sarah Kreutziger (1976), Elisabeth Kübler-Ross (1983), Craig Lundahl (1981) e Bruce Greyson e Ian Stevenson (1980) hanno confermato la descrizione di Moody.

Hanno visto mentre si trovavano in stato di incoscienza

Il Dott. Sabom, un cardiologo della Georgia, intervistò 100 pazienti d'ospedale che erano sfuggiti alla morte per un pelo. Il 61% di essi riferì di avere sperimentato una NDE classica di tipo molto simile a quelle pubblicate da Moody nel 1975.

Molti dei pazienti che erano stati rianimati furono in grado di descrivere con precisi dettagli tecnici esattamente quello che era successo nella sala operatoria mentre erano ritenuti in stato di incoscienza o addirittura morti. Il Dott. Sabom indagò sull'ipotesi che questi pazienti stessero utilizzando soltanto la loro immaginazione creativa o le conoscenze inconsciamente acquisite durante precedenti ricoveri al pronto soccorso.

Intervistò un gruppo di pazienti sofferenti da tempo di malattie cardiache che non avevano avuto esperienze di premorte e chiese loro di immaginare di guardare un gruppo di medici che stava tentando di rianimare la vittima di un attacco cardiaco e di descrivere in maniera quanto più dettagliata possibile le operazioni che venivano svolte. Con sua sorpresa, l'80% di essi descrisse delle procedure errate. Per converso, nessuno del gruppo che sosteneva di essere stato testimone della propria rianimazione dal di fuori del proprio corpo commise errori riguardo alla procedura (Sabom 1980: 120-121).

Un'esperienza comune

In tutto il mondo oggi ci sono letteralmente milioni di persone che hanno vissuto un'esperienza di premorte. Nel 1983 una vasta indagine condotta da George Gallup Jr. ha messo in evidenza che otto milioni di americani, approssimativamente il 5% della popolazione adulta, ne ha sperimentata una (Gallup 1982). Un'indagine australiana del 1989 condotta da Allan Kellehear e Patrick Heaven ha scoperto che il 10% di 179 persone sosteneva di avere sperimentato almeno cinque degli elementi tipici di una NDE.

Studi condotti in località geografiche molto diverse tra loro hanno prodotto risultati notevolmente simili. Ad esempio, lo studio di Margot Grey sulle NDE in Inghilterra (Grey 1985), quello di Paola Giovetti sulle NDE in Italia (Giovetti 1982), quello di Dorothy Counts sulle NDE in Melanesia (Counts 1983) e quello di Satwant Pasricha e Ian Stevenson condotto sulle NDE in India (1986). Altri studi continuano regolarmente a provenire da diversi Paesi, e gli esempi storici mostrano che l'esperienza si è dimostrata sorprendentemente uniforme nel tempo (vedi l'esempio di Platone sulla NDE di Ero ne La Repubblica, ristampa del 1973).

Tuttavia, sebbene queste esperienze si siano verificate nel corso di tutta la storia umana, nella cultura occidentale è solo negli ultimi vent'anni che le persone si sono sentite libere di parlarne e di riferire gli effetti che tali esperienze hanno avuto sulla loro vita.

Ritornare con informazioni prive di spiegazione

Ci sono molti resoconti di persone che hanno avuto un'esperienza di premorte e sono tornate con informazioni concrete di cui precedentemente non avevano alcuna conoscenza. Queste includono la capacità di identificare antenati nelle fotografie, di essere a conoscenza di fratelli o sorelle morti prima della propria nascita, o di essere a conoscenza di segreti di famiglia. Altri sono stati in grado di documentare informazioni riguardanti eventi futuri di cui erano venuti a conoscenza (vedi per esempio Eadie 1992, Brinkley 1994).

Effetti posteriori comuni

Cherie Sutherland, una ricercatrice australiana, ha intervistato approfonditamente 50 soggetti che avevano sperimentato una NDE e ha scoperto che gli effetti sulla vita dei sopravvissuti erano stati notevolmente uniformi e completamente diversi dagli effetti di allucinazioni provocate da droghe o sostanze chimiche. La Sutherland ha identificato parecchi effetti che sono stati riscontrati in altri studi, ad esempio in quelli di Ring (1980 e 1984) e in quelli della Atwater (1988). Questi includevano:

• una certezza generalizzata dell'esistenza di una vita dopo la morte

• un'elevata percentuale (80%) adesso credeva nella reincarnazione

• una totale assenza della paura della morte

• un vasto spostamento da religioni organizzate a pratiche spirituali personali

• un incremento statisticamente significativo della sensitività

• una visione più positiva di se stessi e degli altri

• un maggiore desiderio di solitudine

• l'accresciuta sensazione dell'esistenza di uno scopo

• una mancanza di interesse nei confronti del successo materiale abbinato a un marcato incremento dell'interesse nello sviluppo spirituale

• il 50% ha sperimentato grosse difficoltà nelle relazioni interpersonali a causa della modifica delle proprie priorità

• un accresciuto interesse nei confronti della salute

• la maggior parte ha ridotto il consumo di bevande alcoliche

• quasi tutti hanno smesso di fumare

• la maggior parte ha rinunciato alla prescrizione di farmaci

• la maggior parte ha guardato meno televisione

• la maggior parte ha letto meno giornali

• un accresciuto interesse nella medicina alternativa

• un accresciuto interesse nell'apprendimento e nello sviluppo di se stessi

• il 75% ha sperimentato un significativo cambiamento professionale/lavorativo, e si è spostato nelle aree del volontariato.

Uno studio americano indipendente condotto dal Dott. Melvin Morse ha riscontrato che i soggetti sopravvissuti a un'esperienza di premorte hanno il triplo di esperienze metafisiche verificabili rispetto alla popolazione generale, spesso non possono portare orologi o hanno problemi con l'elettricità, quali l'esaurimento della batteria del computer portatile o la smagnetizzazione della carta di credito (Morse 1992). Morse ha anche scoperto che gli adulti che hanno avuto una NDE dànno più denaro in beneficenza rispetto ai soggetti del gruppo di controllo, fanno più volontariato all'interno della loro comunità, svolgono più frequentemente professioni che comportino l'aiuto del prossimo, non assumono droghe e mangiano più frutta e verdura fresche rispetto alla popolazione di controllo (Morse 1992).

Spiegazioni alternative

Naturalmente, le esperienze di premorte non possono essere accettate sulla parola senza esaminare spiegazioni alternative. Tra queste:

Si sono inventati tutto?

Come detto poc'anzi, coloro che hanno studiato le NDE - scienziati, dottori, psicologi, altri investigatori e scettici - sostengono oggi con assoluta certezza che le NDE esistono.

Alcuni cardiologi dalla mentalità aperta che hanno indagato in materia sostenevano che le NDE non esistevano, ma in seguito hanno cambiato idea. Michael Sabom, il cardiologo citato prima, ha ammesso che, prima di iniziare a indagare, era certo che le NDE dovessero essere delle "creazioni consapevoli" di chi le riferiva o di chi ne scriveva. Tuttavia, dopo avere iniziato ad indagare, rimase profondamente colpito dall'autenticità dei fenomeni.

Un altro cardiologo altamente attendibile, inizialmente scettico, è Maurice Rawlings, il quale afferma nel suo libro Beyond Death's Door (Oltre la Porta della Morte) del 1978 di avere sempre creduto nella morte come estinzione totale finché un giorno un postino di quarantotto anni stramazzò "morto" nel suo ufficio. Non appena Rawlings cominciò a rianimarlo, il paziente iniziò a urlare: "Sono all'inferno! Tiratemi fuori dall'inferno!". Rawlings racconta che in un primo momento gli disse: "Tienitelo per te il tuo inferno - Sto cercando di salvarti la vita", ma pian piano si convinse del terrore autentico dell'uomo su cui stava operando. L'esperienza fu talmente traumatica e convincente che il Dott. Rawlings continuò a scrivere libri su di essa. Se si accetta la parola di un cardiologo altamente attendibile e altamente qualificato, la sua vita è cambiata dopo questa esperienza.

La spiegazione farmacologica?

Qualcuno sospetta che le NDE possano essere causate dai medicinali somministrati al paziente nel momento della crisi. Si è fatto cenno a droghe come la ketamina e la morfina. Moody ha indagato su questa ipotesi e l'ha confutata (Moody 1975: 160-161). Ciò per il fatto che a molti dei pazienti che hanno sperimentato una NDE non erano stati somministrati farmaci o droghe, e per il fatto che le visioni provocate dalla droga erano notevolmente diverse l'una dall'altra e da quelle di una NDE autentica, sia per quel che riguarda il contenuto che per l'intensità, e non avevano effetti profondi di lungo periodo.

LSD?

Alcuni ricercatori, e fra essi R. K. Siegel, hanno riferito che alcuni di coloro che assumono droghe allucinogene come l'LSD hanno esperienze simili alle NDE. Ma siamo anche al corrente del fatto che esistono differenze ben precise tra gli effetti dell'LSD e le esperienze di premorte. Questo argomento è stato affrontato con efficacia da Moody e altri.

Carenza di ossigeno?

A volte si sostiene che le NDE siano causate dalla mancanza di ossigeno e che esse siano la risposta normale di un "cervello morente". Tuttavia, molte persone hanno sperimentato un'esperienza di premorte prima che ci fosse un qualsiasi stress fisiologico e, in alcuni casi, perfino in totale assenza di danno fisico (Moody 1975: 163). Sabom, d'accordo con il Dott. Fenwick, ha notato che nei casi autentici di carenza di ossigeno si verificano "un progressivo disordine mentale e una confusione delle capacità cognitive", il che è in diretto contrasto con la lucidità e l'ampliamento della consapevolezza riferiti da coloro che hanno sperimentato una NDE (Sabom 1980: 176).

Spiegazioni psicologiche?

Sono stati fatti vari tentativi per sostenere che le NDE siano fondamentalmente "la realizzazione di un desiderio" - si vede ciò che ci si aspetta di vedere in base ai propri condizionamenti culturali. Tuttavia, Ring (1984), Sabom (1982) e Grosso (1981) hanno scoperto che non esiste nessun legame, nessuna correlazione fra le convinzioni religiose e le esperienze di premorte.

Altri psicologi come Uri Lowental (1981) hanno sostenuto, senza fornire alcuna prova, che le NDE sono un "rivivere l'esperienza della nascita". Le loro ipotesi sono generalmente considerate speculazioni prive di utilità.

Gli psicologi Kletti e Noyes (1981) hanno sostenuto che le esperienze di premorte non sono altro che una "spersonalizzazione e delle fantasie piacevoli che rappresentano una forma di protezione psichica contro la minaccia della distruzione". Tuttavia anche questa spiegazione è stata rigettata da Gabbard e Twemlow (1981), i quali sottolineano il fatto che, mentre la spersonalizzazione colpisce solitamente persone di età compresa tra i 15 e i 30 anni, essa è virtualmente sconosciuta fra le persone di età superiore ai 40 anni.

Altri hanno supposto che le NDE possano essere delle forme di "allucinazione autoscopica" - un raro disordine psichiatrico. Tuttavia, sia Sabom (1982) che Gabbard e Twemlow (1981) l'hanno ritenuta improbabile sulla base di una serie di differenze significative.

Spiegazioni neurofisiologiche?

Moody ha effettuato dei paragoni fra la revisione della vita dei pazienti che hanno avuto una NDE e le reminiscenze sperimentate dalle persone affette da anomalie neurologiche. Egli ha concluso che le due cose sono essenzialmente differenti, nel senso che, mentre le reminiscenze sono casuali e riguardano eventi di scarsa importanza, di cui non si ha alcun ricordo dopo che è terminata la crisi, nella revisione della vita tipica di una NDE gli eventi si verificano in ordine cronologico e rappresentano i punti cruciali della vita. Vengono visti tutti insieme e costituiscono una "visione d'insieme" che fornisce alla persona una comprensione dello scopo della sua vita (Moody 1975: 166).

Il cervello morente?

Il Dott. Peter Fenwick è un membro del Royal College degli Psichiatri oltre che un neuropsichiatra di fama internazionale - uno specialista dell'interfaccia mente/cervello e dei problemi della coscienza. In Gran Bretagna è la più importante autorità clinica in materia di NDE ed è il Presidente dell'Associazione Internazionale per gli Studi sulle Esperienze di Premorte.

Con la moglie Elizabeth, anch'essa scienziato professionista formatasi a Cambridge, il Dott. Fenwick ha condotto indagini approfondite sull'argomentazione sostenuta dagli scettici e dai materialisti, secondo la quale l'esperienza di premorte è causata dagli effetti fisiologici del cervello morente (Fenwick 1996).

Tale assunto, avallato da alcuni psicologi contro le NDE, deve essere considerato alla luce della limitatissima conoscenza posseduta da questi ultimi in merito al funzionamento del cervello. A differenza del Dott. Fenwick, gli psicologi non posseggono, in materia di neuropsichiatria, quelle conoscenze approfondite derivanti dall'esperienza accademica e pratica, che sono indispensabili per potere fare ipotesi sulla fisiologia delle NDE.

Il curriculum degli psicologi comprende soltanto uno studio molto essenziale della fisiologia. Un'occhiata a cinque manuali universitari in uso presso le Facoltà di Psicologia mostra che lo studio del funzionamento del cervello costituisce meno del 5% degli insegnamenti complessivi in materia di psicologia. Durante il loro percorso di studi, gli psicologi non praticano la chirurgia, e a maggior ragione non affrontano lo studio del ramo altamente specializzato della chirurgia neurologica umana.

Certamente, chi si trova nella posizione del Dott. Fenwick possiede, invece, tutte le conoscenze tecniche necessarie per asserire con precisione se una NDE può essere spiegata o meno con quello che succede in un cervello agonizzante. Il Dott. Fenwick sostiene che questi psicologi scrivono delle grosse sciocchezze quando si avventurano in rami del sapere che esulano dalle loro conoscenze tecniche, conoscenze che non posseggono, non comprendono e che vanno al di là della loro attività quotidiana.

Egli è sarcastico con gli scettici:

Semplicemente non hanno le conoscenze necessarie ... Si dicono tante sciocchezze sulle esperienze di premorte, e a dirle sono persone che non hanno a che fare quotidianamente con queste cose. Pertanto, io sono assolutamente certo che queste esperienze non sono causate dalla carenza di ossigeno, dalle endorfine o da qualunque altra cosa del genere. E certamente nessuna di queste cose è in grado di giustificare la qualità trascendentale di molte di queste esperienze, né il fatto che le persone avvertono un incolmabile senso di perdita quando se le lasciano alle spalle (Fenwick 1995: 47).

In qualità di consulente neuropsichiatrico, il Dott. Fenwick lavora costantemente a contatto con persone che si sentono confuse, disorientate o soffrono di danni cerebrali, e sottolinea:

Quel che è chiaro è che ogni disorientamento della funzione cerebrale provoca un disorientamento della percezione e una riduzione della memoria. Di regola non è possibile avere esperienze altamente strutturate e ricordarle con chiarezza se il cervello è fortemente danneggiato o è disorientato (Fenwick 1995: 47).

Allo stesso modo, egli confuta la tesi delle endorfine:

Per quel che riguarda la storia delle endorfine, credo che si stia sopravvalutando il loro effetto, perché a migliaia di persone ogni giorno viene somministrata la morfina. Questa certamente produce un senso di calma, ma non dà vita a esperienze strutturate (Fenwick 1995: 47).

Chiediamo agli scettici dalla mentalità chiusa di rispondere alle seguenti domande:

• Se le NDE sono un effetto del cervello morente, allora chiunque stia per morire dovrebbe sperimentarle. Per quale motivo non tutti coloro che sono in punto di morte, non tutti quelli il cui cervello sta "morendo", sperimentano una NDE?

• Se le NDE sono la realizzazione di un desiderio, per quale motivo non tutte le esperienze di premorte sono positive? Per quale motivo alcuni sperimentano delle NDE neutre o addirittura terrificanti, come documentato da Phyllis Atwater (1994).

• Se le NDE sono causate dal rilascio di endorfine, qual è la prova oggettiva esistente in grado di dimostrare che il rilascio di endorfine provoca necessariamente una revisione della vita in modo cronologicamente ordinato?

• Qual è la prova oggettiva in grado di dimostrare che il rilascio delle endorfine provoca una perdita della percezione del tempo e della sua relazione con il "sé"?

• Per quale ragione quasi tutti quelli che hanno un'esperienza di premorte subiscono una trasformazione permanente consistente in un miglioramento spirituale, in un migliore stile di vita?

• Per quale motivo la maggior parte di coloro che hanno un'esperienza di premorte riferiscono di avere trovato una motivazione intrinseca dell'esperienza straordinaria che hanno vissuto fuori dal corpo?

• Quali prove oggettive vengono presentate per dimostrare che la comprensione del ruolo del sistema limbico e del lobo temporale sono in grado di spiegare le esperienze di familiarità, introspezione e déjà vu oltre che l'incremento statisticamente significativo di eventi paranormali che seguono una NDE?

• Come fanno gli scettici a spiegare l'incredibile congruenza esistente tra le esperienze di premorte e le esperienze extracorporee?

Le spiegazioni fisiche sono insufficienti

Elizabeth Fenwick, coautrice del libro The Truth in the Light - An investigation of Over 300 Near-Death Experiences (La Verità nella Luce - Un'Indagine su Oltre 300 Esperienze di Premorte) del 1996, in realtà iniziò la sua ricerca credendo che tutto potesse essere spiegato in termini scientifici. Ma, dopo avere indagato, concluse:

Anche se si possono trovare delle spiegazioni scientifiche in grado di giustificare alcuni aspetti delle Esperienze di Premorte, non sono riuscita a trovare nessuna spiegazione che sia in grado di giustificarli tutti contemporaneamente. Occorre spiegarli tutti nel loro complesso ed è proprio questo ... che gli scettici non fanno. Nessuna delle spiegazioni puramente fisiche funziona. (Gli scettici) sottovalutano ampiamente il fatto che le Esperienze di Premorte non sono soltanto il verificarsi di un insieme di eventi casuali, bensì una faccenda altamente organizzata e dettagliata (Fenwick 1995: 47).

Questi punti di vista sono supportati da uno studio sulle Esperienze di Premorte, condotto in Olanda dal cardiologo Dott. Pim van Lommel e dal suo gruppo di collaboratori, e avente ad oggetto 345 casi di persone che, senza rianimazione, sarebbero morte. Il 10% ricordava una consistente Esperienza di Premorte e un ulteriore 8% ne aveva avuta una meno intensa.

Questi pazienti vennero confrontanti con un gruppo di controllo, identico in termini di gravità della malattia, ma i cui componenti non avevano avuto una Esperienza di Premorte. Secondo il Dott. Van Lommel (1995):

La nostra scoperta più sorprendente è stata che le Esperienze di Premorte non hanno un'origine fisica o medica. In fin dei conti, il 100% dei pazienti aveva avuto una carenza di ossigeno, al 100% dei pazienti erano stati somministrati farmaci di tipo morfinico, il 100% dei pazienti era stato vittima di un grave stress, pertanto queste non possono chiaramente essere le ragioni per cui il 18% ha avuto un'Esperienza di Premorte e l'82% non ne ha avuto. Se l'Esperienza di Premorte fosse stata innescata da una di queste cause, tutti avrebbero avuto un'Esperienza di Premorte (Van Lommel 1995).

Allo stesso modo, Yvonne Kason, una psichiatra canadese, ha scoperto, grazie alla sua pratica clinica, che alcune persone, pur non essendo in punto di morte, riportano esperienze simili a quelle di premorte; tra queste ci sono persone che pensavano di essere sul punto di morire e persone che stavano meditando (Kason 1994: 73).

Senza dubbio, le esperienze di premorte, insieme alle esperienze extracorporee e alle prove oggettive dei fenomeni metafisici che sono state presentate in quest'opera, costituiscono un'argomentazione oggettiva e imponente a supporto dell'esistenza dell'Aldilà.>>>>


Franco
[Modificato da francocoladarci 26/04/2014 12:57]

“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”

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18/12/2012 15:39
 
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"CASO REYNOLDS"
Il Bisturi e lo Spirito di Dottor Allan J. Hamilton, di Tucson, in Arizona, neuro-chirurgo

UN ALTRO "CASO REYNOLDS"! 25-03-08
Scettici e pseudo-scettici sostengono che il fenomeno noto come esperienza di quasi morte (NDE), non è niente di più di un'allucinazione o un mal funzionamento del cervello causato da sostanze chimiche o dalla mancanza di ossigeno. Tuttavia, per quelli che hanno una mente aperta, la NDE sembra essere un tipo di esperienza fuori dal corpo (OBE), un'esperienza che suggerirebbe che abbiamo uno spirito, o corpo eterico, oltre al nostro corpo fisico. Il caso di "Pam Reynolds" è spesso citato come uno dei migliori, ma gli scettici hanno tentato di trovare giustificazioni razionali.
Ora ve ne è uno nuovo, quello di Sarah Gideon che dovrebbe metterli a tacere.

Il Dottor Allan J. Hamilton, di Tucson, in Arizona, neuro-chirurgo ce lo racconta nel suo libro:
"Il bisturi e lo Spirito".

Ma ritorniamo brevemente al caso di Pam Reynolds (Clic per leggere la sua NDE).
Gli scettici sostengono che Pam doveva essere in uno stato di allucinazione prima o dopo d'essere dichiarata clinicamente "morta". Continuano, dicendo che l'inusitato strumento chirurgico da lei descritto, sebbene avesse gli occhi bendati, lo aveva già notato prima dell'intervento o ne aveva visto uno simile in un programma televisivo e le immagini erano state poi sepolte nel suo subconscio, mentre la discussione sui suoi vasi sanguigni troppo stretti, l'avrebbe sentita prima di essere clinicamente "morta". Come la Reynolds, anche la Gideon ha subìto un intervento chirurgico presso l'Istituto Barrows di Phoenix. Secondo Hamilton, Gideon è stata "come un cadavere", per 17 minuti, mentre una clip al titanio le veniva posizionata sull'aneurisma.

Alcune banali conversazioni ebbero luogo nel corso di questi 17 minuti, fra cui quella di una delle infermiere, che annunciò ai colleghi che aveva appena ricevuto una richiesta di matrimonio, citando un anello di diamanti da mezzo carato, in oro giallo, che il suo ragazzo aveva acquistato presso l'oreficeria Fellows Johnston. L'infermiera aveva anche detto che la proposta era avvenuta in un ristorante (Da Morton), e che quando il suo ragazzo si era messo in ginocchio per darle la fedina, uno dei camerieri era inciampato su di lui, cadendo rovinosamente su uno scaffale pieno di bottiglie di vino.

Quando Sarah si svegliò nell'unità di terapia intensiva, il chirurgo, il Dr T.Reed, si fermò a visitarla e lei gli disse che ricordava di aver sentito parlare di un diamante da mezzo carato, montato in oro giallo, acquistato nel negozio di Johnston Fellows ed anche di un esilarante episodio avvenuto al ristorante. Reed ne rimase scioccato e subito richiamò l'attenzione degli altri medici, tra cui Hamilton.
Secondo Hamilton, non vi fu alcun dubbio che il cervello della signora Gideon era morto al momento in cui la conversazione si era svolta:

"Abbiamo avuto, anche in questo caso, inequivocabili prove scientifiche che non solo il suo cervello non funzionava, ma anche la dimostrazione dell'effettiva assenza di attività elettrica corticale mentre questa conversazione si svolgeva", egli scrive, puntualizzando che 'la nozione che la coscienza - qualcosa che ogni cervello è in grado di generare- potrebbe avere una vita (per così dire) indipendente dal cervello stesso, il che è un'idea semplicemente sconcertante".

Quando Sarah Gideon fu interrogata su quello che poteva aver visto mentre ascoltava il racconto dell'infermiera, è stata in grado di descrivere che aspetto avesse quell'infermiera, tra cui il colore degli occhi e dei capelli.

Dal momento che indossava un cappellino chirurgico, fu chiesto a Sarah come conoscesse il colore dei suoi capelli e lei si ricordò di un ricciolo biondo che fuoriusciva sulla sua fronte, descrivendo poi, anche gli altri chirurghi ed infermieri presenti quel giorno in sala operatoria.

Il Dr.Hamilton racconta nel suo libro anche di una discussione tra Sir Newton Pitcairn, un anestesista britannico che é un'autorità nel campo delle applicazioni della fisica quantistica alle scienze della coscienza, e di un neurofisiologo dell'Università dell'Arizona.
Sir Newton era certo che si trattasse di un caso in cui la coscienza si era separata ed era divenuta indipendente dal cervello, mentre il neurochirurgo esprimeva dubbi in merito al fatto che il cervello della paziente fosse completamente addormentato durante l'intervento chirurgico.

Hamilton ha così mostrato i tracciati degli Elettro Encefalo Grammi (EEG) intra-operatori a due colleghi molto esperti nella loro lettura, non dicendo loro nulla su dove e come fossero stati effettuati.
Entrambi affermarono concordemente che quel paziente era "clinicamente morto", nel momento in cui il personale infermieristico aveva parlato dell'anello e del fidanzamento, fugando così i dubbi del neurochirurgo scettico.
Il Dr. Hamilton si chiede chi credono di essere coloro che nel campo della medicina liquidano tali casi come semplici "disturbi inquietanti" e conclude:.
"Perchè non potremmo, come medici, almeno valutare la possibilità che il soprannaturale, il divino, e la magia costituiscano uno dei fondamenti della nostra realtà?"

"TERZO STATO" DI ESISTENZA? 28-01-08
La procedura chirurgica è chiamata arresto ipotermico, ma è meglio conosciuta in ambiente medico come "standstill". Sviluppata dai cardiochirurghi nel 1960, lo standstill (arresto totale) può essere utilizzato per rimuovere alcuni aneurismi cerebrali altrimenti inoperabili.

La procedura è descritta in questo modo:

"S'induce innanzitutto un coma coi barbiturici, per ridurre radicalmente l'apporto di ossigeno al cervello, poi il sangue viene deviato attraverso un by-pass ad una pompa e il cuore viene fermato con una dose di cloruro di potassio. Il sangue refrigerato viene quindi ri-pompato nel corpo per far scendere la temperatura del cervello molto al di sotto di quella ambientale."
In altre parole, il paziente sul tavolo operatorio è fisiologicamente morto durante tutto l' intervento chirurgico. Eppure, nel 1991, Pam Reynolds (leggi la sua NDE), sottoposta allo "standstill" per rimuovere un aneurisma cerebrale di grandi dimensioni, è stata capace di ricordare molti dettagli della sua operazione di neurochirurgia, sebbene non avrebbe potuto assolutamente nè vedere nè sentire nulla....

"Back from the Dead" (I Morti ritornati), -un documentario della National Geographic Channel che andrà in onda domani 29 Gennaio sulla rete televisiva Americana.-, illustra questo ed altri casi, come quello di un uomo -Ward Krenz- che per più di tre ore ha mostrato segni inequivocabili di morte da assideramento (era sprofondato sotto la superficie di un lago ghiacciato), ma che si è poi pienamente ripreso, proprio grazie all'abbassamento brusco della temperatura su tutto il corpo.

Nonostante fosse clinicamente morto per tanto tempo, egli non ha riferito alcuna esperienza di NDE al suo risveglio, forse proprio perché, in realtà - e per quanto strano possa sembrare -,
NON ERA MORTO nel senso biologico della parola!
Le sue cellule erano infatti rimaste in uno stato di quiescienza causata dall'ipotermia, proprio come durante una procedura di standstill, inoltre, non era entrata acqua nei suoi polmoni, a causa di un brusco spasmo del laringe, evitandogli così la morte per annegamento.

Pam Reynolds invece ha avuto una classica esperienza di pre-morte (NDE), durante la quale ha potuto seguire le fasi dell'intervento e ricordare persino le frasi dette dai chirurghi.
Uno di loro, il Dr. Karl Greene, che ha conosciuto la Reynolds in sala operatoria e l'ha curata in seguito, rimase scioccato quando la paziente gli disse che il verso " Puoi fare quel che ti pare ma non potrai mai uscirne fuori" della canzone "Hotel California", non le era sembrato affatto adatto ad una sala operatoria. La canzone però era stata trasmessa quando Pam era teoricamente morta:
come aveva potuto ascoltarla ?

Come poteva Pam sapere che proprio lui, il Dr Greene, -ad intervento concluso- aveva fatto due tentativi per farle ripartire il battito cardiaco? Come poteva descrivere dettagliatamente il particolarissimo strumento chirurgico usato per tagliare le ossa craniche? Il Dr. Greene ha ammesso che deve esistere qualcosa di diverso dalla vita per come viene definita dalla Scienza, e che il caso Reynolds ha scosso profondamente le sue vecchie convinzioni.
"La mia definizione di vita e di morte è diversa rispetto a come la pensano gli altri miei Colleghi, diciamo che confina con lo spirituale o con l'interfaccia tra ciò che noi chiamiamo realtà, e ciò che può essere una maggiore consapevolezza della realtà, che per me è difficile da definire.

Mi riusciva arduo pensare alla mente senza il cervello e viceversa, a questa dualità tra il mondo spirituale e il mondo fisico. Ma, sapete, ora non ne sono poi così sicuro. Può esistere la vita senza il corpo? O il corpo senza la coscienza? Ho sempre pensato che fosse teoricamente possibile, forse perché sono stato educato a credere che esiste un Dio ed un mondo più grande al di fuori di quello materiale. Essere coinvolti in una situazione come questa in cui, pur essendo la paziente fisiologicamente non funzionale - cioè sicuramente morta- e sapere invece che una parte di lei è non solo cosciente, ma anche più efficiente del suo corpo fisico, è una cosa assolutamente straordinaria".
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Franco

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il caso pam Reynold
Salve, mi chiamo Daniele e sono un semplice interessato ai casi di NDE. Cosulto spesso questo sito che trovo bellissimo e molto istruttivo. Volevo però un chiarimento sul caso di Pam Reynold se possibile perchè non tutto mi è chiaro.
A sentire alcuni scettici, l'esperienza della signora Pam si sarebbe verificata quando ancora era sotto anestesia.
Volevo quindi incollare qui il commento di un professore credo americano che rispose tempo fa in un altro forum straniero, proprio su questa vicenda. Il commento è in inglese.



"As Michael Sabom recounts in Light and Death, in August 1991 a then 35-year-old woman he called "Pam Reynolds" (a pseudonym) underwent an innovative procedure to remove a brain aneurysm. The procedure—inducing hypothermic cardiac arrest or "standstill"—involved lowering Pam's body temperature to 60°F, stopping her heart and breathing, and draining the blood from her brain to cool it and then reintroduce it. When her body temperature had reached 60°F and she had no electrical activity in her brain, her aneurysm was removed. About 2 hours after awaking from general anesthesia, Pam was moved into the recovery room still intubated (Sabom, "Light" 46-47). At some point after that, the tube was removed from her trachea and she was able to speak. She reported a classic NDE with a vivid OBE, moving through a "tunnel vortex" toward a "pinpoint of light" that continually grew larger, hearing her deceased grandmother's voice, encountering figures in a bright light, encountering deceased relatives who gave her "something sparkly" to eat, and being 'returned' to her body by her deceased uncle (Sabom, "Light" 42-46).

The case was quickly celebrated because of the lack of synaptic activity within the procedure and Pam's report of an apparently veridical OBE at some point during the operation. But it has been sensationalized at the expense of the facts, facts which have been continually misrepresented by some parapsychologists and near-death researchers.[14] Although hailed by some as "the most compelling case to date of veridical perception during an NDE" (Corcoran, Holden, and James), and "the single best instance we now have in the literature on NDEs to confound the skeptics" (Ring, "Religious Wars" 218), it is in fact best understood in terms of normal perception operating during an entirely nonthreatening physiological state.

Two mischaracterizations of this case are particularly noteworthy, as their errors of fact greatly exaggerate the force of this NDE as evidence for survival after death.[15] First, in their write-up of the first prospective study of NDEs, van Lommel and colleagues write:

Sabom mentions a young American woman who had complications during brain surgery for a cerebral aneurysm. The EEG [electroencephalogram] of her cortex and brainstem had become totally flat. After the operation, which was eventually successful, this patient proved to have had a very deep NDE, including an out-of-body experience, with subsequently verified observations during the period of the flat EEG [emphasis mine] (van Lommel et al. 2044).

Second, in his Immortal Remains—an assessment of the evidence for survival of bodily death—Stephen Braude erroneously describes the case as follows:

Sabom reports the case of a woman who, for about an hour, had all the blood drained from her head and her body temperature lowered to 60 degrees. During that time her heartbeat and breathing stopped, and she had both a flat EEG and absence of auditory evoked potentials from her brainstem.... Apparently during this period she had a detailed veridical near-death OBE [emphasis mine] (Braude 274).

But anyone who gives Sabom's chapters on the case more than a cursory look will see two glaring errors in the descriptions above. First, it is quite clear that Pam did not have her NDE during any period of flat EEG.[16] Indeed, she was as far as a patient undergoing her operation could possibly be from clinical death when her OBE began.[17] Second, she had no cerebral cortical activity for no longer than roughly half an hour. Both of these facts are nicely illustrated in Figure 1 below.



Fig. 1. Timeline of Pam Reynolds' general anesthesia. The colored areas represent changes in body temperature: Green indicates a life-sustaining temperature; yellow, the mechanical cooling or warming of blood; red, the constant temperature of her deepest hypothermia. Most times marking events or temperatures are derived from Michael Sabom's account of Pam Reynolds' procedure provided in Chapters 3 & 10 of Light & Death.

Despite accurately reporting the facts, Sabom himself has encouraged these misrepresentations.[18] Though he informs the reader that Pam's experience began well before standstill, he reveals this incidentally, so that a careful reading of the text is required to discern the point. For instance, just after describing Pam's recollections of an operating room conversation, he notes, almost as an afterthought, that "[h]ypothermic cardiac arrest would definitely be needed" [emphasis mine] (Sabom, "Light" 42). He then goes on to assert that the very features of her experience which cannot be timed happened during standstill. At first, Sabom only implies this by describing the cooling of blood leading to standstill prior to describing the remainder of Pam's near-death experience (42-46). Then Sabom turns to a discussion of whether Pam was "really" dead during a portion of her standstill state:

But during "standstill," Pam's brain was found "dead" by all three clinical tests—her electroencephalogram was silent, her brain-stem response was absent, and no blood flowed through her brain. Interestingly, while in this state, she encountered the "deepest" near-death experience of all Atlanta Study participants....

With this information, can we now scientifically assert that Pam was either dead or alive during her near-death experience? Unfortunately, no. Even if all medical tests certify her death, we would still have to wait to see if life was restored [emphasis mine] (Sabom, "Light" 49).

Of course, the issue of whether Pam was "really" dead within standstill is an extraordinarily misleading red herring in this context. And it is blatantly irresponsible for Sabom to explicitly state that her NDE occurred "while in this state." As Sabom's own account reveals, her standstill condition had absolutely nothing to do with the time when we know that her near-death OBE began: A full two hours and five minutes before the medical staff even began to cool her blood, during perfectly normal body temperature![19] (Again, see Figure 1.)

Unlike the other elements of her NDE, we can precisely time when Pam's OBE began because she did accurately describe an operating room conversation. Namely, she accurately recalled comments made by her cardiothoracic surgeon, Dr. Murray, about her "veins and arteries being very small" (Pam's words) (Sabom, "Light" 42). Two operative reports allow us to time this observation. First, in the head surgeon's report, Dr. Robert Spetzler noted that when he was cutting open Pam's skull, "Dr. Murray performed bilateral femoral cut-downs for cannulation for cardiac bypass" (185). So at about the same time that Dr. Spetzler was opening Pam's skull, Dr. Murray began accessing Pam's blood vessels so that they could be hooked up to the bypass machine which would cool her blood and ultimately bring her to standstill. Second, Dr. Murray's operative report noted that "the right common femoral artery was quite small" and thus could not be hooked up to the bypass machine. Consequently, Murray's report continues, "bilateral groin cannulation would be necessary: This was discussed with Neurosurgery, as it would affect angio access postoperatively for arteriography" (185). And although Pam's mother was given a copy of the head surgeon's operative report (which she said Pam did not read), the report did not say anything about any of Pam's arteries being too small (Sabom, "Shadow" 7).

Many have argued that Pam's accurate recall of an operating room conversation is strong evidence that she really did leave her body during the procedure. But there is at least one peculiar fact about Pam's recollections—in addition to the timing of her experience—which makes a physiological explanation of her OBE much more likely.

General anesthesia is the result of administering a trio of types of drugs: sedatives, to induce sleep or prevent memory formation; muscle relaxants, to ensure full-body paralysis; and painkillers. Inadequate sedation alone results in anesthesia awareness. Additionally, if insufficient concentrations of muscle relaxants are administered, a patient will be able to move; and if an inadequate amount of painkillers are administered, a patient will be able to feel pain (Woerlee, "Anaesthesiologist" 16). During a typical surgical procedure, an anesthesiologist must regularly administer this trio of drugs throughout the operation. But just prior to standstill, anesthetic drugs are no longer administered, as deep hypothermia is sufficient to maintain unconsciousness. The effects of any remaining anesthetics wear off during the warming of blood following standstill (G. Woerlee, personal communication, November 8, 2005).

About one or two in a thousand patients undergoing general anesthesia report some form of anesthesia awareness. That represents between 20,000 and 40,000 patients a year within the United States alone. A full 48% of these patients report auditory recollections postoperatively, while only 28% report feeling pain during the experience (JCAHO 10). Moreover, "higher incidences of awareness have been reported for caesarean section (0.4%), cardiac surgery (1.5%), and surgical treatment for trauma (11-43%)" (Bünning and Blanke 343). Such instances must at least give us pause about attributing Pam's intraoperative recollections to some form of out-of-body paranormal perception. Moreover, for decades sedative anesthetics such as nitrous oxide have been known to trigger OBEs.

Sometime after 7:15 AM that August morning, general anesthesia was administered to Pam Reynolds. Subsequently, her arms and legs were tied down to the operating table, her eyes were lubricated and taped shut, and she was instrumented in various other ways (Sabom, "Light" 38). A standard EEG was used to record activity in her cerebral cortex, while small earphones continuously played clicks[20] into her ears to invoke auditory evoked potentials (AEPs), a measure of activity in the brain stem (39).

Sabom considers whether conscious or semiconscious auditory perceptions were incorporated into Pam's OBE imagery during a period of anesthesia awareness, but dismisses the possibility all-too-hastily:

Could Pam have heard the intraoperative conversation and then used this to reconstruct an out-of-body experience? At the beginning of the procedure, molded ear speakers were placed in each ear as a test for auditory and brain-stem reflexes. These speakers occlude the ear canals and altogether eliminate the possibility of physical hearing (Sabom, "Light" 184).

But is this last claim really true? Since Sabom merely asserts this (and has an obvious stake in it being true), we have little reason to take him at his word—especially on such a crucial point. What is the basis for his assertion? Does he have any objective evidence that the earphones used to measure AEPs completely cut off sounds from the external environment?

Since Sabom does not back up this claim in Light and Death, I did a little research and discovered that his claim is indeed false. According to the National Institute of Neurological Disorders and Stroke, as a matter of procedure, a patient who is monitored by the very same equipment to detect acoustic neuromas (benign brain tumors) "sits in a soundproof room and wears headphones" (NINDS). But a soundproof room would be unnecessary, of course, if the earphones used to measure AEPs "occlude the ear canals and altogether eliminate the possibility of physical hearing." It is theoretically possible that the earphones used in 1991 made physical hearing impossible, whereas the earphones used today do not. However, it highly unlikely, as it would be far cheaper for medical institutions to continue to invest in the imagined sound-eliminating earphones, rather than soundproofing entire rooms to eliminate external sounds. As Gerald Woerlee points out, "earplugs do not totally exclude all external sounds, they only considerably reduce the intensity of external sounds," as demonstrated by "enormous numbers of people ... listening to loud music played through earplugs, while at the same time able to hear and understand all that happens in their surroundings" (Woerlee, "Pam").

After being prepped for surgery, Pam's head was secured by a clamp. By 8:40 AM, her entire body was draped except for her head (the site of the main procedure) and her groin (where blood vessels would be hooked up to the bypass machine to cool her blood). In the five minutes or so to follow, Dr. Spetzler would open her scalp with a curved blade, fold back her scalp, then begin cutting into her skull with a Midas Rex bone saw (39-41). At this point, about an hour and a half after being anesthetized, Pam's OBE began (185). She reported being awakened by the sound of a natural D, then being "pulled" out of the top of her head by the sound (41).

"But," Sabom asks, "was Pam's visual recollection from her out-of-body experience accurate?" (186). That is indeed the question to ask regarding the veridicality of her report.

Pam reported that during her OBE, she was able to view the operating room from above the head surgeon's shoulder, describing her out-of-body vision as "brighter and more focused and clearer than normal vision" (41). In her report of the experience, she offered three verifiable visual observations. First, she said that "the way they had my head shaved was very peculiar. I expected them to take all of the hair, but they did not." Second, she reported that the bone saw "looked like an electric toothbrush and it had a dent in it, a groove at the top where the saw appeared to go into the handle, but it didn't." Finally, she noted that "the saw had interchangeable blades ... in what looked like a socket wrench case" (41). Subsequently, she only reported auditory observations—hearing the bone saw "crank up" and "being used on something"—but most notably the operating room conversation initiated by Dr. Murray.

Given such vivid 'perceptual capabilities' during her OBE, we would expect there to be no confusion about what Pam saw during the experience. So her visual observations provide an interesting test of the notion that her soul left her body while under general anesthesia during normal body temperature. Let us look at each of these in turn.

First, there is the observation that only part of her head was shaved. Perhaps she could have guessed this at the time of her experience, but there is no need even for this in order to account for the reported observation. Surely Pam would have noticed this soon after awaking from general anesthesia—by seeing her reflection, feeling her hair, or being asked about it by visitors. And she certainly would have known about it, one way or the other, by the time she was released from the hospital. Indeed, if her hair had been shaved presurgery, or at any time prior to her general anesthesia, she would have known about it well before her OBE. And patients undergoing such a risky procedure are standardly given a consent briefing where even the cosmetic effects of surgery are outlined—if not explicitly in a doctor's explanation, then at least incidentally in any photographs, diagrams, or other sources illustrating what the procedure entails. So Pam may have learned (to her surprise) that her head would be only partially shaved in a consent briefing prior to her experience, but 'filed away' and consciously forgot about this information given so many other more pressing concerns on her mind at the time. That would be exactly the sort of mundane, subconscious fact we would expect a person to recall later during an altered state of consciousness.[21] And although we are not given the exact date of the operation, Sabom reports that the procedure took place in August 1991 (38). He later tells us that he interviewed Pam for the first time on November 11, 1994 (186). That leaves over three years between the date of Pam's NDE and Sabom's interview—plenty of time for memory distortions to have played a role in her report of the experience. So there is nothing remarkable about this particular observation.

Second, there is her description of the bone saw. But the very observation that provides the greatest potential for supporting the notion that she actually left her body during her OBE actually tends to count against that hypothesis. As Sabom recounts,

Pam's description of the bone saw having a "groove at the top where the saw appeared to go into the handle" was a bit puzzling.... [T]he end of the bone saw has an overhanging edge that [viewed sideways] looks somewhat like a groove. However, it was not located "where the saw appeared to go into the handle" but at the other end.

Why had this apparent discrepancy arisen in Pam's description? Of course, the first explanation is that she did not "see" the saw at all, but was describing it from her own best guess of what it would look and sound like (187).

Precisely! Except that, of course, Pam didn't need to guess what the bone saw sounded like, since she probably heard it as anesthesia failed. An out-of-body discrepancy within Pam's NDE prima facie implies the operation of normal perception and imagination within an altered state of consciousness. Indeed, this explanation is so straightforward that Sabom considers it before all others. And it is telling that the one visual observation that Pam (almost) could not have known about other than by leaving her body was the very detail that was not accurate.

Let us turn to the report of Pam's final visual observation during her OBE, her comment that the bone saw used "interchangeable blades" placed inside something "like a socket wrench case." This detail was also accurate; however, one need not invoke paranormal perceptual capabilities to explain it. As Woerlee notes,

he knew no-one would use a large chain saw or industrial angle cutter to cut the bones of her skull open.... Pneumatic dental drills with the same shapes, and making similar sounds as the pneumatic saw used to cut her skull open, were in common use during the late 1970s and 1980s. Because she was born in 1956, a generation whose members almost invariably have many fillings, Pam Reynolds almost certainly had fillings or other dental work, and would have been very familiar with the dental drills. So the high frequency sound of the idling, air-driven motor of the pneumatic saw, together with the subsequent sensations of her skull being sawn open, would certainly have aroused imagery of apparatus similar to dental-drills in her mind when she finally recounted her remembered sensations. There is another aspect to her remembered sensations—Pam Reynolds may have seen, or heard of, these things before her operation. All these things indicate how she could give a reasonable description of the pneumatic saw after awakening and recovering the ability to speak (Woerlee, "Anaesthesiologist" 18).

And, predictably enough, the dental drills in question also used interchangeable burs stored in their own socket-wrench-like cases.

During anesthesia awareness, and as far from standstill as a person under general anesthesia can be, Pam could have heard her surroundings, but not seen them, since her eyes were taped shut. And the facts of her case strongly suggest that this is exactly what happened. Information that she could have obtained by hearing was highly accurate; at the same time, information that was unavailable to her through normal vision was the very information which was inaccurate. More precisely, her visual descriptions were only partially accurate: accurate on details she could have plausibly guessed or easily learned about subsequent to her experience, and inaccurate on details that it would be difficult to guess correctly.

In other words, OBE imagery derived from hearing and background knowledge, perhaps coupled with the reconstruction of memory, fully accounts for the most interesting details of Pam Reynolds' NDE report. After awakening from inadequate anesthesia by the sound of the bone saw revving up, her mind generated a plausible image of what the bone saw used during her operation looked like, rendered from her prior knowledge of similar-sounding dental drills. But her best guess about the appearance of the bone saw was inaccurate regarding the features of the bone saw that only true vision could discern: whether there was a true groove in the instrument, and where it was located.

Moreover, the fact that Pam's NDE began during an entirely nonthreatening physiological condition—under general anesthesia at normal body temperature—implies that there was no particular physiological trigger for the experience (such as anoxia/hypoxia). Rather, it appears that her NDE was entirely expectation-driven. Before going into surgery, Pam was fully aware that she would be taken to the brink of death while in the standstill state. Awakening from general anesthesia by the sound of the bone saw appears to have induced a fear response, which in turn caused Pam to dissociate and have a classic NDE. Indeed, this makes sense of her otherwise odd report of being pulled out of the top of her head by the sound of the saw itself.

At least five separate studies (Gabbard, Twemlow, and Jones; Stevenson, Cook, and McClean-Rice; Gabbard and Twemlow; Serdahely, "Variations"; Floyd) have documented cases where fear alone triggered an NDE. As Ian Stevenson, Emily Williams Cook (now Emily Williams Kelly), and Nicholas McClean-Rice conclude, "an important precipitator of the 'near-death experience' is the belief that one is dying—whether or not one is in fact close to death" (Stevenson, Cook, and McClean-Rice 45). They go on to label those (otherwise indistinguishable) NDEs precipitated by fear of death alone "fear-death experiences" (FDEs). Physiologically, such NDEs might be mediated by a fight-or-flight response in the absence of an actual medical crisis. In a case reported by Glen Gabbard and Stuart Twemlow, an NDEr dislodged the pin of a dummy grenade he thought to be a live one, producing a classic NDE similar to the one Pam experienced:

A marine sergeant was instructing a class of young recruits at boot camp. He stood in front of a classroom holding a hand grenade as he explained the mechanism of pulling the pin to detonate the weapon. After commenting on the considerable weight of the grenade, he thought it would be useful for each of the recruits to get a "hands-on" feeling for its actual mass. As the grenade was passed from private to private, one 18-year-old recruit nervously dropped the grenade as it was handed him. Much to his horror, he watched the pin become dislodged as the grenade hit the ground. He knew he only had seconds to act, but he stood frozen, paralyzed with fear. The next thing he knew, he found himself traveling up through the top of his head toward the ceiling as the ground beneath him grew farther and farther away. He effortlessly passed through the ceiling and found himself entering a tunnel with the sound of wind whistling through it. As he approached the end of this lengthy tunnel, he encountered a light that shone with a special brilliance, the likes of which he had never seen before. A figure beckoned to him from the light, and he felt a profound sense of love emanating from the figure. His life flashed before his eyes in what seemed like a split-second. In midst of this transcendent experience, he suddenly realized that grenade had not exploded. He felt immediately "sucked" back into his body (Gabbard and Twemlow 42).

Gabbard and Twemlow conclude that "thinking one is about to die is sufficient to trigger the classical NDE" (42). After comparing experiences that occurred in nonthreatening conditions with those where subjects were actually close to death, they also concluded that no particular elements were "exclusive to near-death situations," but "several features of the experiences were significantly more likely to occur when the individual felt that death was close at hand" [emphasis mine] (42). That expectation alone can trigger NDEs in certain individuals, then, is well-documented.

If Pam had truly been out of body and perceiving, both her auditory and visual sensations should've been accurate; but when it came to details that could not have been guessed or plausibly learned after the fact, only her auditory information was accurate. Moreover, it is significant that as her narrative continues beyond the three visual observations outlined above, the remainder of her reported out-of-body perceptions are exclusively auditory. Finally, it is interesting that Pam reports uncertainly about the identity of the voice she heard when her OBE began: "I believe it was a female voice and that it was Dr. Murray, but I'm not sure" (Sabom, "Light" 42).

These facts strongly imply anesthesia awareness, and tend to count against the idea that Pam's soul left her body during the operation. If her soul had left her body, the fact that her account contains out-of-body discrepancies doesn't make much sense. But it makes perfect sense if she experienced anesthesia awareness, particularly when one looks at which sorts of information that she provided were accurate and which were not. Pam Reynolds did not report anything that she could not have learned about through normal perception, and this is exactly what we would expect if normal perception alone was operating during her OBE. It is little wonder that Fox concludes that "the jury is still very much out over this case" (Fox 210)."
www.infidels.org/library/modern/ ... HNDEs.html


Ho preferito incollarlo nella lingua originale onde evitare di tradurlo male visto che non mastico l'inglese molto bene..lool

Se possibile le sarei quindi grato se potesse darmi un ulteriore chiarimento.

La ringrazio ancora per questo bellissimo sito internet!!!

Daniele.
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09/11/2013 11:18
 
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Caro Daniele, ti ringrazio per il tuo commento il quale è sempre costruttivo.
Riguardo gli scettici nelle esperienze di premorte, non è una novità, ci sono stati e continueranno ad esserci, ma questo in ogni aspetto della vita.

In merito all'esperienza della signora Pan, c'è da dire qualche altra cosa.

Un soggetto sotto anestesia non è cosciente, né tantomeno sogna, la persona sotto anestesia si trova nella condizione di non essere consapevole di ciò che accade intorno alla sala operatoria, ma un aspetto più importante lo si ha quando la signora racconta dell'uso di quello strumento (simile al trapano del dentista) usato dai medici nell'operazione, tale strumento è stato adoperato al momento dell'operazione e non prima, sicché la donna racconta il modo in cui tale strumento è stato adoperato, ella dice appunto che vedeva il medico incidere con tale strumento la calotta cranica, ed è evidente che sia sotto anestesia o nella condizione in cui le sue attività fisiologiche erano state fermate sarebbe stata in condizioni di totale incoscienza , inoltre ella racconta degli aspetti i quali si svolgevano durante l'operazione.

Vi sono caro Daniele, altri racconti i quali non sono stati ancora messi sul forum, ma che molto presto inserirò, questi racconti coinvolgono persone le quali sono cieche fin dalla nascita, per cui non potrebbero mai conoscere la realtà che li circonda, né conoscere cosa siano i colori, le forme, e di altri aspetti di che sono propri di coloro che hanno la vista.

Interessante, sono anche i racconti dei bambini, i quali a motivo della loro tenera età non avrebbero avuto il tempo di essere condizionati dalla cultura dominante, cultura riferita a ciò che è la morte o a ciò che è il vissuto, anche sotto questo aspetto inserirò delle varie esperienze dei bambini molto piccoli di età.

È interessante anche vedere questi racconti di premorte alla luce di quelle che sono le scritture cristiane, le quali dimostrano come condividono gli aspetti più eclatanti, più trascendenti.

Il problema caro Daniele è che neanche io conosco l'inglese, e siccome tutti i racconti sono in inglese ciò mi richiede tempo per cercare una traduzione abbastanza fedele, avendo inoltre circa 15 libri (in italiano e altri 5 in arrivo) che trattano questo argomento verranno inseriti alcuni racconti dei medesimi.

Ti ringrazio della tua partecipazione al forum, ti saluto.
Franco

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esperienze di pre morte
Grazie signor Franco di avermi risposto.

Lei incollo qui il link tradotto dell'articolo che le dicevo.

La traduzione non è delle migliori ma spero comunque che si capisca.


Da quanto ho potuto capire il signor Augustine contesta che la signora Pam abbia avuto relamente l'esperienza al momento in cui aveva il cervello drenato. Da quanto ne so ci sono casi un cui l'anestesia totale non ha compeltamente isolato il paziente dall'esterno. Da quanto ho capito quasi la metà dei pazienti ricorda le voci dei chirurghi. Altri hanno avuto dolore.
La signora Pam poi non avrebbe fornito una descrizione esatta dello strmento usato per tagliare il cranio, ma aveva delle differenze. Lui sostiene che è molto simile ai strumenti usati dai dentisti e quindi probabilmente il cervello della paziente ha esaborato sia il ricordo dello strumento insieme alle informazioni che venivano dai chirghi mentre la operavano. Qui però a me nasce una osservazione. Se è vero che la signora Pam ha avuto questa NDE mentre era ancora sotto anestesia, l'intervento in questione quando fu fatto? Perchè se l'incisione è avvenuta dopo, decade l'ipotesi del Signor Augustine a mio avviso.

Poi dice che la signora quando stava vivendo l' esperienza non sia riuscita ad identificare con chiarezza la voce di uno dei chiurghi. E questo a suo giudizio è strano perchè se poteva vederli non ha saputo associare le voci?

Poi contesta quando afferma il signor Sabon quando dice che alla paziente furono applicati agli orecchi dei dispositivi che avrebbero avuto la funzione di isolarla dai rumori esterni.

Dice poi che l'intervista alla signora Pam avvenne molti anni dopo lo svolgersi dei fatti e quindi le informazioni con il tempo potevano benissimo essere rielaborate.

Per quanto riguadra i ciechi contesta l'attendibilità dei racconti. L' osservazione che mi sento di condividere con lui è come un cieco nato possa aver saputo definire una lampade e altri oggetti se non aveva avuto mai esperienza diretta. Per le altre immagini che i ciechi vedono durante l'NDE, sostiene che ormai questi racconti sono di dominio pubblico e quindi anche loro potevano benissimo esserne a conoscienza.

Questo in maniera molto breve cosa dice il blog. Le consiglio però di leggere lei direttamente perchè non mi fido dei mio riassunto.

Grazie ancora signor Franco per la sua cortesia nel rispondermi e anche per questo sito che è una miniera di informazioni.

Un caro saluto

Daniele Brega
[Modificato da francocoladarci 09/11/2013 23:20]
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09/11/2013 17:23
 
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Caro Daniele (ti prego di darmi del tu)
Siccome non riesco ad accedere al link da te postato commento brevemente ciò che hai riportato.

“Poi dice che la signora quando stava vivendo l' esperienza non sia riuscita ad identificare con chiarezza la voce di uno dei chiurghi. E questo a suo giudizio è strano perchè se poteva vederli non ha saputo associare le voci? “



Il fatto che quando queste persone “sentono” non è ovviamente con il senso dell’udito, ma una sorta di telepatia, costoro percepiscono i pensieri e non le parole di chi stava intorno a loro.


“Dice poi che l'intervista alla signora Pam avvenne molti anni dopo lo svolgersi dei fatti e quindi le informazioni con il tempo potevano benissimo essere rielaborate.”



Il fatto che il ricordo di tali esperienze rimane vivido nel tempo, non è necessario una loro rielaborazione.


“ Per quanto riguadra i ciechi contesta l'attendibilità dei racconti. L' osservazione che mi sento di condividere con lui è come un cieco nato possa aver saputo definire una lampade e altri oggetti se non aveva avuto mai esperienza diretta. Per le altre immagini che i ciechi vedono durante l'NDE, sostiene che ormai questi racconti sono di dominio pubblico e quindi anche loro potevano benissimo esserne a conoscenza. “



Avremo occasione di esaminare dei racconti da parte di ciechi i quali rendono inutile tale supposizione, inoltre è vero che un cieco non ha una definizione precisa di lampade o altri oggetti, ma al tatto può rendersi conto di cosa sia, ad esempio se faccio toccare una lampadina ad un cieco dicendogli che tale oggetto si chiama lampadina, sicuramente non potrà vedere la luce ma anche se cieco potrà riconoscerne la forma una volta che la vede.

Lo stesso caro Daniele possiamo dire dei Ciechi che suonano il pianoforte o altri strumenti, evidentemente il tatto e altri organi sono ben sviluppati, perché molti ciechi suonano in maniera meravigliosa pur non avendo mai visto uno strumento.

In merito poi ad avere conoscenza di queste esperienze, fino alla metà degli anni 80 la maggior parte di queste persone non sapevano dell’esistenza di tali esperienze, il fatto poi di conoscerle non inficia l’esperienza in se stessa.

Avremo occasioni di mettere delle esperienze veramente significative.
Ciao Daniele
Franco

“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”

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09/11/2013 23:26
 
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Problemi al link
Ciao Daniele
Ho dovuto togliere il link che avevi messo in quanto sforava la pagina e non si poteva utilizzare, se puoi vedi se può essere più corto, diversamente va bene ciò che riporti tu.

Ciao
Franco

“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
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NDE
Ciao Franco! Scusa il ritardo, ma sono occupatissimo questo periodo. Non mi dimentico comunque del tuo bellissimo sito. Presto ti farò un riassunto più dettagliato dell'articolo che ti dicevo, appena cioè avrò un attimo libero.
A prestissimo.
Un caro saluto.
Daniele
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NDE
Caro Franco...ecco una parte della traduzione dell'articolo che ti dicevo. L'ho tradotta con un traduttore automatico ed in parte l'ho corretta ma non tutta. Mi sono limitato a postate l'articolo senza fornire alcun mio personale commento.
Confido sulla tua maggiore conoscienza sull'argomento per confutare quanto viene asserito dal signor Augustine.

" Discrepanze Out-of-body
(1) Rapporti di alcuni ritornati da esperienze fuori dal corpo durante le loro esperienze di NDE in cui ciò che vedono durante una 'out-of-body' non corrisponde a ciò che sta realmente accadendo nel mondo fisico. Peter ed Elizabeth Fenwick riporta la NDE di un veterano della seconda guerra mondiale la cui unità è andata sotto attacco di bombardamenti aerei:
Il cuoco batteria (un musulmano devoto) venne correndo in preda al panico verso di me .... Si sdraiò, toccandomi il gomito destro, e si calmò .... Come ho guardato, uno dei piloti Heinkel ha eseguito una curva stretta sopra l'orlo del wadi e si è allineato sopra di noi .... Mi appiattii come una lucertola sulla sabbia ....

Immediatamente sono stato avvolto in una nuvola di bella luce viola e ho udito un ruggito possente .... e poi mi trovai a fluttuare, volando come in un sogno, e guardavo il mio corpo, situato ad alcune decine di metri più in basso, sollevava la sabbia cadendo,con la faccia a terra. Ho visto solo il mio corpo. Ero abbastanza inconsapevole dei due sudanesi sdraiati accanto a me .... Poi stavo scivolando orizzontalmente in un tunnel ... piuttosto gigante, rotondo, un luminoso canale sotterraneo, costruito con materiale di seta trasparente, e alla fine di un cerchio di luce luminosa e pallida primula. Mi stavo godendo la sensazione di assenza di peso, di volo indolore .... Ho avuto la sensazione che sarebbe stato più interessante quando ho raggiunto la luce ....

Mi resi conto poi che fui 'risucchiato' indietro attraverso il tunnel e poi in un corpo che si sentiva piuttosto sgradevole 'pesante' con il sole che bruciava la schiena .... Gli Heinkel(sono aerei da combattimento) stavano ancora sparando a noi e una bomba andò a finire sopra la casseruola del camion sopra la mia testa. Questo non mi turbò per niente, anzi mi sembrava di aver perso ogni senso di paura, ma sentivo la mia schiena bagnata e viscida così ho guardato oltre la mia spalla per indagare la causa. La mia schiena era una massa rossa di sangue e di carne cruda .... Poi mi sono reso conto che stavo guardando tutto ciò che restava di Osman il cuoco, che era stato sdraiato accanto a me. Ho notato anche che la mia Bren di artiglieria(una sorta di mitragliatrice), che era vicino al mio lato, era scomparsa (Fenwick e Fenwick 43-44).
Le Fenwicks ammettono che in questo caso è "chiaro" che questo non era ritornato in realtà osservando il mondo fisico, quando vide il suo corpo dall'alto. Ovviamente questo NDE deve essere stata una allucinazione generata dal cervello. Nonostante la loro simpatia per l'ipotesi di sopravvivenza, i Fenwicks sono espliciti circa la natura allucinatoria di questa NDE: "Lui non era a conoscenza del cuoco, che era sdraiato accanto a lui e non semplicemente sdraiato accanto a lui, ma coperto dalla schiena, percui non avrebbe potuto non essere visto "(Fenwick e Fenwick 44). [1]
(2) Le Fenwicks citano anche il caso di una donna che ha avuto 3 esperienze fuori dal corpo spontanee durante la sua seconda gravidanza (Fenwick e Fenwick 40-41). Nel suo terzo OBE, ha trovato difficoltà a 'tornare al suo corpo.' Le Fenwicks scrivono: "la signora Davey aggiunge che, anche se lei era sul soffitto, ma che non ha visto il suo corpo" (Fenwick e Fenwick 41). [2]
(3) In un caso da "lo Studio Evergreen" (condotto presso Evergreen State College di Washington), una donna che aveva una tuba di Falloppio rotta a causa di una gravidanza extrauterina (in cui un ovulo fecondato si impianta e cresce in uno dei tubi piuttosto che il utero) e riferito di aver visto le cose in camera mentre OBE, non avveniva:
Ho visto questa piccola tavoletta sopra il tavolo operatorio. Sapete, quei piccoli vassoi rotondi come in uno studio dentistico dove hanno i loro strumenti e tutti? Ho visto un piccolo vassoio simile con dentro una lettera indirizzata (da un parente per matrimonio non avesse incontrato) (Lindley, Bryan, e Conley 109).
Gli autori riferiscono che questa donna disse a sua cognata che durante la sua NDE, gli è sembrato che un’ infermiera fu chiamata in sala operatoria al momento della NDE. Ma l'infermiera era fermamente convinta che non c'era né una lettera, né una tavoletta rotonda in sala operatoria.
Tuttavia, gli autori notano che c'era un piccola tavola rettangolare per la detenzione di strumenti in sala chiamata 'Mayo' e deducono rapidamente un probabile scenario per cui questa esperienza ha preso la forma: " Attenzione [Mayo] suona come 'email.' Lei potrebbe aver sentito qualcuno chiamare il vassoio in base al nome (in quanto è riferito l’udire, il senso finale di fallire al momento della morte) e lo ha collegato con 'posta'. "(109). Inoltre, la lettera visto fuori dal corpo era stata spedita dal cognato dell’infermiera , il che fa pensare che lei potrebbe aver sentito il nome dell'infermiera e incorporato le informazioni nella sua esperienza.
Ciò che è particolarmente interessante in questo caso non è semplicemente che esso contiene discrepanze, ma anche che sembra confermare che le immagini fuori dal corpo in NDE volte, sono state ottenute direttamente da brandelli di conversazione, piuttosto che da qualche fonte paranormale.
(4) In uno studio su 264 soggetti con paralisi da sonno [3] , condotta da Giorgio Buzzi e Fabio Cirignotta ha scoperto che circa il 11% dei loro soggetti (28 persone) "hanno visto loro stessi sdraiati sul letto, in genere da una posizione al di sopra del letto" ( Buzzi 2116). Come Buzzi sottolinea, tuttavia, queste esperienze fuori dal corpo spesso includono false percezioni dell'ambiente fisico:
Ho invitato queste persone a fare le seguenti semplici test di realtà: cercando di identificare gli oggetti messi in luoghi insoliti, controllare il tempo sull'orologio, o concentrandosi su un particolare della scena, e confrontandolo con la realtà.

Ho ricevuto una valutazione da cinque persone. Gli oggetti posti in luoghi insoliti (ad esempio, in cima al guardaroba) non sono mai stati individuati nel corso di esperienze fuori dal corpo. Anche gli orologi hanno dimostrato di essere inaffidabili: una donna con episodi notturni di paralisi del sonno ha avuto due esperienze fuori dal corpo nella stessa notte, e per ognuno l'orologio indicava un tempo impossibile .... Infine, in tutti i casi tranne uno, alcune differenze lievi ma importanti nei dettagli sono stati notati: "Ho guardato 'me' dormire tranquillamente nel letto mentre vagavo. Il problema è che il 'me' nel letto indossava mutandoni.. .. Non ho mai indossato una cosa del genere "(Buzzi 2116-2117).
Buzzi conclude che, poiché queste esperienze contenevano discrepanze di OBE, fu un fallimento il suo 'test di realtà,' quindi L’ immagini fuori dal corpo dei soggetti dovevano essere state derivate dalla memoria e dalla immaginazione, piuttosto che dall'ambiente fisico momentaneo (2117 ).
(5) Melvin Morse riporta una NDE dove una giovane ragazza vede il suo insegnante sul suo corpo durante un OBE quando la sua insegnante non è in realtà lì in realtà. Questo caso ha anche altre caratteristiche allucinatorie, come l’incontro con medici in un regno apparentemente trascendentale:
[O] ne bambina .... potè vedere il proprio corpo e come i medici che indossano maschere verdi hanno cercato di avviare un IV. Poi vide il suo maestro di vita e i suoi compagni di classe al suo capezzale, confortandola e cantando per lei (la sua insegnante non la visitò in ospedale). Infine, tre esseri alti vestiti di bianco che lei ha identificato come i medici e che le hanno chiesto di premere un pulsante su una scatola al suo capezzale, dicendole che se avesse premuto il pulsante verde che poteva andare con loro, ma non avrebbe mai più rivisto la sua famiglia. Premette il pulsante rosso e ripreso conoscenza (Morse 68-69).
(6) Uso di domande a risposta aperta, Morse ha anche trovato un caso in cui un bambino che era clinicamente morto ha riferito che, mentre era 'sopra il suo corpo' guardando in basso, "il naso di sua madre appariva appiattito e distorto 'come un mostro maiale'" ( Morse 67).
(7) Le Fenwicks raccontano una NDE dove il ritornato ha 'osservato' una procedura che non ha mai avuto luogo durante l'operazione di bypass al cuore si è sottoposta al momento:
ha lasciato il suo corpo e guardò cuore sdraiato accanto al suo corpo, urtando via con quello che sembrava nastri provenienti da esso per le mani. In realtà, questo non è ciò che accade in una operazione di bypass al cuore, come il cuore è lasciato nel torace e non è mai messo fuori del corpo (Fenwick e Fenwick 193).
Le Fenwicks cercano di spiegare questo importante discrepanza facendo notare che i nastri sono infatti legate alle arterie durante un'operazione di questo tipo e attribuendo la falsa percezione di errori di identificazione. Tuttavia, è difficile vedere come una persona veramente fuori dal corpo con le capacità percettive vividi potrebbe confondere arterie (ribboned o meno) con un cuore che batte sdraiato accanto a lei al di fuori del suo corpo. Nella parte restante di questa sua esperienza il ritornato segnalò il 'viaggio' in un posto che sembrava un enorme 'Hangar' d’argento con piccole figure in lontananza, diverse miglia di distanza.
(8) Altri ritornati hanno riferito di aver visto amici fuori dal corpo con loro, ma che in realtà, sono ancora vivi e normalmente coscienti. Lo Studio Evergreen ha anche registrato una chiarezza allucinante esperienza di pre-morte, dopo un grave incidente d'auto:
Beh, allora mi ricordo, non corpi fisici, ma come si tengono per mano, i due di noi, sopra gli alberi. E 'stata una giornata nuvolosa, un po' di nuvole. E pensando qui andiamo, andiamo via per l'eternità ... e poi il bingo, ho scattato gli occhi aperti e ho guardato e lui mi stava fissando [puntini di sospensione originale] (Lindley, Bryan, e Conley 110).
Gli autori dello studio continuano a scrivere: "In questo episodio una donna aveva perso conoscenza, ma il suo compagno non la ebbe. Nell'esperienza, ha percepì due di loro in uno stato di fuori del corpo, ma il suo amico non lo fu "(110).
(9) Obers che non hanno perduto la coscienza prima delle loro esperienze, spesso riferiscono di guardare i loro corpi continuare a eseguire azioni coordinate, come se avessero ancora il controllo dei loro corpi, mentre tuttavia apparentemente la loro visione viene dall'alto. Ricordo un OBE di un uomo che mentre era di pattuglia per la prima volta, a caccia di un sospetto armato, un ufficiale di polizia ha riferito:
Ho subito andato dal mio corpo e in aria forse 20 metri sopra la scena. Rimasi lì, estremamente calmo, mentre guardavo l'intera procedura, tra cui guardare me fare esattamente quello che mi era stato addestrato a fare (Alvarado 183).
Dopo che il sospettato era stato trattenuto e il pericolo era finita, l'ufficiale ritornò alla coscienza normale. Un altro Ober, che era stato in esecuzione per più di 12 miglia di formazione per una maratona, ha riferito:
Mi sentivo come se qualcosa stava lasciando il mio corpo, e anche se stavo ancora correndo lungo il paesaggio, stavo guardando me stesso in esecuzione(184).
Questa capacità di simultanea di vedere sopra la scena e continuare a funzionare come se 'in' del corpo, suggerisce fortemente la natura allucinatoria di queste esperienze. In alcuni disturbi del sonno, per esempio, i soggetti sono in grado di avere comportamenti ad esempio, come il sonnambulismo e il mangiare nel sonno, anche se sono evidentemente normalmente non coscienti. Assumere una prospettiva nuova, straordinaria mentre funziona normalmente o altrimenti sarebbe molto più sensato se tali esperienze si riconducano ad esperienze che si verificando 'in' del corpo per tutto il tempo, piuttosto che in una qualche entità disincarnata a distanza staccato dal corpo fisico.
(10) Infine, Harvey Irwin osserva altri esempi di esperienze intriganti extracorporee allucinatorie, come i rapporti di "vedere il corpo fisico come se da un'altezza di più di 30 piedi (9 metri) o ... [quando] questo avrebbe comportato vedere attraverso il tetto e il soffitto della casa "(Irwin," Introduzione "223). Se qualcosa lascia il corpo e percepisce il mondo fisico durante OBE, ha chiesto, "perché alcune Obers segnalano distorsioni nella realtà (ad esempio, [inesistenti] sbarre alla finestra della camera), e come sono in alcune esperienze in grado di manipolare la natura e oggetti in ambiente OBE con uno sforzo di volontà? " (233).
Come le Fenwicks sottolineano, se OBE e NDE sono allucinazioni,
dovremmo aspettarci che ci sia importanti discrepanze tra l'immagine psicologica di ciò che la persona vede da lassù sul soffitto, che sarà costruito dal cervello del tutto dalla memoria, e l'immagine reale, ciò che sta realmente accadendo a livello del suolo. Mrs Ivy Davey, per esempio, non ha visto il suo corpo, anche se il suo corpo era chiaramente lì (Fenwick e Fenwick 41).
E nei casi di cui sopra è esattamente ciò che troviamo. Discrepanze tra ciò che è visto fuori dal corpo e di quello che succede nel mondo fisico si trovano in OBE spontanee, in NDE dove un reale o percepita minaccia di danno imminente innesca una OBE, e in NDE che includono un OBE insieme ad altri componenti NDE (ad esempio, un tunnel e luce).
Reali Percezioni Paranormali durante un OBE?
I casi citati in questo saggio indicano che molte esperienze di pre-morte sono allucinazioni. [4] casi di NDE che comprendono falsi descrizioni dell'ambiente fisico sono stati trovati non solo dai diversi ricercatori di pre-morte, ma da ricercatori alla ricerca di prove che le NDE sono non allucinazioni. Questa motivazione tra i ricercatori rende impossibile stimare la prevalenza di NDE con caratteristiche chiaramente allucinatori. Come Bruce Greyson fa notare, il problema del file nascosto è un fattore probabile qui: NDE con caratteristiche chiaramente allucinatori possono finire archiviate a tempo indeterminato, mentre solo gli account più drammatici sono considerati adatti per la pubblicazione da parte di ricercatori NDE (Greyson, "Near-Death "344). Allo stesso modo, le NDE con tratti ovviamente allucinatori sembrano particolarmente suscettibili di essere sottovalutati dagli stessi ritornati, vista la disparità tra quanto di vero si sentiva in quel momento durante una NDE e la consapevolezza che essa non poteva riflettere la realtà, se, per esempio, un ritornato comunicava con il sua madre ancora vivente in un regno apparentemente trascendentale. Tuttavia, dato che molti NDE sono già noti per essere allucinazioni, è probabile che altri NDE sono anch’esse allucinazioni.
La maggior parte dei ricercatori di pre-morte sono interessati all'argomento perché credono NDE forniscono la prova per la vita dopo la morte. Così i ricercatori di pre-morte in genere ignorano le NDE allucinatori durante la ricerca di casi di percezione paranormale veridica . Ma alla fine della giornata, ci siamo lasciati con nessuna evidenza convincente che i ritornati sono stati effettivamente in grado di ottenere informazioni da postazioni remote, e noi abbiamo la prova evidente che i ritornati a volte hanno false percezioni del mondo fisico durante le loro esperienze.
Mark Fox fornisce una valutazione molto equilibrata del valore probatorio delle esperienze pre-morte nella sua recente pubblicazione Religione, spiritualità e l'esperienza di premorte. Come membro del comitato di ricerca del Centro di Ricerca Esperienza Religiosa presso l'Università del Galles, Lampeter, Fox non è certo nemico del dualismo. Eppure, egli conclude che la ricerca sulle NDE fino ad oggi in gran parte presuppone una sorta di dualismo piuttosto che fornire la prova per esso:
Questo deve essere formulato in modo forte e chiaro: 25 anni dopo la coniazione del reale frase ‘esperienza di pre-morte', resta da dimostrare senza ombra di dubbio che effettivamente durante una tale esperienza in realtà si lascia il corpo. Ad oggi, e sostiene in contrario, nessun ricercatore ha fornito la prova di tale affermazione di uno standard accettabile che avrebbe dimostrato la questione oltre ogni dubbio (Fox 340).
In realtà, molto pochi i casi di 'percezione veridica' durante le NDE sono state confermate. In molti casi, i dettagli che si dice di essere stati precisi "non sono il tipo che può essere facilmente verificata dopo" (Blackmore, "Morire" 114). Anche il 'padre fondatore' di studi di pre-morte, Raymond Moody, ammette che la maggior parte dei casi di presunta percezione veridica durante le NDE sono avvalorati solo dopo il fatto e di solito sono attestate solo da un ritornato e forse un paio di amici (114). E in uno studio di Carlos Alvarado ha scoperto che anche se quasi un quinto dei partecipanti ha affermato di aver fatto "osservazioni verificabili" durante le loro esperienze extracorporee, solo 3 dei 61 casi anche "qualificato come potenzialmente veridicate quando ai soggetti è stato chiesto di fornire descrizioni più piene" (Alvarado 187).
Susan Blackmore e Tillman Rodabough considerarono a lungo come informazioni accurate possano essere incorporate in realistiche immagini fuori dal corpo durante le NDE. Entrambi concludono che la fonte primaria di informazione per la costruzione di immagini fuori dal corpo è probabilmente uditiva. Rodabough nota che i pazienti che sembrano essere inconsci spesso ripetono precedenti osservazioni fatte da medici e infermieri, anche senza un OBE, e "sono stati anche in grado di ricordare la sala colloqui operativi sotto ipnosi" (Rodabough 108). Ma Blackmore sottolinea che anche altre fonti di informazioni sensoriali sono a disposizione dei pazienti. Fa notare che il senso residuo di contatto durante le NDE potrebbe spiegare i dettagli precisi su dove sono stati collocati gli elettrodi del defibrillatore o in cui sono state somministrate iniezioni di petto (Blackmore, "Morire" 125).
L’Immagine fuori dal corpo è probabilmente derivata dalla fantasia e conoscenze di carattere generale. Ad esempio, Rodabough sottolinea che la socializzazione dell'infanzia traini noi ad immaginare come ci presentiamo agli altri 'dal di fuori'; visualizzando così se stessi da una prospettiva in terza persona (Rodabough 108). Blackmore osserva che quando la gente viene chiesto di immaginare di camminare lungo una spiaggia, di solito vede fotografa se stessi da sopra, da una prospettiva a volo d'uccello (Blackmore, "Morire" 177). Carol Zaleski suggerisce che dovremmo aspettarci che in alcune NDE è incluso l’OBE perché il modo più naturale di immaginare di vivere la propria morte è immaginare guardando verso il basso sul proprio corpo dall'alto (come le persone di solito fanno quando gli viene chiesto di immaginare la visualizzazione loro sepolture). Nel suo meno noto 1996 sulle NDE, La vita del mondo che verrà, note Zaleski:
Le persone che testimoniano l'esperienza di pre-morte sono né platonici né cartesiani, ma per loro è naturale parlare di lasciare i loro corpi in questo modo. Semplicemente non c'è altro modo per la fantasia di drammatizzare l'esperienza della morte: l'anima abbandona il corpo e tuttavia continua ad avere una forma (Zaleski, "Life" 62-63 ).
Conoscenze di base anche gioca sicuramente un ruolo. L'esperienza personale e dei media per rendere più facile per noi immaginare che la scena ospedaliera dovrebbe essere simile (Rodabough 109). Anche i dettagli specifici circa le persone sono abbastanza prevedibili in un ambiente ospedaliero:
Quando è ben nota una persona o i suoi ruoli sono ben, non è difficile prevedere vestiti o comportamento. Ad esempio, non è facile immaginare che un medico usi abiti verdi nella chirurgia? [5] ... Il Comportamento, in particolare quando le emozioni forti sono interessati, può essere ancora più facile da prevedere. Madre cade a pezzi e si mette a singhiozzare istericamente mentre papà mette le braccia intorno a lei in consolazione e mantiene stoicamente la sua ansia dentro .... [Così] la probabilità di una descrizione accurata può essere alto anche senza un'esperienza fuori dal corpo [sottolineatura mia] (Rodabough 109).
Blackmore ultima analisi conclude che "conoscenza preventiva, fantasia e fortunati riscontri ed i restanti sensi di funzionamento dell'udito e del tatto," più "il modo in cui funziona la memoria per ricordare gli elementi precisi e dimenticare quelle sbagliate" è sufficiente a spiegare le immagini delle esperienze fuori dal corpo nelle NDE (Blackmore, "Morire" 115). Casi che incorporando tra discrepanze OBE, anche quelle basate su errate interpretazioni di brani di conversazione (ad esempio, vedendo una immaginaria posta in un esperienza fuori dal corpo quando si parla di 'Mayo' ), sembrano confermare questa ipotesi.
I nostri ricordi sono costantemente ricostruiti come raccontare storie del nostro passato. Quando una persona ha una storia straordinaria da raccontare, come ad esempio come si è trovato fuori dal suo corpo, con tutto ciò che suggerisce circa la possibilità di una vita dopo la morte, la probabilità di esagerazione, anche involontaria esagerazione è evidente. In questi casi, in ultima analisi, "la versione diciamo è probabile che sia appena un po' più interessante o struggente di quello che avrebbe potuto essere" (115).
In realtà, i rapporti NDE sono raccolti dai ricercatori anni dopo l'esperienza in sé. In definitiva, tutto ciò che abbiamo sono segnalazioni dopo il fatto di esperienze private. La costante di ricostruzione della memoria rende difficile sapere solo ciò che i ritornati hanno realmente vissuto. Questo problema è chiaramente riconosciuto dalla Fox:
l fatto che le testimonianze dei ritornati 'sono realmente composte in modo retrospettivo, suscita il sospetto che ciò che i ritornati ricordano delle loro esperienze possono infatti essere diverse da quello che effettivamente hanno sperimentato durante le loro crisi di pre-morte .... Il tentativo di accertare ciò che realmente accade ai ritornati qualsi sono gli elementi che solo alla base delle loro esperienze in realtà sono in sé e per sé, quasi impossibili da determinare .... Ciò che è ricordato di un'esperienza o una situazione non può corrispondere effettivamente alla realtà di ciò che è stato vissuto al tempo (Fox 197).
A seguito di Zaleski, Fox si chiede anche in che misura le persone diverse da un ritornato svolgono un ruolo nella composizione di un rapporto di NDE. Sia nota, ad esempio, concessione di Raymond Moody, che egli a volte ha utilizzato domande tendenziose quando intervistano gli intervistati per il suo Life After Life del 1975 (Zaleski, "ultraterreno" 149; Volpe 199). Zaleski sottolinea anche che dopo aver esortato i suoi intervistati di parlare liberamente, Kenneth Ring avrebbe fatto domande ai suoi soggetti incontrati, specifiche sul modello delle caratteristiche delle esperienze NDE di Moody, come ad esempio: " Eri mai consapevole di vedere il tuo corpo fisico" o "L'hai fatto in qualsiasi momento l'esperienza di una luce, splendore, o l'illuminazione?" (Zaleski, "ultraterreno", 105-106). Dopo Sabom permese ai suoi pazienti di parlare liberamente, avrebbe anche " approfondito gli elementi descritti nella vita dopo la vita" (Zaleski, "ultraterreno" 109). Ci si chiede quante somiglianze si sarebbero trovate tra gli NDE individuali in Occidente se questi primi ricercatori avessero semplicemente chiesto ai loro intervistati di parlare liberamente delle loro esperienze senza lo sterzo in una direzione particolare sugli per gli elementi riportati di Moody.
Ciò solleva ulteriori domande circa la misura in cui sono utilizzati anche altri ricercatori di pre-morte con le tecniche di intervista (Fox 199-200). Come Greyson sottolinea, come un consulente risponde ad un ritornato "può avere una grande influenza sul fatto che la NDE è accettata e diventa uno stimolo per la crescita psico-spirituale o se è considerato come una bizzarra esperienza che non deve essere condivisa" [sottolineatura mia] (Greyson, "Near-Death" 328). Mentre alcuni consiglieri potrebbero assumere un atteggiamento sprezzante di tali esperienze, molti sono suscettibili di influenzare i ritornati nella direzione opposta, e ricercatori di quasi morte sembrano particolarmente suscettibili di rinforzare positivamente un'interpretazione aldilà di NDE. Questa può essere una ragione per cui così tanti ritornati accettare tale interpretazione. Un altro può essere che una diffusa credenza in una vita ultraterrena tra la popolazione generale ha già innescato ritornati per interpretare esperienze insolite sull'orlo della morte, in termini di una vita ultraterrena. E in cima a tali influenze esterne, note di Fox:
[Semplicemente] avendo un'esperienza che può apparire al soggetto per puntare alla possibilità di immortalità, come ad esempio un OBE mentre riposo o dormire, che porta alla convinzione che l'anima può funzionare indipendentemente dal corpo, può essere sufficiente per instillare in lui o lei una credenza spesso forte e permanente che la morte personale non è la fine .... E spesso le loro esperienze sono così vividi da fornire, per loro, una solida base per trarre conclusioni in una vasta gamma di importanti questioni esistenziali: compreso il problema della propria immortalità e la sua relazione con il loro modo di vivere e capire la loro vita prima la loro morte (Fox 287).
Assunzione di una interpretazione aldilà gran parte spiega gli effetti trasformativi delle NDE su coloro che li hanno pure. (Anche se per misurare la portata di questo, sarebbe interessante vedere se "non credenti" avevano le stesse trasformazioni come "survivalists" tra i ritornati). [6]
Rodabough spiega come retroazione intervistatore non intenzionale può contaminare rapporti NDE:
e la persona resuscitato dà un resoconto parziale accurata di un evento che si svolge mentre era "fuori", l'interrogante può involontariamente dare informazioni che il soggetto resuscitato inserisce inconsapevolmente nella sua storia. In una certa misura, siamo in grado di visualizzare ciò che ci viene detto e non essere sicuro che si è verificato in primo luogo .... Questo è probabile che si verifichi se l'interrogante vuole sentire cose un modo particolare e non verbale rafforza l'intervistato, quando sente quello che vuole. Il grande entusiasmo della intervistatore può involontariamente invogliare gli intervistati per abbellire le loro esperienze, e bassa entusiasmo può influenzare gli intervistati a tacere le esperienze sconcertanti o inusuali (Rodabough 109-110).
Infatti, in questi ultimi anni un gran numero di rapporti NDE sono state raccolto da gruppi di supporto NDE. Membri del gruppo di sostegno sono quasi certamente plasmato il contenuto dei conti NDE individuali attraverso "rimodellamento biografico, l'approfondimento di impegno, e il rafforzamento della fede di gruppo" (Fox 201).
Nella Verità nella Luce, i Fenwick chiede come un'esperienza come coerente una NDE potrebbe essere generato in un cervello morente disorganizzato, e come potrebbe essere codificato per vivido richiamo dopo:
Come è possibile che questa coerenza, esperienza altamente strutturato a volte si verifica durante l'incoscienza, quando non è possibile postulare una sequenza organizzata di eventi in un cervello disordinato? Si è costretti a concludere che sia la scienza non è presente un collegamento fondamentale che spiegherebbe come le esperienze organizzate possono sorgere in un cervello disorganizzato, o che alcune forme di esperienza sono transpersonale, cioè, essi dipendono da una mente che non è indissolubilmente legata con il cervello (Fenwick e Fenwick 235). [7]
Ma, come Gerald Woerlee fa notare, la mancanza di ossigeno al cervello ottunde il giudizio di un soggetto, creando una falsa fiducia nelle proprie capacità e un falso senso che il proprio pensiero è particolarmente noto esposti nelle dichiarazioni dei conducenti ubriachi chiaramente compromessa appassionato a- . "Questo", sostiene, "è perché le persone reduci da rianimazione cardiaca mai dicono che il loro stato mentale durante un periodo di coscienza come una NDE era confuso o confuso" (Woerlee, "cardiaco" 246).
Greyson offre un argomento correlato:
[O] disfunzioni cerebrali rganic producono generalmente il pensiero offuscato, irritabilità, paura, aggressività, e visioni idiosincratiche, a differenza del pensiero estremamente chiara, tranquillità, calma, e prevedibile contenuti che caratterizza la NDE. Visioni in pazienti con delirium sono in genere di persone che vivono, mentre quelli dei pazienti con una chiara sensorio mentre si avvicinavano alla morte sono quasi sempre di persone decedute [sottolineatura mia] (Greyson, "Near-Death" 334).
Ma, come si vede nel caso di dreamlets G-LOC (esperienze piacevoli causati dalla mancanza di ossigeno al cervello durante il blackout pilota), alcune "disfunzioni cerebrali organiche" producono chiaramente esperienze allucinatorie caratterizzati da chiarezza di pensiero, euforia, e il 'realismo 'sentire dell'esperienza. Come James E. Whinnery ha riferito, ipossiche episodi G-LOC hanno alcune somiglianze con le NDE, come sensazioni galleggianti, esperienze extracorporee, visioni di luci, e "dreamlets vivide di bei posti che includono spesso i familiari e gli amici intimi, sensazioni piacevoli, euforia , e alcuni ricordi piacevoli "(Greyson," Near-Death "334). La capacità di indurre costantemente questi dreamlets a pilota centrifughe avrebbe dovuto sfatato il mito che le allucinazioni ipossiche sono quasi sempre spaventoso, confuso o disorientato. E la prevalenza di visioni del defunto in NDE non è sorprendente: i pazienti che hanno semplicemente delirio non muoiono e non hanno alcuna particolare aspettativa di morire. Per lo stesso motivo, non dovrebbe sorprendere che dreamlets G-LOC non condividono altre caratteristiche NDE. Il contesto di queste esperienze è molto diversa, come la sensazione o aspettativa di morire è molto più probabile che in contesti di pre-morte. E mentre Greyson evidenzia che i ritornati che hanno avuto allucinazioni prima della loro NDE descrivono i loro mondi NDE come "'più reale' che il mondo di allucinazioni di veglia" (334), il confronto corretto è fra NDE e (molto vividi e realistici) allucinazioni che seguire una perdita di coscienza (per esempio, i sogni), non svegliarsi allucinazioni.
Nel loro studio prospettico di NDE pubblicato su Lancet, Pim van Lommel e colleghi sostengono che le allucinazioni NDE-come indotte in laboratorio sono semplicemente troppo frammentato per essere paragonabile a NDE (van Lommel et al. 2044). Allora perché i ritornati ricordano tali esperienze vivide, piuttosto che frammenti di ricordi, se le NDE sono allucinazioni? Fox suggerisce che la risposta non sta in ciò che accade al cervello durante la NDE, ma nel modo in cui i rapporti NDE sono rimodellati in seguito:
[È] chiaramente probabile che sia la storia strutturato che almeno alcuni ritornati dicono e la sua vivacità e chiarezza possono entrambi derivano da una varietà di fonti diverse esperienze puramente private dei ritornati stessi .... [P] molto e dettaglio possono potenzialmente provengono da una vasta gamma di fonti, tra cui ... il comportamento dei ricercatori di pre-morte se stessi nel tentativo di tirare fuori una storia lungo le linee già esistenti e fissi, ed i processi che sono stati visti di esistere quando la storia del ritornato è raccontata e raccontata prima i gruppi (che possono interagire nel processo di composizione e di rimodellamento del racconto del viaggiatore originale) (Fox 203).
In effetti, i commenti dei ritornati stessi forniscono la prova che i conti NDE diventano più elaborate nel corso del tempo, mentre l'impegno ritornati "alla realtà delle loro esperienze si approfondisce. Dopo 23 anni di tentativi per determinare la significatività della sua NDE, una donna che ha commentato: "E 'stata vera, allora è più reale ora". (Zaleski, "ultraterreno" 150). Un'altra ritornato notato che quello che ha capito e si ricordò della sua NDE era cresciuta nel corso degli anni mettendo in relazione la storia di altri (150). In uno degli studi più affidabili di incidenza NDE e trasformazione, van Lommel e colleghi hanno scoperto che le trasformazioni ampiamente creduto a verificarsi dopo le NDE in realtà si verificano [8] , ma che "questo processo di cambiamento dopo la NDE tende a richiedere diversi anni per consolidare "(van Lommel et al. 2043). In altre parole, l'effetto trasformativo di NDE su experients non è immediato, ma graduale. [9] Ciò suggerisce che le trasformazioni NDE non dia la NDE in sé, ma di riflettere sul significato dell'esperienza, cioè dalla aggiunto strati di significato e di luogo experients interpretazione 'sulla loro NDE.
Rense Lange, Bruce Greyson, e James Houran hanno anche trovato prove statistiche suggestiva per abbellimento. Nel processo di creazione che la Greyson NDE Scala può attendibilmente diagnosticare e misurare la profondità della NDE, i ricercatori hanno fatto una curiosa scoperta del loro campione di ritornati. Tracciare i dati su cui si è verificato una NDE contro quando è stato segnalato, hanno scoperto che "quando riferito in età più avanzata (50 anni o più vecchi) NDE appare più intenso quando poi riportato in precedenza (49 o più giovane), e l'intensità della NDE riportato aumentato con la loro latenza (più corta rispetto più di 15 anni) "(Lange, Greyson, e Houran 168). In altre parole, più lungo è il ritardo tra l'avere l'esperienza e la comunicazione, più intenso è il lato B che è stato segnalato. Come fanno notare gli autori, tuttavia, questi risultati in conflitto con quelli di uno studio simile per Carlos Alvarado e Nancy Zingrone, e David Lester ha trovato alcuna correlazione tra la profondità NDE (come misurato da ponderate Indice prestazioni di Kenneth Ring) e la lunghezza del ritardo tra la NDE e quando è stato segnalato (172). Di conseguenza, la scoperta di abbellimento nello studio Lange-Greyson-Houran potrebbe essere stato peculiare di quel particolare campione di ritornati, più che una constatazione che dovrebbe essere generalizzata a tutti ritornati. Gli autori suggeriscono studi longitudinali per stabilire definitivamente il grado di abbellimento in NDE (173). [10]
Ulteriore prova che i conti NDE sono continuamente rimodellati nel corso del tempo per renderli più coerenti e interessante viene dal confronto tra le NDE riportati da adulti e quelli riportati dai bambini. NDE Infanzia riporta quasi sempre consiste solo di frammenti di memoria (Morse 68). Sia il Fenwicks e Morse scoperto che NDE infantili tendono ad essere molto più frammentario rispetto a quelli degli adulti. Questo ha un senso, per i bambini hanno meno risorse concettuali da cui attingere e quindi sono molto meno probabilità di incorporare abbellimenti inconsce nei loro conti quando ricordando loro NDE.
Dato esperienze frammentarie di qualsiasi tipo, il cervello spesso riempire i vuoti con ipotesi plausibili su quanto accaduto negli intervalli mancanti in ordine per un'esperienza di dare un senso. La memoria umana si basa su plausibili dopo-il-fatto ricostruzioni di eventi che spesso incorporano dettagli inventati dal soggetto, dettagli che erano in realtà mai sperimentato. Ad esempio, un testimone può fornire una descrizione di un ladro che indossa il colore sbagliato di abbigliamento. Dal momento che gli adulti hanno già sviluppato modi complessi di dare un senso delle loro esperienze, mentre i bambini hanno i processi di pensiero relativamente semplice, non sarebbe sorprendente per i ritornati adulti per abbellire inconsciamente rapporti delle loro esperienze con dopo-il-fatto interpretazioni di loro. Questa sembra essere la spiegazione più probabile per questo i rapporti NDE adulti sono così vividi e strutturato, che scorre senza soluzione di continuità da un elemento ad un altro NDE, mentre NDE infantili tendono ad essere frammentario.
Van Lommel e colleghi hanno aperto la loro discussione dei risultati del loro studio longitudinale punto di riferimento con un argomento contro spiegazioni fisiologiche per NDE:
I nostri risultati mostrano che i fattori medici non possono spiegare [il] verificarsi di [il] NDE; anche se tutti [i nostri] pazienti era clinicamente morto, la maggior parte non ha avuto [un] NDE. Inoltre, la gravità della crisi non era legato a verificarsi o profondità dell'esperienza. Se fattori puramente fisiologici derivanti da anossia cerebrale causato [la] NDE, la maggior parte dei nostri pazienti devono avere avuto questa esperienza (2043).
Una possibile risposta a questa argomentazione è previsto nel modello di Blackmore delle NDE: Ci sono diversi tipi di anossia, e il tasso di insorgenza, la quantità di tempo prima del restauro ossigeno e fattori simili devono rientrare nei range giusti prima di una NDE può avvenire . [11] A quanto pare, per la stragrande maggioranza dei sopravvissuti di arresto cardiaco, questo non accade, e così le NDE sono rari tra di loro, non importa quanto vicini vengono a morte, come misurato da qualche criterio oggettivo. Un'altra risposta possibile, forse complementare a Blackmore di, è suggerito da ricerche Britton e Bootzin di : Se solo una piccola minoranza di coloro che si avvicinano alla morte sono fisiologicamente predisposti ad avere NDE, la stragrande maggioranza sperimenterà nulla-e questo è esattamente ciò che troviamo .
D'altra parte, ciò che la spiegazione alternativa? Se le NDE sono stati davvero scorci di una vita dopo la morte, perché è che solo una minima parte di coloro che si avvicinano alla morte (circa il 10-20% per van Lommel et al.) Denunciarli? [12] Fisiologia fornisce una risposta pronta: Woerlee ha calcolato che circa il 20-24% di quelli sottoposti a rianimazione cardiopolmonare (RCP) hanno un certo grado di coscienza restaurato durante la RCP, una frazione dei quali potrebbe essere avere proprio le NDE perché le condizioni sono mature per uno stato alterato di coscienza (Woerlee, "cardiaco" 233, 244). E perché non sono NDE costantemente riportato (quasi il 100% del tempo) dopo l'induzione controllata di arresto cardiaco ipotermico o " fermo ", in cui i pazienti sono clinicamente morto per un massimo di un'ora? [13] La stragrande maggioranza di coloro che vengono il più vicino alla morte il più possibile senza realmente morire esperienza niente affatto (van Lommel et al. 2041). Se le NDE sono da intendersi come scorci di una vita ultraterrena, Dobbiamo concludere che l'80% degli individui cessano di esistere quando muoiono, mentre il restante 20% sopravvive alla morte del corpo?
Mentre alcuni ritornati affermano di vedere con precisione le cose che non potevano vedere dai loro corpi, questi aneddoti sono difficili da confermare, e non sarebbe sorprendente se i ritornati consciamente o inconsciamente esagerati l'accuratezza delle loro descrizioni al fine di convalidare le loro esperienze. Come vedremo in seguito, molti ritornati sono già noti a esagerare affermazioni circa le loro abilità psichiche dopo la loro NDE, così non sarebbe sorprendente per loro esagerano affermazioni su ciò che hanno visto durante le loro esperienze fuori dal corpo.
La letteratura di pre-morte è pieno di aneddoti di ritornati forniscono dettagli precisi su eventi che non avrebbero potuto forse imparato a conoscere attraverso i mezzi normali. Ma, come spero di chiarire, affermazioni di percezione paranormale inequivocabile durante le NDE sono molto esagerate. Diamo uno sguardo più da vicino alcuni casi ben noti ampiamente possedute per fornire tale prova.
Scarpe di Maria
Nel 1984 Kimberly Clark (ora Kimberly Clark Sharp) ha riportato un caso clamoroso di apparente veridica percezione paranormale durante una NDE. Sette anni prima, nell'aprile del 1977, un lavoratore migrante out-of-town conosciuto solo come "Maria" è stato ricoverato in unità coronarica del Harborview Medical Center di Seattle, dopo un attacco di cuore. Tre giorni dopo, Maria ha avuto un secondo attacco di cuore mentre ancora ricoverato in ospedale ed è stato subito rianimato. Quando Clark è venuto a controllare le condizioni di Maria dopo quel giorno, Maria ha riportato un OBE, dove ha testimoniato la sua rianimazione dall'alto, notando stampe derivanti dalle macchine di monitoraggio i suoi segni vitali. Avanti ha riferito diventando distratto da qualcosa sopra la zona circostante l'ingresso pronto soccorso e 'disposto se stessa' al di fuori dell'ospedale. Ha descritto con precisione la zona circostante l'ingresso pronto soccorso, che Clark ha trovato curioso da un baldacchino sopra l'ingresso avrebbe ostacolato vista di Maria se avesse semplicemente guardato fuori dalla finestra della camera dell'ospedale. Maria divenne poi distratto da qualcosa su un davanzale della finestra del terzo piano sul lato più lontano della struttura ospedaliera, 'disposto se stessa' a questa posizione pure. Da questo punto di vista apparente, ha notato scarpa da tennis di un uomo di sinistra-piede su un davanzale della finestra del terzo piano. Ha descritto la scarpa come blu scuro con una patch logoro sopra il mignolo del piede ed un unico laccio da scarpe nascosta sotto il suo tallone. Per corroborare la sua storia, Maria chiede a Clark di andare a cercare la scarpa (Clark 242-243).
Incapace di vedere nulla al di fuori dell'ospedale a livello del suolo, rapporti di Clark, ha proceduto a cercare stanza a stanza al piano di sopra la camera di Maria, il viso premuto con forza contro le finestre per vedere le loro sporgenze. Alla fine si è imbattuta la scarpa riportato in una delle stanze, ma ha insistito che lei non riusciva a vedere la punta usurato rivolto verso l'esterno o il nascosto-in merletto da dentro la stanza. Clark poi rimosso la scarpa dalla sporgenza (243). Kenneth Ring e Madelaine Lawrence grandine il rapporto come uno dei casi più convincenti di percezione paranormale veridica durante le NDE su disco:
[L] a fatti del caso sembra incontestabile. Rilevazione inspiegabile di Maria di quella scarpa inspiegabile è un avvistamento strano e stranamente accattivante del tipo che ha il potere di arrestare la tesi della scettico a metà della frase, se non altro in virtù della sua improbabilità indiscutibile (Ring e Lawrence 223).
Questo caso ha assunto lo status di una sorta di leggenda metropolitana, presumibilmente a dimostrazione che Maria ha imparato le cose durante il suo OBE che lei non avrebbe potuto forse saputo di diverso da realtà lasciando il suo corpo. Ma, come Hayden Ebbern, Sean Mulligan, e Barry Beyerstein chiarire, i dettagli Maria segnalate sono state in effetti abbastanza accessibile a lei attraverso la percezione sensoriale ordinaria e inferenza.
Nel 1994 Ebbern e Mulligan visitato Harborview per sorvegliare i siti in cui la NDE ha avuto luogo e intervistare Clark. Essi sono stati in grado di individuare "Maria" o qualcuno che la conosceva personalmente e di sospettare che lei ora è deceduto (Ebbern, Mulligan e Beyerstein 30). Hanno esaminato ciascuno dei dettagli del rapporto di Clark e trovarono il caso molto meno imponente di quanto non sia stato fatto fuori per essere. In primo luogo, dopo essere stato ricoverato in ospedale per tre giorni, Maria sarebbe stata abbastanza familiarità con le apparecchiature di monitoraggio lei, così la sua percezione delle stampe durante il suo OBE può essere niente di più che "un ricordo visivo incorporato nel mondo allucinatorio che è spesso costituito da un sensoriale-privato e il cervello di ossigeno-fame "(31). In secondo luogo, la percezione dei dettagli riguardanti la zona circostante l'ingresso pronto soccorso erano di dettagli che "il buon senso imporrebbe"-come il fatto che le porte aperte verso l'interno, che possono ospitare i paramedici correre in pazienti che necessitano di attenzione immediata (31). Inoltre, è stata portata in ospedale attraverso questo ingresso-sia pure di notte, ma la zona era ben illuminata, e potrebbe aver preso dettagli su di esso dai normali canali sensoriali poi (31-32). Il fatto che correre ambulanze sarebbe attraversare una strada a senso unico, troppo, è qualcosa che chiunque potrebbe dedurre dal senso comune. Infine, la camera d'ospedale di Maria era appena sopra l'ingresso pronto soccorso per ben tre giorni prima aveva il suo OBE, e "poteva avere [facilmente] guadagnato un certo senso del flusso di traffico da i suoni delle ambulanze che vanno e vengono", e da notturne "riflessi di luci del veicolo", anche se non ha mai lasciato il suo letto (32).
Ma ciò che l'aspetto più convincente della sua relazione-la descrizione del celebre scarpa? Quanto difficile sarebbe stato per lei di imparare questi dettagli senza aver lasciato il suo corpo? Ebbern e Mulligan di cui per determinare esattamente che:
Come parte della nostra indagine, Ebbern e Mulligan visitato Harborview Medical Center di determinare per se stessi quanto sia difficile potrebbe essere quella di vedere, al di fuori dell'ospedale, una scarpa su uno dei davanzali delle finestre del terzo piano. Hanno messo una scarpa da running di loro nel luogo Clark descritto e poi è andato fuori per osservare ciò che era visibile da terra. Erano stupiti dalla facilità con cui si potevano vedere e identificare la scarpa.

Pretesa di Clark che la scarpa sarebbe stato invisibile da terra fuori dell'ospedale è tanto più incredibile in quanto punto di vista degli investigatori era notevolmente inferiore a quello che Clark sarebbe stato diciassette anni prima. Questo perché, nel 1994, ci fu nuova costruzione in corso sotto la finestra in questione e questo Ebbern forzato e Mulligan per visualizzare la scarpa da una distanza molto maggiore di quanto sarebbe stato necessario per Clark (32).
Come fanno notare gli autori, quella che era una zona di costruzione per loro nel 1994 è stato un parcheggio ad alto traffico e area ricreativa nel 1977, che fornisce una visione ancora migliore della scarpa di Maria da quello che vedevano così facilmente. Il loro 1994 'test scarpa' stato così cospicuo, infatti, che per il momento sono tornati in ospedale una settimana dopo, "qualcuno non specificamente alla ricerca di esso" l'aveva notato e rimosso (32). E 'molto probabile, quindi, "che chiunque possa aver notato la scarpa nel 1977 avrebbe commentato su di esso per la novità della sua posizione", e Maria avrebbe sentito una conversazione e consapevolmente dimenticato, incorporandolo nella sua immagini fuori dal corpo (32). Inoltre, anche se nessuno aveva visto dal livello del suolo, Ebbern e Mulligan testati pretesa di Clark che la scarpa di Maria era impossibile vedere da dentro la stanza a meno che lei premette il viso duro contro il vetro in cerca di esso. Questa tesi è stata da volere:
Sono facilmente posto la loro scarpa da corsa sulla sporgenza da dentro una delle stanze ed era ben visibile da vari punti all'interno della camera. Non c'è stato bisogno di alcun tipo per chiunque di premere il suo viso contro il vetro per vedere la scarpa. In effetti, uno aveva bisogno solo di fare qualche passo nella stanza per essere in grado di vedere chiaramente. A peggiorare le cose per conto di Clark, un paziente non sarebbe nemmeno bisogno di sforzarsi per vederla dal suo letto in camera. Quindi è evidente che molte persone all'interno e all'esterno dell'ospedale avrebbero avuto la possibilità di notare l'ormai celebre scarpa, rendendo ancora più probabile che Maria avrebbe sentito qualche accenno di essa (32).
Gli autori aggiungono che chi ha premuto il suo viso contro il vetro per ottenere uno sguardo più da vicino la scarpa ben visibile dall'interno della camera potrebbe facilmente vedere il mignolo del piede logori e laccio nascosto: "non abbiamo avuto difficoltà a vedere la scarpa di presunto lato esterno nascosto "(32). Essi concludono:
[Scarpa di Maria] sarebbe stata visibile, sia all'interno che all'esterno dell'ospedale, a numerose persone che avrebbero potuto entrare in contatto con lei. Sembra anche probabile che alcuni di loro potrebbero aver parlato a portata d'orecchio ....

[E Clark] non hanno segnalato pubblicamente i dettagli della NDE di Maria fino a sette anni dopo si è verificato. E 'possibile che durante questo intervallo alcune parti della storia sono stati dimenticati e alcuni dettagli possono essere stati interpolati .... [Inoltre], non abbiamo modo di sapere quali sono le domande principali Maria potrebbe essere stato richiesto, o ciò che Maria potrebbe aver "ricordato" che non stava bene ed era sceso dal record (32-33).
Inoltre, conto imprecisa di Clark di quanto sia difficile la scarpa era di vedere da dentro e fuori fornisce la prova che lei inconsciamente impreziosito dettagli significativi per rafforzare la natura apparentemente veritiera del caso (33). "
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14/11/2013 16:18
 
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Il caso Pam Reynolds
SEgue ora il racconto riferito al caso Reynolds. Anche qui, mi sono semplicemente limitato a postare la traduzione(non delle migliori) del racconto dello scettico.


"Come Michael Sabom racconta in Luce e morte, nell'agosto del 1991 una donna di allora 35 anni, ha chiamato "Pam Reynolds" (uno pseudonimo) ha subito una procedura innovativa per rimuovere un aneurisma cerebrale. La procedura che induce ipotermico arresto cardiaco o di "standstill", coinvolti abbassando la temperatura corporea di Pam a 60 ° C, fermando il suo cuore e la respirazione, e di drenare il sangue dal cervello per raffreddarlo e poi reintrodurla. Quando la sua temperatura corporea aveva raggiunto 60 ° C e non aveva attività elettrica nel cervello, il suo aneurisma è stato rimosso. Circa 2 ore dopo il risveglio dall'anestesia generale, Pam è stato spostato nella stanza di recupero ancora intubato (Sabom, "Luce", 46-47). Ad un certo punto, dopo di che, il tubo è stato rimosso dal suo trachea e lei era in grado di parlare. Ha riportato una NDE classica con un OBE viva, si muove attraverso un "vortice tunnel" verso un "punto di luce" che continuamente divenne più grande, sentendo la voce del suo defunto nonna, incontrando figure in una luce brillante, incontrando parenti defunti che hanno dato il suo "qualcosa frizzante "da mangiare, e di essere 'restituita' al suo corpo da suo zio defunto (Sabom," Luce ", 42-46).
Il caso è stato celebrato in fretta a causa della mancanza di attività sinaptica all'interno della procedura e la relazione del Pam di un OBE apparentemente veritiera ad un certo punto durante l'operazione. Ma è stato sensazionalismo a spese dei fatti, fatti che sono stati continuamente travisata da alcuni parapsicologi e ricercatori di pre-morte. [14] Anche se salutato da alcuni come "il caso più convincente per data di percezione veridica durante una NDE" ( Corcoran, Holden, e James), e "il miglior esempio unico ora abbiamo nella letteratura sulle NDE per confondere gli scettici" (Anello, "guerre di religione" 218), è in realtà migliore intesa in termini di normale percezione di funzionamento durante uno stato fisiologico del tutto non minaccioso.
Due errate caratterizzazioni di questo caso sono particolarmente degni di nota, come i loro errori di fatto notevolmente esagerano la forza di questa NDE come prova per la sopravvivenza dopo la morte. [15] In primo luogo, la loro rivalutazione del primo studio prospettico di NDE, van Lommel e colleghi scrivere:
Sabom cita una giovane donna americana che ha avuto complicazioni durante l'intervento chirurgico al cervello per un aneurisma cerebrale. L'elettroencefalogramma [EEG] della sua corteccia e del tronco cerebrale era diventato completamente piatto. Dopo l'operazione, che riuscì alla fine, questo paziente dimostrato di aver avuto una NDE molto profonda, tra cui una esperienza fuori dal corpo, con le osservazioni successivamente verificati durante il periodo della EEG piatto [sottolineatura mia] (van Lommel et al. 2044).
In secondo luogo, nella sua Immortal Remains-una valutazione degli elementi di prova per la sopravvivenza della morte corporale-Stephen Braude descrive erroneamente il caso nel modo seguente:
Sabom riporta il caso di una donna che, per circa un'ora, aveva tutto il sangue drenato dalla testa e la temperatura corporea abbassata a 60 gradi. Durante quel periodo il suo battito cardiaco e la respirazione fermato, e aveva sia un EEG piatto e l'assenza di potenziali evocati uditivi del tronco cerebrale da lei .... Pare che in questo periodo ha avuto una dettagliata veridica di pre-morte OBE [sottolineatura mia] (Braude 274).
Ma chi dà i capitoli di Sabom sul caso più di uno sguardo superficiale vedrà due vistosi errori nelle descrizioni di cui sopra. In primo luogo, è del tutto evidente che Pam non ha avuto la sua NDE durante qualsiasi periodo di EEG piatto. [16] In effetti, era quanto un paziente sottoposto il suo funzionamento potrebbe essere da morte clinica quando il suo OBE cominciò. [17] In secondo luogo, non aveva attività corticale cerebrale per non più di circa mezz'ora. Entrambi questi fatti sono ben illustrato nella figura 1 qui di seguito.

Fig. 1. Timeline di anestesia generale Pam Reynolds '. Le aree colorate rappresentano cambiamenti nella temperatura corporea: verde indica una temperatura sostegno vitale, giallo, il raffreddamento meccanico o il riscaldamento di sangue rosso, la temperatura costante della sua più profonda ipotermia. La maggior parte delle volte la marcatura eventi o temperature sono derivati dal racconto di Michael Sabom della procedura di Pam Reynolds 'previsto nei capitoli 3 e 10 della Luce e decesso.
Nonostante rappresentare correttamente i fatti, Sabom stesso ha incoraggiato queste false dichiarazioni. [18] Anche se lui informa il lettore che l'esperienza di Pam cominciò ben prima sosta, egli rivela questo inciso, in modo che una lettura attenta del testo è necessario per discernere il punto. Per esempio, solo dopo aver descritto ricordi di Pam di una conversazione in sala operatoria, egli osserva, quasi come un ripensamento, che "sarebbe sicuramente necessaria [h] ypothermic arresto cardiaco" [sottolineatura mia] (Sabom, "Light" 42). Si passa poi ad affermare che le stesse caratteristiche della sua esperienza, che non può essere a tempo accaddero ferma. In un primo momento, Sabom implica solo questo per descrivere il raffreddamento del sangue che porta a fermo prima di descrivere il resto della NDE di Pam (42-46). Poi Sabom si rivolge a una discussione se Pam era "veramente" morto nel corso di una porzione del suo stato di fermo:
Ma durante il "fermo", il cervello di Pam è stato trovato "morto" da tutti e tre i test clinico-il suo elettroencefalogramma era silenziosa, la sua risposta tronco cerebrale era assente, e il sangue non scorreva attraverso il suo cervello. È interessante notare che, mentre in questo stato, ha incontrato il "più profondo" esperienza di pre-morte di tutti i partecipanti allo studio di Atlanta ....

Con queste informazioni, possiamo ormai scientificamente affermare che Pam era viva o morta durante la sua esperienza di pre-morte? Sfortunatamente, no. Anche se tutti i test medici certificano la sua morte, ci sarebbe ancora aspettare per vedere se la vita è stata restaurata [sottolineatura mia] (Sabom, "Light" 49).
Naturalmente, la questione se Pam era "veramente" morto all'interno di fermo è una falsa pista straordinariamente fuorviante in questo contesto. Ed è palesemente irresponsabile per Sabom dichiarare esplicitamente che la sua NDE si è verificato ", mentre in questo stato." Come conto proprio Sabom rivela, la sua condizione di fermo non aveva assolutamente nulla a che fare con il momento in cui sappiamo che il suo quasi-morte OBE cominciò: ben due ore e cinque minuti prima che il personale medico, anche cominciato a raffreddare il suo sangue, durante il corpo perfettamente normale temperatura! [19] (in questo caso, vedi Figura 1.)
A differenza degli altri elementi della sua NDE, possiamo ora con precisione quando OBE del Pam cominciò perché lei ha descritto con precisione una conversazione in sala operatoria. Vale a dire, ha ricordato con precisione commenti fatti dal suo cardiochirurgo, il dottor Murray, circa le sue "vene e arterie che sono molto piccole" (parole di Pam) (Sabom, "Light" 42). Due relazioni operative ci consentono di tempo questa osservazione. In primo luogo, in relazione alla testa del chirurgo, il dottor Robert Spetzler notato che quando lui stava tagliando aperto il cranio di Pam, "Il dottor Murray eseguito femorali cut-down bilaterali per incannulamento di bypass cardiaco" (185). Quindi, a circa lo stesso tempo che il dottor Spetzler stava aprendo il cranio di Pam, il dottor Murray ha iniziato accedendo vasi sanguigni di Pam in modo che potessero essere collegati alla macchina di bypass che raffreddare il sangue e, infine, il suo portare a fermo. In secondo luogo, il rapporto operativo del Dott. Murray ha notato che "il diritto arteria femorale comune era piuttosto piccola" e quindi non poteva essere collegato alla macchina bypass. Di conseguenza, il rapporto di Murray continua, "inguine incannulamento bilaterale sarebbe necessario: questo è stato discusso con la Neurochirurgia, in quanto inciderebbe accesso angio postoperatorio per arteriografia" (185). E anche se la madre di Pam è stata consegnata una copia della relazione operativa della testa del chirurgo (che ha detto Pam non ha letto), la relazione non ha detto nulla su una delle arterie di Pam che sono troppo piccoli (Sabom, "Shadow" 7 ).
Molti hanno sostenuto che di Pam preciso richiamo di una conversazione in sala operatoria è una forte evidenza che lei davvero ha lasciato il suo corpo durante la procedura. Ma vi è almeno un fatto peculiare Pam di ricordi-oltre alla tempistica della sua esperienza, che presenta una spiegazione fisiologica della sua OBE molto più probabile.
L'anestesia generale è il risultato di somministrazione di un trio di tipi di farmaci: sedativi, per indurre il sonno o prevenire la formazione della memoria, miorilassanti, per garantire la paralisi di tutto il corpo, e antidolorifici. Sola sedazione inadeguata traduce in consapevolezza anestesia. Inoltre, se le concentrazioni insufficienti di miorilassanti sono amministrati, il paziente sarà in grado di muoversi, e se una quantità insufficiente di antidolorifici sono amministrati, il paziente sarà in grado di sentire dolore (Woerlee, "Anaesthesiologist" 16). Durante un intervento chirurgico tipico, un anestesista deve amministrare regolarmente questo trio di farmaci durante tutta l'operazione. Ma appena prima di stallo, farmaci anestetici vengono più somministrati, come ipotermia profonda è sufficiente a mantenere la perdita di coscienza. Gli effetti sulle restanti anestetici indossare durante il riscaldamento del sangue a seguito di fermo (G. Woerlee, comunicazione personale, 8 novembre 2005).
Circa uno o due in un migliaio di pazienti sottoposti ad anestesia generale rapporto di una qualche forma di consapevolezza anestesia . Che rappresenta tra 20.000 e 40.000 pazienti all'anno negli Stati Uniti da soli. Un pieno 48% di questi pazienti riportano ricordi uditivi dopo l'intervento, mentre solo il 28% riferisce di provare dolore durante l'esperienza (JCAHO 10). Inoltre, "maggiore incidenza di sensibilizzazione sono stati riportati per taglio cesareo (0,4%), chirurgia cardiaca (1,5%), e il trattamento chirurgico per trauma (11-43%)" (Bünning e Blanke 343). Tali istanze devono almeno farci riflettere su attribuire intraoperatorie ricordi di Pam a qualche forma di out-of-body paranormale percezione. Inoltre, per decenni anestetici sedativi come l'ossido di azoto sono stati conosciuti per innescare esperienze extracorporee.
Qualche tempo dopo 7:15 che mattina di agosto, l'anestesia generale è stata somministrata a Pam Reynolds. Successivamente, le braccia e le gambe erano legate giù al tavolo operatorio, i suoi occhi sono stati lubrificati e nastro chiuso, e lei era strumentato in vari altri modi (Sabom, "Light" 38). Un EEG standard è stato utilizzato per registrare l'attività nella sua corteccia cerebrale, mentre i piccoli auricolari continuamente giocato click [20] nelle orecchie per invocare potenziali evocati uditivi (AEPs), una misura di attività nel tronco cerebrale (39).
Sabom considera se le percezioni uditive coscienti o semicosciente sono stati incorporati in OBE immaginario di Pam nel corso di un periodo di consapevolezza anestesia, ma respinge la possibilità fin troppo in fretta:
Potrebbe Pam hanno sentito la conversazione intraoperatoria e poi usato questo per ricostruire una esperienza fuori dal corpo? All'inizio del procedimento, altoparlanti auricolari sagomati sono stati collocati in ciascun orecchio come test per uditive e tronco cerebrale riflessi. Questi altoparlanti occludono il canale uditivo e del tutto eliminare la possibilità di audizione fisico (Sabom, "Light" 184).
Ma è questa ultima affermazione proprio vero? Dal Sabom limita ad affermare questo (e ha una quota di partecipazione evidente che sia vero), abbiamo pochi motivi per prenderlo in parola, in particolare su tale punto cruciale. Qual è la base per la sua affermazione? Ha qualche obiettiva evidenza che gli auricolari utilizzati per misurare AEPs completamente tagliati fuori i suoni provenienti dall'ambiente esterno?
Dal Sabom non esegue il backup di tale affermazione in Luce e morte, ho fatto una piccola ricerca e ho scoperto che la sua affermazione è davvero falsa. Secondo l'Istituto nazionale dei disordini neurologici e colpo, come una questione di procedura, un paziente che viene monitorato dalla stessa apparecchiatura per rilevare neuromi acustici (tumori benigni al cervello) "si trova in una stanza insonorizzata e indossa le cuffie" (NINDS). Ma una stanza insonorizzata sarebbe inutile, ovviamente, se gli auricolari utilizzati per misurare AEPs "occludono il canale uditivo e del tutto eliminare la possibilità di audizione fisica." E 'teoricamente possibile che gli auricolari utilizzati nel 1991 rese all'udienza fisico impossibile, mentre gli auricolari utilizzati oggi non lo fanno. Tuttavia, è altamente improbabile, in quanto sarebbe molto più economico per le istituzioni sanitarie di continuare a investire nei immaginati auricolari audio-eliminando, invece di insonorizzazione intere stanze per eliminare i suoni esterni. Come Gerald Woerlee precisa, "tappi per le orecchie non escludono completamente tutti i suoni esterni, riducono considerevolmente l'intensità dei suoni esterni", come dimostrano "un numero enorme di persone ... l'ascolto di musica ad alto volume svolto attraverso tappi per le orecchie, mentre allo stesso tempo in grado di ascoltare e capire tutto ciò che accade nel loro ambiente "(Woerlee," Pam ").
Dopo essere stato predisposto per l'intervento chirurgico, la testa di Pam è stato assicurato da un morsetto. Da 08:40, tutto il suo corpo era avvolto tranne per la testa (il sito della procedura principale) e l'inguine (dove i vasi sanguigni sarebbero collegati alla macchina di bypass per raffreddare il sangue). Nei cinque minuti o così a seguire, il dottor Spetzler avrebbe aperto il suo cuoio capelluto con una lama curva, piegare indietro il cuoio capelluto, poi iniziare a tagliare il cranio con un Midas Rex sega dell'osso (39-41). A questo punto, a circa un'ora e mezzo dopo essere stato anestetizzato, OBE di Pam cominciò (185). Ha riferito di essere svegliato dal suono di un D naturale, quindi di essere "tirato" dalla parte superiore della testa del suono (41).
"Ma", Sabom chiede, "era ricordo visivo di Pam dalla sua esperienza fuori dal corpo preciso?" (186). Questa è infatti la domanda da porsi per quanto riguarda la veridicità della sua relazione.
Pam ha riferito che durante la sua OBE, era in grado di vedere la sala operatoria da sopra la spalla della testa del chirurgo, che descrive il suo out-of-body visione come "più luminosa e più mirato e più chiara visione normale" (41). Nella sua relazione l'esperienza, ha offerto tre osservazioni visive verificabili. In primo luogo, ha detto che "il modo in cui avevano la testa rasata era molto particolare. Che mi aspettavo loro di prendere tutti i capelli, ma non lo ha fatto." In secondo luogo, ha riferito che l'osso ha visto "Sembrava uno spazzolino elettrico e aveva un dente in esso, una scanalatura in alto dove la sega sembrava andare nel manico, ma non lo ha fatto." Infine, ha osservato che "la sega aveva lame intercambiabili ... in quello che sembrava un caso chiave a tubo" (41). Successivamente, ha riportato solo uditivo osservazioni-sentendo l'osso ha visto "crank up" e "di essere utilizzato su qualcosa", ma soprattutto la conversazione sala operatoria avviato dal Dr. Murray.
Date queste 'capacità percettive' vivido durante il suo OBE, ci aspetteremmo che non ci sia confusione su ciò che Pam ha visto durante l'esperienza. Così le sue osservazioni visuali offrono un test interessante della nozione che la sua anima ha lasciato il suo corpo, mentre in anestesia generale, durante la normale temperatura corporea. Vediamo ciascuno di questi a sua volta.
In primo luogo, vi è l'osservazione che solo una parte della sua testa era rasata. Forse avrebbe potuto immaginare questo, al momento della sua esperienza, ma non è necessario, anche per questo, al fine di conto per l'osservazione riportata. Sicuramente Pam avrebbe notato questo subito dopo il risveglio da anestesia generale, da vedere il suo riflesso, sentendo i capelli, o di essere chiesto su di esso da parte dei visitatori. E lei certamente avrebbe saputo su di esso, in un modo o l'altro, per il momento è stata dimessa dall'ospedale. Se, infatti, i suoi capelli avevano rasata presurgery, o in qualsiasi momento prima della sua anestesia generale, che avrebbe dovuto essere informata bene prima di lei OBE. E i pazienti sottoposti a tale procedura rischiosa sono in standard dato un briefing consenso dove anche gli effetti estetici della chirurgia sono delineati, se non in modo esplicito nella spiegazione di un medico, quindi almeno per inciso in alcun fotografie, diagrammi o altre fonti che illustrano ciò che la procedura comporta. Così Pam può avere imparato (con sua grande sorpresa) che la sua testa sarebbe solo parzialmente rasata in un briefing consenso prima della sua esperienza, ma 'archiviato' e consapevolmente dimenticato di questa informazione dato tante altre preoccupazioni più pressanti per la testa al tempo. Questo sarebbe esattamente il tipo di mondano, infatti subconscio ci si aspetterebbe una persona a recuperare dopo, durante uno stato alterato di coscienza. [21] e anche se non viene data la data esatta dell'operazione, Sabom rapporti che la procedura si è svolta a agosto 1991 (38). In seguito ci dice che ha intervistato Pam per la prima volta il 11 novembre 1994 (186). Che lascia più di tre anni tra la data di NDE di Pam e Sabom di intervista-un sacco di tempo per le distorsioni della memoria di aver giocato un ruolo nella sua relazione di questa esperienza. Quindi non vi è nulla di straordinario su questo particolare osservazione.
In secondo luogo, vi è la descrizione del segaossa. Ma la stessa osservazione che offre il maggior potenziale per sostenere l'idea che in realtà lei ha lasciato il suo corpo durante la sua OBE in realtà tende a contare contro questa ipotesi. Come Sabom racconta,
Descrizione di Pam dell'osso ha visto avere un "groove in alto dove la sega sembrava andare nel manico" era un po 'sconcertante .... [L] a fine dell'osso ha visto ha un bordo sporgente che [visto lateralmente] sembra un po 'come un solco. Tuttavia, non era situato "dove la sega apparso per andare nella maniglia" ma all'altra estremità.

Perché era questa apparente discrepanza sorto nella descrizione di Pam? Naturalmente, la prima spiegazione è che lei non "vede" la sega a tutti, ma stava descrivendo dalla sua ipotesi migliore di quello che sarebbe guardare e suonare come (187).
Proprio! Solo che, ovviamente, Pam non ha bisogno di indovinare ciò che l'osso ha visto sembrava, dato che probabilmente ha sentito come l'anestesia non è riuscita. Una discrepanza out-of-corpo all'interno NDE prima facie di Pam implica il funzionamento normale percezione e fantasia all'interno di uno stato alterato di coscienza. In effetti, questa spiegazione è così semplice che Sabom considera prima di tutti gli altri. Ed è significativo che la sola osservazione visiva che Pam (quasi) non poteva sapere di diverso, lasciando il suo corpo è stato il dettaglio che non è stato preciso.
Torniamo alla relazione di osservazione visiva finale di Pam durante il suo OBE, il suo commento che l'osso sega utilizzata "lame intercambiabili" posti all'interno qualcosa "come un caso chiave a tubo." Questo dettaglio è stato anche preciso, tuttavia, non c'è bisogno di invocare le capacità percettive paranormali di spiegarlo. Come nota Woerlee,
sapeva nessuno potrebbe utilizzare una grande sega a catena o taglierina angolo industriale per tagliare le ossa del suo cranio aperto .... martelli pneumatici dentali con le stesse forme , ed emettendo suoni simili come il pneumatico sega utilizzata per tagliare i cranio aperto, erano di uso comune durante la fine degli anni 1970 e 1980. Perché lei è nato nel 1956, una generazione i cui membri quasi sempre hanno molte otturazioni, Pam Reynolds quasi certamente aveva otturazioni o altri lavori dentali, e sarebbe stato molto familiare con le frese dentali. Così il suono ad alta frequenza del minimo, motore aria-driven del pneumatico ha visto, insieme con le successive sensazioni del suo cranio viene segato aperto, avrebbe certamente suscitato immagini di apparecchi simili a Dental-trapani nella sua mente quando ha finalmente raccontato la sua sensazioni ricordato. C'è un altro aspetto da lei ricordato sensazioni-Pam Reynolds potrebbe aver visto o sentito parlare di queste cose prima della sua operazione. Tutte queste cose indicano come potesse dare una descrizione ragionevole del pneumatico ha visto dopo il risveglio e il recupero della capacità di parlare (Woerlee, "Anaesthesiologist" 18).
E, abbastanza prevedibilmente, le frese dentali in questione utilizzati anche frese intercambiabili conservati nei loro propri casi Presa-chiave-like.
Durante la consapevolezza anestesia, e per quanto da fermo come una persona in anestesia generale può essere, Pam avrebbe potuto sentire i suoi dintorni, ma non li ho visti, dal momento che i suoi occhi erano un nastro chiuso. E i fatti del suo caso suggeriscono fortemente che questo è esattamente quello che è successo. Le informazioni che lei avrebbe potuto ottenere dal udito era molto preciso, al tempo stesso, le informazioni che non è stato a lei attraverso la visione normale è stata l'informazione che era molto impreciso. Più precisamente, le sue descrizioni visive sono stati solo parzialmente esatto: preciso sui dettagli che avrebbe potuto plausibilmente indovinato o facilmente appreso successivamente alla sua esperienza, e imprecise su dettagli che sarebbe difficile da indovinare.
In altre parole, OBE immaginario derivato da ascolto e conoscenza di sfondo, magari accoppiato con la ricostruzione della memoria, completamente conti per i dettagli più interessanti della relazione di NDE Pam Reynolds '. Dopo il risveglio da un'anestesia inadeguata dal suono delle ossa ha visto stimolo ad accelerare, la sua mente ha generato un'immagine plausibile di ciò che l'osso ha visto usato durante il suo funzionamento sembrava, reso dalla sua precedente conoscenza di suono simile trapani dentali. Ma la sua ipotesi migliore per l'aspetto dell'osso ha visto è stato impreciso per quanto riguarda le caratteristiche del midollo che ha visto solo vero visione potrebbe discernere: se ci fosse un vero e proprio solco nello strumento, e dove si trovava.
Inoltre, il fatto che la NDE di Pam iniziato durante una condizione fisiologica-in anestesia generale interamente nonthreatening alla normale temperatura corporea-implica che non vi era alcuna innesco particolare fisiologica per l'esperienza (come anossia / ipossia). Piuttosto, sembra che la sua NDE era interamente aspettativa-driven. Prima di andare in chirurgia, Pam era pienamente consapevole che lei sarebbe stata presa a un passo dalla morte, mentre in stato di fermo. Il risveglio dall'anestesia generale dal suono della sega dell'osso sembra aver indotto una risposta di paura, che a sua volta ha causato Pam a dissociarsi e hanno una NDE classica. In effetti, questo ha un senso del suo strano rapporto altrimenti di essere tirato fuori dalla parte superiore della testa con il suono della stessa sega.
Almeno cinque studi separati (Gabbard, Twemlow, e Jones, Stevenson, Cook, e McClean-Rice; Gabbard e Twemlow; Serdahely, "Variazioni"; Floyd) hanno documentato i casi in cui la paura da solo innescato una NDE. Come Ian Stevenson, Emily Williams Cook (ora Emily Williams Kelly), e Nicholas McClean-Riso concludere, "un importante precipitatore della 'esperienza di pre-morte' è la convinzione che uno sta morendo, anche se non si è in realtà vicino a morte "(Stevenson, Cook, e McClean-Rice 45). Continuano a etichettare questi (altrimenti indistinguibile) NDE precipitate dalla paura della morte da solo "esperienze paura-morte" (FDES). Fisiologicamente, queste NDE possono essere mediati da una risposta di lotta o fuga, in assenza di una crisi medica vera e propria. In un caso riportato da Glen Gabbard e Stuart Twemlow, un ritornato sloggiato il perno di una granata manichino che pensava di essere uno vivo, producendo una NDE classica simile a quello sperimentato Pam:
Un sergente dei marine stava istruendo una classe di giovani reclute a boot camp. Si fermò di fronte a una classe in possesso di un bomba a mano, come ha spiegato il meccanismo di tirare il perno per far esplodere l'arma. Dopo aver commentato il notevole peso della granata, ha pensato che sarebbe stato utile per ciascuna delle reclute per ottenere un "hands-on" sentimento per la sua massa effettiva. Come la granata è stata passata da privato a privato, un 18-anno-vecchio recluta nervosamente cadere la granata in quanto gli è stato consegnato. Con suo grande orrore, vide il perno di diventare sloggiato come la granata ha colpito la terra. Sapeva di avere solo pochi secondi per agire, ma lui rimase immobile, paralizzato dalla paura. La prossima cosa che sapeva, si trovò in viaggio attraverso la parte superiore della sua testa verso il soffitto come il terreno sotto di lui è cresciuto sempre più lontano. Passò senza sforzo attraverso il soffitto e si trovò di entrare in galleria con il suono del vento che fischia attraverso di essa. Mentre si avvicinava la fine di questo lungo tunnel, ha incontrato una luce che brillava con una brillantezza particolare, i simili di cui non aveva mai visto prima. Una figura fece un cenno dalla luce, e si sentiva un profondo senso di amore che emana dal la figura. sua vita balenò davanti ai suoi occhi in quella che sembrava una frazione di secondo. Nel bel mezzo di questa esperienza trascendente, improvvisamente si rese conto che la bomba non era esplosa. Si sentì subito "risucchiata" di nuovo nel suo corpo (Gabbard e Twemlow 42).
Gabbard e Twemlow concludono che "il pensiero si sta per morire è sufficiente per far scattare la NDE classica" (42). Dopo il confronto di esperienze che si sono verificati in condizioni non minacciose con quelli in cui i soggetti erano in realtà vicino alla morte, hanno anche concluso che senza elementi particolari sono stati "in esclusiva a situazioni di pre-morte", ma "diverse caratteristiche delle esperienze erano significativamente più probabile che si verifichi quando il individuo ritenuto che la morte era a portata di mano "[sottolineatura mia] (42). Che da sola aspettativa può innescare NDE in alcuni individui, quindi, è ben documentato.
Se Pam fosse veramente stato fuori del corpo e della percezione, sia lei uditive e sensazioni visive dovuto essere preciso, ma quando si trattava di dettagli che non avrebbero potuto essere indovinate o plausibilmente appreso dopo il fatto, solo la sua informazione uditiva era accurata. Inoltre, è significativo che, come la sua narrazione continua oltre i tre osservazioni visuali di cui sopra, il resto della sua segnalato percezioni fuori dal corpo sono esclusivamente uditivo. Infine, è interessante notare che Pam riporta incertezza circa l'identità della voce ha sentito quando suo OBE cominciò: "Credo che fosse una voce femminile e che era il dottor Murray, ma non sono sicuro" (Sabom, "Luce "42).
Questi fatti implicano fortemente consapevolezza anestesia, e tendono a contare contro l'idea che l'anima di Pam ha lasciato il suo corpo durante l'operazione. Se la sua anima aveva lasciato il suo corpo, il fatto che il suo account contiene out-of-body discrepanze non ha molto senso. Ma ha perfettamente senso se ha vissuto consapevolezza anestesia, in particolare quando si guarda a quali tipi di informazioni che ci ha fornito erano esatte e che non lo erano. Pam Reynolds non ha segnalato nulla che lei non avrebbe imparato a conoscere attraverso la percezione normale, e questo è esattamente ciò che ci si aspetterebbe se la percezione normale da solo era in funzione durante il suo OBE. Non c'è da stupirsi che la Fox conclude che "la giuria è ancora molto fuori su questo caso" (Fox 210)."


Spero che la traduzione si comprenda.
Un caro saluto Franco e grazie per tutto!

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14/11/2013 17:20
 
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Caro Daniele
Che vi siano gli scettici è più che normale, vi sono molti medici i quali erano all’inizio scettici ma dopo aver investigato hanno cambiato la loro opinione.
Vi sono dei punti fermi, come, una persona sotto anestesia non sogna mai, inoltre quando l’elettroencefalogramma segnala linea piatta vuol dire che non vie è attività elettrica, e quando l’elettrocardiogramma è piatto il cuore non funziona più.
Ma le esperienze che lasciano gli scettici da pensare sono quelle in modo particolare dei Cechi e dei Bambini.
Inoltre, il racconto di avvenimenti, di conversazione e fatti i quali sono avvenuti fuori dalla sala operatoria sono confermati poi dagli stessi interessati, come poteva una persona la quale in quel momento non aveva coscienza sapere certe cose se non per il fatto di esserci presente?
Inoltre dell’effetto “Autoscopico “ (il vedersi dall'alto) coinvolge solo la persona la quale si auto vede ma è impossibilitata di vedere oltre il suo corpo.

Avremo modo di inserire altri racconti con riscontri i quali mettono gli scettici in una certa difficoltà

Ciao e grazie della collaborazione
Franco

“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”

www.esserecattolici.it
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