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La testimonianza di Gloria Polo: dall'illusione alla verità

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2015 19:46
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18/12/2012 19:41
 
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parte VI
Satana e la sua strategia
Chi ha visto il film della Passione di Cristo, si ricorderà che mentre flagellano Gesù, si vede un demonio con un bambino piccolino, (anch’esso un demonio), che guarda Gesù e sorride. Ebbene, sappiate che oggi non è più un bebé, ma un genio malefico, enorme e perverso, che tiene schiava molta gente, con i piaceri della carne, con la magia, con teologie errate, come per esempio quelle che affermano che il demonio non esiste. Immaginate l’astuzia del demonio, che nega se stesso! Ci fa credere che non esiste, per poter agire indisturbato! Sì, guida l’istruzione degli uomini per farci credere di non esistere, e così portarci alla distruzione. Trova modo di confondere perfino coloro che credono in Dio; quando ci sono apparizioni vere, per esempio, fa credere che siano false. Confonde il popolo in mille e una maniera, approfittando del lato debole di ciascuno. Molti cattolici, credenti e praticanti, vanno a Messa e dal mago allo stesso tempo. Perché il maligno ci fa credere che non c’è niente di male, e che in Cielo ci andiamo lo stesso, perché la magia non la usiamo mica per fare del male a qualcuno! Il demonio guida, usa e dirige tutto ciò con una strategia molto ben preparata. Sappiate dunque che, quando ci rivolgiamo alla magia, non importa per fare cosa, la bestia c’imprime il suo sigillo. Quando andiamo da qualche mago, o cartomante, o indovino, o astrologo, o da chi evoca gli spiriti, in tutti questi luoghi il demonio ci pone il suo sigillo, il suo timbro.
Io mi trovai in uno di questi posti quando andai con un’amica, che mi portò da una maga per consultarla, per indovinare il mio futuro: lì fui marcata dalla bestia. Il maligno mi pose il suo sigillo. La cosa peggiore fu che, a partire da quel giorno, in cui attraverso quella signora ricevetti il timbro del male, cominciai ad avere disturbi: agitazione notturna, incubi, angosce, paure, e persino un profondo desiderio di suicidio! Non capivo il perché di questi desideri! Piangevo, mi sentivo infelice, e mai più mi sentii in pace. Pregavo, ma sentivo il Signore lontano da me: mai più avvertii quella vicinanza con Lui, che invece avevo quand'ero piccola. Pregare mi costava sempre di più, mi era ogni volta più difficile. Per forza! Avevo aperto le porte alla bestia, e il maligno era entrato con forza nella mia vita.

Le menzogne e la prima confessione mal fatta
Quand’ero ancora piccolina, imparai purtroppo che, per evitare i castighi di mia madre, piuttosto severi, le bugie erano perfette: così cominciai ad andare con “il padre della menzogna”, mi alleai con lui, e diventai tanto bugiarda che, nella misura in cui crescevano i miei peccati, aumentava anche la grandezza delle bugie… Sapevo, per esempio, che mia madre aveva un grande rispetto per il Signore. Per lei, il nome del Signore era sacro, era santissimo, perciò pensai d’avere l’arma perfetta! Le dicevo: “Mamma, per Cristo bello, giuro che non ho fatto questo!”. In questo modo riuscii finalmente ad evitare i castighi. Con le mie bugie, mettevo il Nome Santissimo di Cristo nella mia spazzatura, nelle mie cattiverie, nella mia immondizia, riempiendomi di tanto sudiciume e di tanti peccati… Imparai che le parole se le porta via il vento, e quando mia madre insisteva molto, dicevo: “Mamma, ascolta! Mi colpisca un fulmine se quello che dico è una bugia!”. Queste parole le usai molte volte… E vedete! Trascorse parecchio tempo, ma davvero finì per cadermi un fulmine addosso! E se ora sono qui, è solo per la Misericordia di Dio.
Un giorno, la mia amica Estela mi disse: “Ma guarda un po’, tu hai già 13 anni e ancora non hai perso la verginità?!”. Io la guardai spaventata! Come sarebbe…? Cosa vuol dire con quella frase?!
Mia madre mi parlava sempre sull’importanza della verginità, diceva che si trattava dell’anello del Matrimonio con il Signore. Ma la mia amica, con aria di superiorità, mi disse: “Mia madre, appena mi sono comparse le mestruazioni, mi ha portato dal ginecologo, e ora prendo la pillola!”. Io nemmeno sapevo cosa fosse, a quel tempo! Allora lei mi spiegò che si trattava di pillole contraccettive per non avere gravidanze, e aggiunse che già aveva dormito col cugino, con l’amico, con questo e con quello… Una lista enorme! Affermava che era una cosa bellissima! Le mie amiche mi dicevano: “Davvero non sai niente?”. Poiché rispondevo di no, mi promisero di portarmi in un posto dove tutte avevano imparato. Io rimasi preoccupata: sapevo dove mi avrebbero portato! Cominciò ad affacciarsi un mondo nuovo per me; nuovo e completamente sconosciuto.
Mi portarono in un cinema, piuttosto brutto, che stava in centro, a vedere un film pornografico. Immaginate voi lo spavento?! Una bambina di 13 anni, che al tempo non aveva nemmeno la televisione in casa! Figuratevi cosa fu vedere un tale film! Quasi morii di spavento! Mi sembrava d’essere all’inferno! Avrei voluto fuggire di corsa, da lì… Non lo feci, per vergogna delle mie amiche… Ma avrei tanto voluto uscire da lì, ero spaventatissima!
In quello stesso giorno andai a Messa con mia madre. Ero così spaventata, che volli confessarmi. Lei restò davanti al tabernacolo a pregare. Nel confessarmi, dissi i miei soliti peccati: che non avevo fatto i miei doveri a casa, a scuola, che ero stata disobbediente… Questi erano più o meno i miei peccati abituali. Mi confessavo sempre dallo stesso sacerdote, perciò conosceva più o meno già le mie mancanze; ma quel giorno, dissi anche che ero andata al cinema di nascosto da mia madre. Il sacerdote, sorpreso, quasi gridò: “Di nascosto da chi?! Dove sei andata?!”. Avvilita, guardai verso mia madre e vidi che era tranquilla, al suo posto… Per fortuna non si era accorta di niente! Figuratevi se avesse sentito…! Mi alzai dal confessionale, arrabbiata con il sacerdote, e naturalmente non dissi che genere di film avevo visto! Se solo per aver detto di essere andata al cinema di nascosto, il prete si scandalizzò tanto, figuriamoci se gli avessi detto quello che avevo visto, cosa mi avrebbe fatto…! ...Mi avrebbe picchiata?!
Fu allora che iniziò l’astuzia di satana! Infatti, da quella volta, cominciarono le mie confessioni mal fatte. Da lì in poi, selezionavo ciò che avrei detto in confessione: “Questo lo confesso, ma questo no; questo peccato lo dico al prete, quest’altro no!”…Cominciarono le mie confessioni sacrileghe! Andavo a ricevere il Signore sapendo di non aver confessato tutto! Lo ricevevo indegnamente! Il Signore mi mostrò come nella mia vita fu terribile il degrado della mia anima, come questo processo di morte spirituale fu grave… Al punto che, alla fine della vita, non credevo più al demonio, né a niente. Mi mostrò come, nell’infanzia, camminavo mano nella Mano con Dio; avevo con Lui una relazione profonda, e il peccato fece sì che io lasciassi, a poco a poco, la Sua mano. Ora il Signore mi diceva che, chi mangia e beve il Suo Corpo e il Suo Sangue, mangia e beve la sua condanna: io mangiai e bevvi la mia condanna! Vidi, nel Libro della Vita, come il demonio era disperato perché a 12 anni credevo ancora in Dio, ancora andavo all’adorazione Eucaristica con mia madre… Era terribilmente disperato, nel vedere ciò.
Quando cominciò la mia vita di peccato, il Signore mi fece sentire che stavo perdendo la pace del cuore. Iniziò una lotta con la mia coscienza, e cosa mi dicevano le mie amiche? Mi dicevano: “Che cosa?! Confessarsi?! Tu sei scema, sei fuori moda! E con chi, poi? Con questi preti, più peccatori di noi?!”. Nessuna di loro si confessava, io ero l’unica che ancora lo faceva. Cominciò una guerra tra quello che mi dicevano le amiche e quello che mi dicevano mia madre e la mia coscienza… Poco a poco, la bilancia cominciò a inclinarsi, e le mie amiche vinsero. Così decisi di non confessarmi più: non mi sarei più confessata da quei vecchi, che rimanevano scandalizzati solo per essere andata al cinema!
Vedete l’astuzia di satana! Mi allontanò dalla confessione a 13 anni. E’ un esperto, sapete? Mette idee sbagliate nella nostra mente! A 13 anni, Gloria Polo era già un cadavere vivente, nello spirito. Ma per me era importante, era motivo di orgoglio, appartenere a quel gruppetto di amiche, di bambine raffinate ed esperte… Quando abbiamo 13 anni pensiamo di sapere tutto, e che tutto quello che ha a che fare con Dio sia fuori moda, o sia idiozia. Quello che va di moda, invece, è sfruttare…
Non vi ho ancora raccontato che, quando si udì la Voce di Gesù, e i demoni uscirono da lì perché non sopportavano quella Voce, uno di loro restò. Aveva l’autorizzazione dal Signore per rimanere. Questo demonio, enorme, gridava con urla orribili: “E’ mia! E’ mia! E’ mia!”. Rimase solo lui, perché fu quello che condusse, manipolò, e con la sua strategia guidò, le mie debolezze affinché io peccassi! Fu lui che mi allontanò dalla confessione! Per questo, il Signore gli permise di rimanere accanto a me, ed ecco perché quell’orribile demonio gridava che io gli appartenevo, e mi accusava. Aveva il permesso di rimanere, perché io morii in peccato mortale! Dai 13 anni che non mi confessavo, fino allora, molte volte mi ero confessata male. Appartenevo dunque a quel demonio, e lui poteva rimanere durante il mio giudizio! Immaginate la mia vergogna, nel vedere con orrore i miei peccati così numerosi, e per di più con quella cosa orribile ad accusarmi e a dire che io ero sua! Era orribile!
Il demonio mi tirò via dalla confessione, così come mi tolse la cura e la pulizia dell’anima, perché ogni volta che peccavo, non era gratuito il peccato che commettevo.
Sul candore della mia anima, il maligno pose il suo marchio, un marchio di oscurità… E quest’anima bianca cominciò a riempirsi di tenebra. Mai ricevetti bene la Comunione: solo per la Prima Comunione feci una buona confessione. Da allora in poi, mai più: e ricevevo il mio Signore Gesù Cristo indegnamente. Quando andiamo a confessarci, dobbiamo sempre, sempre, chiedere allo Spirito Santo che c’illumini e mandi la Sua santa Luce sulle tenebre della nostra mente: perché una cosa che fa il maligno, è oscurare la nostra mente, affinché pensiamo che nulla è peccato, che tutto è bene, che non c’è bisogno di andare dal sacerdote a confessarsi, -oltretutto, loro sono più peccatori di noi-, che la confessione è fuori moda. Chiaro, era più comodo per me non confessarmi.

Aborto dell'amica
A 13 anni, la mia amica Estela rimase incinta. Quando me lo disse, le chiesi: “Ma tu non prendevi la pillola?”. “Sì -mi rispose- ma non ha funzionato!”. “ E adesso...? Come farai? Chi è il padre?”. Mi disse che non lo sapeva. Non sapeva se fosse successo in quella festa, o in quella passeggiata, o con il fidanzato!
Nel mese di giugno andò in ferie con la madre. Era già al 5° mese di gravidanza. Quando ritornò, rimasi sorpresa: non aveva un minimo di pancia, e sembrava un cadavere! Era pallidissima, e di quella bambina estroversa che si divertiva con tutto, non era rimasto niente. Ormai non era più la stessa.
Sapete, a nessuna di noi piaceva andare a Messa. Ma, essendo la nostra scuola tenuta da religiose, dovevamo andarci con loro. C’era un sacerdote anziano, che si tratteneva molto nella celebrazione, e a noi queste Messe sembravano eterne, non finivano più. Per tutta la durata della Messa, rimanevamo a giocare, a ridere, senza prestare la minima attenzione alla celebrazione… Ma un giorno arrivò un nuovo sacerdote, molto giovane e di bell’aspetto. I nostri commenti furono che un giovane così attraente era sprecato a fare il sacerdote… Ci mettemmo d’accordo per vedere chi di noi l’avrebbe conquistato! Immaginatevi un po’!
Le suore erano le prime a fare la Comunione, e subito dopo c’eravamo noi, tutte senza esserci confessate! Ci andammo come scommessa, per vedere chi avrebbe conquistato il prete! Dovevamo sbottonarci la camicia davanti a lui, al momento in cui ci avrebbe dato la Comunione, e quella che fosse riuscita a fargli tremare la mano, sarebbe stata colei che aveva il miglior seno. Era quello il segno per capire che aveva attirato l’attenzione del sacerdote.
…Le cose diaboliche che ci faceva fare il maligno! …E noi a credere che fossero scherzi! A che punto eravamo…!
Ebbene, quando la mia amica Estela ritornò da quelle ferie, non era più la scherzosa, giocherellona e allegra di sempre. Adesso aveva lo sguardo spento, triste, molto triste. Non voleva raccontarmi nulla; ma un giorno che mi trovavo a casa sua, mi disse, abbassandosi la gonna: “Quando mia madre seppe che ero incinta, s’infuriò tanto, ma così tanto, che mi afferrò immediatamente per mano, mi mise in macchina, e mi portò dal ginecologo. Arrivate là, disse al medico: …E’ incinta! Mi faccia il favore, mi chieda pure il prezzo che vuole, ma ho bisogno che la operi subito e mi risolva questo problema!”. La mia amica aprì l’armadio di camera sua, e vidi un fiasco di vetro, col tappo rosso, pieno di liquido… Lì dentro c’era un bambino completamente formato! Non lo dimenticherò mai! Sopra il tappo del fiasco, la scatola delle pillole anticoncezionali! Immaginatevi…
Vedete come il peccato acceca una persona malata, e una madre inferma spiritualmente, al punto da portare la figlia ad abortire, e per di più a mettere il feto in un fiasco perché mai più si dimentichi di prendere la pillola… E lasciarlo nell’armadio, così che, appena apre l’anta, veda subito quel macabro contenitore, e sopra il tappo, la scatola con le pillole! Semplicemente macabro e assurdo! E’ciò che fa il demonio, quando gli apriamo le porte con il peccato, e non ci laviamo nella confessione! Quando chiesi alla mia amica se non ne aveva sofferto, e se non fosse triste, lei mi rispose ironicamente: “E perché dovrei essere triste? Anzi, meno male che mi hanno liberato da questo problema!”.
Ma era una bugia, perché mai più tornò la stessa! Poco tempo dopo, entrò in depressione! Una depressione terribile! ...Poi cominciò a fare uso di LSD, e naturalmente, essendo io la sua migliore amica, me ne offrì, ma mi spaventai. Da una parte, mi sarebbe piaciuto provare, perché lei diceva che la droga ti fa sentire molto bene, che ti sembra di volare, di stare sulle nuvole, e tante altre meraviglie che m’invogliavano a provare… Ma non potevo! Rimasi spaventata e le dissi di no, perché certamente mi sarebbe rimasto addosso l’odore della droga; così mia madre, che aveva un odorato finissimo, mi avrebbe scoperto…e mi avrebbe ammazzata!
Fatto sta che non ci provai! Il Signore mi mostrava, ora, che non fu per paura di mia madre che non feci la prova, ma per la Grazia di Dio, perché avevo una madre che pregava, e la sua preghiera col Rosario mi sosteneva, e m’impediva di scendere tanto in basso.
Ma le mie amiche non gradirono, si misero a discutere con me, strillarono, e rimasero disgustate per il mio rifiuto… Però io non potevo, non potevo! Questa fu una delle tante grazie che ricevetti per merito di una madre piena di Dio, che pregava per me, che viveva unita al Signore.

Perdita della Verginità. Cos'è l'aborto
Passarono i 13 anni, i 14, 15, e arrivai ai 16. Purtroppo, a quest’età conosco il mio primo fidanzato e mi metto con lui! Cominciò la pressione delle mie amiche. Ero considerata la pecora nera, per il fatto di essere ancora vergine. Adesso che avevo il fidanzato, iniziava la pressione psicologica! Avevo loro promesso che, quando avessi avuto il ragazzo, allora sì, avrei avuto rapporti; ma prima, no! ...Adesso, non avevo più scuse! Dissi alla mia amica Estela: “Ma… E se rimanessi incinta come te?”. Mi rispose che no, non andassi a raccontarle questo, perché ormai c’erano altri metodi, come per esempio i preservativi. All’epoca sua esisteva solo la pillola, ma adesso non avrei avuto problemi. Mi disse che mi avrebbe dato 5 pillole da prendere tutte lo stesso giorno, e di usare il preservativo… E non mi sarebbe successo niente.
Io mi sentivo male al pensiero di dover mantenere questa promessa, ma non volevo fare brutta figura con loro.
Quando avvenne… Mi resi conto che mia madre aveva ragione, quando diceva che una bambina che perde la verginità si spegne. Io sentii proprio questo, che qualcosa si spegneva in me… Come se avessi perso qualcosa, che non potevo più recuperare.
Questa fu la sensazione che mi rimase, insieme ad un’enorme tristezza. Non so perché dicano che il sesso è bello! Non so perché i giovani dicano di provarne piacere! Io penso che non sia così buono! Nel mio Paese, la Colombia, si vede alla TV tanta pubblicità che parla del sesso sicuro, con il preservativo, e ne incoraggia l’uso. C’è tanto sfruttamento della sessualità… Sento tanta tristezza nel vedere questo! Se sapessero! Se sapessero…
Nel mio caso, vi assicuro che mi sentii molto triste, e avevo una paura tremenda di tornare a casa, e che mia madre si accorgesse di ciò ch’era successo! Mai più la potei guardare negli occhi, con il timore che lei vedesse, nei miei, quello che avevo fatto! Sentivo rabbia e ribellione, nei miei confronti e verso le mie amiche, per essere stata debole, per aver fatto qualcosa che non desideravo, e che feci solo per far loro piacere…
Dovete poi sapere che, nonostante i consigli della mia amica, e malgrado tutte le precauzioni, nel mio primo rapporto rimasi incinta!
Provate a immaginare lo spavento di una ragazzina di 16 anni incinta! (Piange). Cominciai a notare molti cambiamenti nel mio corpo… Pur in mezzo alla paura, iniziai tuttavia a sentire tenerezza per questa creatura che portavo in grembo!
Parlai col mio fidanzato e gli raccontai la cosa. Si meravigliò. Io speravo mi dicesse che ci saremmo sposati! Avevo 16 anni e lui 17. Ma mi disse che non potevamo stravolgere la nostra vita, e che dovevo abortire! Preoccupatissima, triste, molto triste, andai dalla mia amica Estela, che mi disse: “Non ti preoccupare! Non è niente! Ricordati che io ci sono già passata varie volte! Rimasi un po’ triste la prima volta, la seconda è stata già più facile, e la terza ormai non si sente più niente!”. “Ma t’immagini quando arrivo a casa, e mia madre mi vede una ferita del genere? Mi ammazza!”. “Non preoccuparti, adesso non fanno ferite così grandi. Il taglio che vedesti a me era enorme perché anche il bambino era già molto grande, ma nel tuo caso è ancora piccolino, sta’ tranquilla! Non ti succederà niente, tua madre neanche se ne accorgerà!”.
Oh, fratelli, che tristezza! Che dolore grande! Come il demonio ci fa vedere le cose! ...Come se non fosse nulla, come se fosse qualcosa senza importanza! ...Come se un aborto provocato fosse la cosa più naturale del mondo! Anzi, è da stupidi sentirsi male! Che il sesso è per essere consumato, senza rimorsi, senza colpa! Ma sapete perché il maligno fa questo? Perché porta le persone a questo? Perché, fra le altre ragioni, ha bisogno di sacrifici umani! Infatti, ad ogni aborto provocato, satana acquista sempre più potere.
Nessuno può immaginare lo sgomento, la paura e il senso di colpa quando arrivai in quell’ospedale, (ben lontano da casa mia), per abortire! Il medico mi fece l’anestesia. Ma quando mi risvegliai, non ero più la stessa! Ammazzarono quella creatura, e io morii con lei! (Piange).
Sapete, il Signore mi mostrò nel Libro della Vita quello che non vediamo con gli occhi del corpo, e che avvenne quando il medico mi praticò l’aborto. Vidi il medico che, con delle specie di tenaglie, afferra il bambino e lo fa a pezzi. Questo bambino grida, con tanta, tanta forza! Sebbene non sia trascorso neanche un minuto dalla fecondazione, è già un’anima adulta. Possiamo usare la pillola del giorno dopo, o qualunque altro mezzo, ma si tratta sempre di uccidere un bambino con un’anima adulta, completamente formata: perché essa non cresce come il corpo, ma è creata da Dio nel medesimo istante in cui l’ovulo e lo spermatozoo s’incontrano, in quel preciso momento! Vidi infatti, nel Libro della Vita, come la nostra anima, appena le due cellule si sono toccate, forma una scintilla di luce bellissima, e questa luce sembra essere un sole, che proviene dal Sole di Dio Padre. In un istante, l’anima creata da Dio è adulta, matura, a immagine e somiglianza di Lui! Quel bebé è immerso nello spirito Santo, che esce dal Cuore di Dio!
Il grembo d’una madre, subito dopo la fecondazione, s’illumina improvvisamente dello splendore di quest’anima, e della sua comunione con Dio. Quando Gli strappano questo bebé, questa vita… Vidi come il Signore sussulta, quando Gli strappano dalle mani quest’anima. Quando lo uccidono, il bimbo grida tanto, che tutto il Cielo trema! Nel mio caso, quando uccisi il mio bambino, lo sentii gridare tanto, ma tanto forte! Vidi anche Gesù sulla Croce che gridava e soffriva per quest’anima, e per tutte le anime che vengono abortite! Il signore grida sulla Croce, con tanto dolore, tanto dolore…!!! Se voi aveste visto, nessuno avrebbe il coraggio…di provocare un aborto… (Piange)
Ora vi chiedo: quanti aborti si fanno nel mondo? Quanti in un giorno? In un mese? ...Capite le dimensioni del nostro peccato? Il dolore, la sofferenza, che procuriamo al nostro Dio? ...E quanto Egli è misericordioso, quanto ci ama, nonostante la mostruosità dei nostri peccati? Capite la sofferenza che procuriamo a noi stessi, e come il male s’impossessa della nostra vita?

L'aborto è il peccato più grave e il più terribile di tutti
Ogni volta che il sangue di un bimbo viene sparso, è un olocausto a satana, che acquista così ancora più potere. E quest’anima grida. Vi ripeto, si tratta di un’anima matura e adulta, benché non abbia ancora occhi, né carne, né un corpo formato… E’ già completamente adulta. E questo suo grido tanto grande, mentre l’uccidono, sconvolge tutto il Cielo. Al contrario, è un grido di giubilo e di trionfo nell’inferno. L’unico paragone che mi viene in mente è la finale di un mondiale di calcio: immaginate tutta quella euforia, ma in uno stadio enorme, immenso fino a perderne di vista i confini, pieno di demoni che gridano come pazzi il loro trionfo.
Essi, i demoni, mi gettavano addosso il sangue di quei bambini che abortii o che contribuii ad uccidere, e la mia anima diventò nera, completamente nera.
Dopo gli aborti, pensavo ormai di non avere più peccati... La cosa più triste fu, invece, vedere che Gesù mi mostrava come, anche nella mia pianificazione familiare, avevo ucciso… Sapete perché? Usavo la spirale come anticoncezionale. Dai 16 anni, fino al giorno in cui il fulmine mi colpì! La toglievo solo quando volevo rimanere incinta, (una volta sposata), per poi rimetterla subito dopo.
Voglio dire a tutte le donne che usano questi dispositivi intra-uterini: sì, provocano aborti! So che a molte donne succede, -perché è successo anche a me-, di vedere spesso dei grumi di sangue piuttosto grossi durante il periodo mestruale, e di sentire dolori più forti del normale. Andiamo dal medico, che non dà molta importanza al fatto: ci prescrive un analgesico, un’iniezione se i dolori sono troppo forti, dicendoci di non preoccuparci, che è normale, perché si tratta di un corpo estraneo, ma non c’è alcun problema. Sapete cos’è, invece? Un micro-aborto!!! Sì! Micro-aborto! I dispositivi intra-uterini provocano micro-aborti, perché appena l’ovulo e lo spermatozoo si uniscono, come vi ho già detto, fin da quel momento si forma un’anima, che non ha bisogno di crescere, essendo già adulta: questi dispositivi, non lasciano impiantare nell’utero l’ovulo fecondato, che quindi muore. Quell’anima viene espulsa! Per questo si tratta di micro-aborti. Un micro-aborto è un’anima adulta, completamente formata, cui non è stato permesso vivere. Fu dolorosissimo vedere quanti bebé erano stati fecondati, ma poi espulsi. Questi piccoli soli, provenienti dal Sole di Dio Padre, queste scintille divine, non si potevano aggrappare all’utero per via della spirale. Come gridavano, mentre si staccavano dalle mani di Dio Padre perché non potevano impiantarsi!!! Era uno spettacolo agghiacciante…! E il peggio è che non potevo dire di non sapere!
Quando andavo a Messa, non prestavo attenzione a ciò che diceva il sacerdote. Nemmeno ascoltavo, e se mi avessero chiesto quale brano del Vangelo era stato letto, non avrei saputo rispondere. Dovete infatti sapere che i demoni sono presenti perfino nella Messa, per distrarci, per farci addormentare, per impedirci di ascoltare. Bene, in una di queste Messe nelle quali ero completamente distratta, il mio Angelo Custode mi diede uno scossone e mi stappò le orecchie, affinché ascoltassi ciò che il sacerdote diceva in quel momento: lo udii parlare proprio dei dispositivi intra-uterini! Diceva che provocavano l’aborto, e che tutte le donne che ne facevano uso per il controllo delle nascite, in pratica abortivano; che la Chiesa difende la vita, e che chiunque non difende la vita non può ricevere la Comunione! Quindi, tutte le donne che usano questo metodo, non possono fare la Comunione!
Come udii quelle parole, m’infuriai con il sacerdote! Ma cosa si mettevano in testa questi preti? Con che diritto?! Per questo la Chiesa non va avanti! E’ per questo e per quello che le chiese sono vuote! Chiaro, perché non sta con la scienza! Ma chi credono di essere, questi preti? Ci pensano loro a dare da mangiare a tutti i figli che avremmo?... Uscii di chiesa furiosa!
Il bello è che, mentre venivo giudicata davanti a Dio, non potevo dire di non sapere! Infatti, nonostante le parole del sacerdote, non ci feci caso, e continuai ad usare la spirale!
Quanti bambini avrò ucciso? ...Ecco il motivo per cui vivevo così depressa! Perché il mio grembo, anziché essere fonte di vita, si era trasformato in un cimitero, in un “mattatoio” di bambini! Pensate: una madre, cui Dio ha concesso il dono immenso di dare la vita, di prendersi cura del proprio bebé, di proteggerlo da tutto e da tutti, proprio quella madre, con tutti questi doni, uccide il suo figliolino…!
Il demonio, con la sua strategia malefica, ha portato l’umanità ad uccidere i propri figli. Adesso comprendo per quale ragione vivevo in continua amarezza, depressa, sempre di malumore, maleducata, con brutti modi di fare, con una cattiva faccia, frustrata con tutto e con tutti. Per forza! Mi ero trasformata, senza saperlo, in una macchina per ammazzare bambini, e per questo sprofondavo sempre più nell’abisso. L’aborto è il peggiore di tutti i peccati (quello provocato, non quando è spontaneo), perché uccidere i figli ancora nel grembo della madre, uccidere una creaturina innocente e indifesa, è dare il potere a satana. Il demonio comanda dal fondo dell’abisso, perché stiamo spargendo sangue innocente! Un bambino è come un agnello innocente e senza macchia… E Chi è l’Agnello senza macchia? E’ Gesù! In quel momento, il bambino è ad immagine e somiglianza di Gesù! Il fatto che sia la madre stessa ad uccidere il proprio figlio, determina un profondo legame con le tenebre, permettendo che escano più demoni dall’inferno per distruggere e strangolare l’umanità. E’ come se si aprissero dei sigilli… Sigilli che Dio ha messo per impedire al male di uscire, ma che, ad ogni aborto, si aprono… Allora escono delle larve orribili, che sono più e più demoni… Escono per inseguire e perseguitare l’umanità, e poi farci schiavi della carne, del peccato, di tutte le cose cattive che vediamo, e che vedremo sempre più. E’ come se dessimo la chiave dell’inferno ai demoni, per farli uscire. Così escono sempre più demoni, della prostituzione, delle aberrazioni sessuali, del satanismo, dell’ateismo, del suicidio, dell’indifferenza… Di tutti i mali che vediamo attorno a noi. E il mondo va peggiorando ogni giorno… Pensate a quanti bambini sono uccisi ogni giorno: è tutto un trionfo del maligno! Sappiate che a prezzo di questo sangue innocente, cresce sempre più il numero di demoni fuori dell’inferno, che circolano liberi in mezzo a noi! Ripariamo! ...Noi pecchiamo anche senza saperlo! E la nostra vita si trasforma in un inferno, con problemi d’ogni tipo, con malattie, con tanti mali che ci affliggono: tutto questo non è che pura e semplice azione del demonio nella nostra vita. Ma siamo noi, e noi solo, che apriamo la porta al male, con il nostro peccato, e gli permettiamo di circolare liberamente nella nostra vita. Non è solo con l’aborto che pecchiamo! ...Ma è tra i peccati più gravi. E poi abbiamo la faccia tosta d’incolpare Dio per tanta miseria, tante disgrazie, tante malattie e tanta sofferenza!
…Ma Dio, nella Sua infinita Bontà, ci dà ancora il sacramento della Riconciliazione, e abbiamo l’opportunità di pentirci e di lavare il nostro peccato nella confessione, rompendo così i lacci che ci legano a satana, e la sua influenza nella nostra vita. In questo modo possiamo lavare la nostra anima. …Ma nel mio caso, non lo feci!

I cattivi consigli
Quante volte uccidiamo, anche spiritualmente?! Quanti di noi si preoccupano perché i propri figli abbiano di che vestirsi, si nutrano adeguatamente, possano studiare…? E se si ammalano, corriamo subito dal medico… Ma quanti di noi, spesso, uccidiamo i nostri figli? Tanti sono tristi, o pieni di rabbia, amareggiati, perché non hanno vicino il padre o la madre, non hanno l’amore dei genitori. Immaginatevi una donna che si presenta in chiesa, per esempio, e dice: “Ti ringrazio, mio Dio, per questi figli così bravi che m’hai dato; sono tanto buoni, ma tanto buoni, che da quando il padre mi lasciò, lo odiano, e amano solo me!”. Sapete cos’ha fatto questa madre? Ha ucciso i suoi figli spiritualmente. Perché odiare è uccidere! Quante volte avveleniamo i nostri figli?! Voi non immaginate quanto addolora Dio il nostro indisporre, avvelenare i figli contro il padre o la madre! Dio non lo permette!
Gesù mi mostrò che ero un’assassina spaventosa, perché non solo peccai quando abortii, ma finanziai anche molti aborti. Ecco il potere che mi diede il denaro! Mi feci complice! Dicevo, infatti: la donna ha il diritto di rimanere incinta o no! ...Guardai il Libro della mia vita… E quanto mi addolorò vedere quello che feci anni dopo, quando ormai ero adulta! Quando abbiamo il veleno dentro di noi, non possiamo dare agli altri nulla di buono, e tutti coloro che si avvicinano a noi vengono rovinati. Alcune ragazzine, tre mie cugine e la fidanzata di un mio cugino, frequentavano molto la mia casa. Essendo quella che aveva i soldi, le invitavo, e parlavo loro di moda, di “glamour”, di come esibire il loro corpo per essere attraenti, e prodigavo consigli. Vedete come le prostituivo! Prostituivo dei piccoli! Questo fu un altro peccato orribile, dopo l’aborto. Le prostituivo, perché davo loro questi consigli: “Non siate sciocche, ragazze, non date retta alle vostre madri, che vi parlano di castità e di verginità: è roba passata di moda. Parlano della Bibbia, che è vecchia di 2000 anni… E poi, questi preti, che non vogliono aggiornarsi, vi parlano di quello che dice il Papa, ma il Papa è anche lui fuori moda”. Figuratevi il veleno che trasmisi a quelle ragazzine. Dicevo loro che potevano disporre del proprio corpo, soltanto dovevano fare attenzione per non avere gravidanze… E insegnai con quale metodo.
La fidanzata di mio cugino, che aveva 14 anni, arrivò un giorno al mio ambulatorio, piangendo molto. Mi disse: “Gloria, sono una bambina, sono una bambina, e sono incinta!”. Io quasi le gridai: “Stupida, non ti ho insegnato come fare?!”. E lei rispose: “Sì, sì, ma non ha funzionato!”.
Sapete cosa Dio voleva da me, in quel momento? Che io appoggiassi quella ragazza perché non cadesse nell’abisso, non abortisse. L’aborto è una corrente che trascina, che fa soffrire, perché sempre sentirai il vuoto, il dolore, di essere stata l’assassina di tuo figlio. Il peggio, per questa ragazza, fu che, invece di parlarle di Gesù e aiutarla, confortandola e appoggiandola, le diedi il denaro per abortire! Certo, in un posto sicuro, per non essere compromessa fisicamente… Ma lo restò spiritualmente, e per tutta la vita.
Come questo, finanziai tanti altri aborti. Ma avevo ancora il coraggio di dire che non ammazzavo, che ero buona, che ero cattolica, che non era giusto, che non potevo stare in quel luogo orribile…!
In più, le persone che mi erano antipatiche, le odiavo e le detestavo, e parlavo male di loro. Ero falsa, ipocrita, e anche assassina: perché non è solo con le armi che si uccide una persona. Odiare, calunniare, invidiare, deridere, fare del male, anche questo è uccidere!

Segue

“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”

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