-Quarta parte-

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00mercoledì 17 novembre 2004 18:33
Jonas Accacie a Londra era odiato poiché pensava sempre e unicamente con la sua testa (come Jonakaitis, Tulem e Les Frere!) per questo fu sempre etichettato come un sanguinoso e senza scrupoli rivoluzionario, le sue idee erano sempre state il suo punto forte per tutta la durata della sua vita, senza quelle non avrebbe mai e poi mai vissuto bene nella società che gli aveva dato i natali, sarebbe stato come una giraffa dal collo corto e la cosa non poteva assolutamente tollerarla… lui era lui anche grazie alla sua più totale e anticonformista mente allevata dalla più rigida nobiltà londinese Accacie si ribellò appena poté pensare per se stesso e non con la testa degli altri, a solo sedici anni uscì per sempre dalla casa dei suoi genitori per seguire la sua personalissima e intellettuale strada… e fu nel suo cammino che incontrò Les Frere e la sua vita cambiò radicalmente, fondarono insieme l’organizzazione e furono loro due a decidere in principio di andarsene da Londra.
Fridrick Jonakaitis fu l’ultimo ad entrare nell’organizzazione ma fu lui a portare come una tempesta estiva la politica al suo interno, se prima l’organizzazione era basata su un concetto intellettualmente estremista, dopo l’arrivo di Fridrick l’organizzazione intera non poteva non rendersi conto che la politica in un modo o in un altro faceva pienamente parte dell’essere intellettuale, nonostante le sue insistenti proposte non ottenne mai il potere politico a Smirnie o meglio non ottenne mai ciò che intendeva per potere politico a Smirnie!
Luis Tulem oltre ad essere il più misterioso componente dell’organizzazione era in ottimi rapporti sia con Accacie sia con Les Frere, l’unico che non riusciva a sopportare completamente era proprio Jonakaitis, il suo continuo carlare di politica e di una società perfetta basata sul marxismo puro era di una pesantezza abissale d’ascoltare e per la maggior parte delle innumerevoli discussioni Luis non prestava la minima attenzione alle strampalate teorie politiche di Jonakaitis, tanto ripeteva perennemente le stesse identiche cose da anni e ormai Luis sapeva a memoria tutto ciò che diceva e la cosa lo portava irrimediabilmente alla più totale e cupa noia: fu Luis a decidere la conformità topomastica di Smirnie, le vie posizionate in modo da formare una stella di Davide che doveva servire come protezione contro il male fu una sua brillante idea… poi finita la costruzione della città Luis sparì dalla faccia della terra, giorni dopo la sua scomparsa Accacie si suicidò e Jonakaitis sparì per un certo periodo per poi riapparire freddo cadavere sulla spiaggia adiacente a Smirnie!
Fu James Les Frere a fondare fisicamente l’organizzazione, possedeva beni quasi illimitati e fu proprio per questa ragione che decise di cambiare completamente vita e di trasferirsi e fondare Smirnie, veniva considerato la cornucopia finanziaria dell’organizzazione… fu il primo sindaco (a furor dell’esigua popolazione) di Smirnie!
Isac stava guardando il soffitto della sua camera e aveva il cervello ripieno di “geniali” idee per portare alla popolazione di Smirnie la lieta novella di Tulem!
Un’altra stella, g Zubeneelakrob (di magnitudine 3,9), che si trova sull’altro piatto della bilancia, ricorda col suo nome, più generico dei precedenti, che in arabo significa “chela dello Scorpione”, la sua antica appartenenza a quella costellazione.
Fu il calendario giuliano, nel quarantasei avanti cristo, a restaurare l’immagine della Bilancia. L’aveva voluto Giulio Cesare, che si faceva ritrarre in alcune monete con una bilancia in mano quale dispensatore di giustizia. Si era avvalso della consulenza di astronomi egizi non a caso perché sia il nuovo calendario solare romano sia l’immagine della Bilancia erano già stati elaborati fin dal terzo secolo avanti cristo in Alessandria, come testimonia il Decreto di Canopus, scoperto nel milleottocentottantasei a Sanor Tanis.
Quando si trasformarono le Chele nei due piatti della Bilancia fu quasi naturale immaginare che li tenesse sollevati in alto la vicina Vergine, identificata con Dike o Astrea, la dea della giustizia. Per tutti questi motivi la bilancia divenne simbolo dell’equità universale e dello spirito di giustizia.
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-UNILATERALE ED SENTENZIALMENTE FINALE-
Alighiero si diplomò in ragioneria nella sua città natale per poi successivamente laurearsi in Musicologia (volle cambiare completamente il futuro imposto dal diploma!), quando se né andò dalla sua terra per Smirnie era un ragioniere professionista e ben pagato… la laurea ormai era un quadro appeso affianco al diploma, nulla di più nulla di meno… volle cambiare completamente vita, decise d’esercitare per poco tempo la sua professione, giusto per guadagnare abbastanza per poter mollare tutto e fare finalmente ciò che avrebbe sempre voluto fare… poi apparve colei che diventerà sua moglie!
La libreria era vuota come sempre e Alighiero gironzolava distrattamente tra gli scaffali senza badare molto a ciò che lo circondava… uno scontro frontale, uno scambio di sguardi, un aiuto a rialzarsi e Alighiero se né innamorò perdutamente, dopo poco più di tre mesi di corteggiamenti poco più che accenati Alighiero si decise a chiedere alla ragazza d’istaurare un rapporto affettivo con lui… tutto filò liscio come l’olio e dopo appena tre anni dal loro scontro la famiglia d’Alighiero crebbe fino a comprendere quattro persone (lui, lei e due figli!).
Il maremoto che distrusse tutte le sue certezze fece di lui una persona di spicco, prima Smirnie non pensava minimamente d’avere una casa editrice… ma dopo il maremoto Alighiero decise che era finalmente arrivato il momento di realizzare i suoi sogni, nel primo periodo d’attività fu il tipico periodo di magra ma superati i primi difficoltosi scogli la sua casa editrice ingranò la quinta e in pochi anni dalla sua fondazione diventò una delle più grandi case editrici al mondo, il sogno d’Alighiero si realizzò meglio di quanto sperasse.
La soluzione era semplice, si sentì stupido a non averci pensato prima, era lì a portata di mano ma non l’aveva mai colta… adesso Isac sapeva come far arrivare a tutti i cittadini (o per lo meno alla maggior parte di essi!) di Smirnie la lieta novella, ci voleva una dimostrazione che doveva per forza di cose rimanere ben impressa nella mente della popolazione… prima d’arrivare alla soluzione prese addirittura in considerazione il suicidio rituale ma se moriva lui senza avere una persona fidata che successivamente avrebbe continuato la sua missione… ma sottomano non aveva nessuno di cui si fidava ciecamente e degno di questo compito e fu allora che decise di auto infliggersi ferite per far si che il suo messaggio arrivasse a più gente possibile… la decisione era presa, il giorno seguente si sarebbe recato nella piazza del comune armato di un coltello, si sarebbe completamente spogliato e avrebbe incominciato a ferirsi selvaggiamente fino a quando non si sarebbe riunita attorno al suo corpo grondante sangue una folla attenta ad ascoltarlo e in quel momento e solo in quel momento avrebbe smesso di ferirsi e avrebbe annunciato a tutti la lieta novella, avrebbe detto a tutti che Smirnie era la nuova capitale d’Atlantide, avrebbe detto a tutti che Luis Tulem in realtà era l’ultimo (e più divinamente potente) re d’Atlantide e inoltre avrebbe detto a tutti che lui in realtà era niente di meno che la reincarnazione metafisica di Tulem e quindi lui era di diritto divino un atlantideo e di conseguenza il nuovo re d’Atlantide!
Il geroglifico della Bilancia, segno d’aria, si compone di due linee orizzontali, di cui la superiore è sormontata da un semicerchio. Le due linee rappresentano l’energia positiva e l’energia ricettiva in un giusto rapporto armonico, dove tuttavia la prima prevale sulla seconda. È l’armonia dunque a informare questo segno. Esiodo narra che Armonia nacque da Afrodite e Ares: Non casualmente sullo zodiaco di Schifonaia, a Ferrara, il segno della Bilancia è rappresentato allegoricamente nella fascia superiore da Venere e Marte che s’abbracciano sul talamo, avvolti nel lenzuolo, mentre un gruppo di amorini sfila su un sovrastante costone di montagna. “Negli emblemi del Seicento sarà comune il tema dell’Amorino alchimista che distilla alimentando il forno mentre una coppia si stringe in un alcova distillandosi nel fuoco passionale” commenta Elémire Zolla. “La morale è che il fuoco attizzato nella psiche si può adoperare alchemicamente”.
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-DOLORE MENTALE DOLORE METAFISICO!-
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