Area 51 ? Esperienza astrale vissuta la notte del 31 Dicembre 1998.

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H'ERMES
00mercoledì 12 ottobre 2005 10:30
Area 51 ?
Esperienza astrale vissuta la notte del 31 Dicembre 1998.

Questa vigilia di capodanno assieme alla mia famiglia,
eravamo destinati a trascorrerla da soli a casa, come una serata qualsiasi.
Diversamente dagli anni precedenti questo fine anno non eravamo stati invitati da nessuno,
sia da parte di parenti amici che conoscenti,
ed in garanzia del loro sempre invito,
io non avevo organizzato il mio cenone famigliare di fine anno.
In casa i miei figli mi rimproveravano del fatto di essere sempre stato,
l’unico disponibile per tutti, a qualsiasi ora e costi diversificati.
Oggi dimostravano (tutti) con il loro mancato invito al cenone,
che noi per loro non abbiamo mai contiamo niente,
essendo loro stati degli evidenti irriconoscenti,
ingrati ed approfittatori di bontà e sempre gratuita disponibilità.
Cosi mi rinfacciavano con estrema amarezza e durezza.
I ragazzi spensero la TV. prima del solito,
perché vedendo le immagini di sfrenati divertimenti,
con attese di fine anno abbondanti, ricche, brillanti e felici,
li rendeva di pessimo umore.
Cosi coricati nei nostri letti nel semi buio della stanza,
continuarono a rinfacciarmi nello specifico tutti i nominativi dei miei beneficiati:
tutti contro la mia ingenuità e disponibilità di sempre,
nonostante i nostri diversi problemi quotidiani.

Ero triste non per me,
per loro che si aspettavano un invito che non era arrivato.
Eppure sapevo che dentro i loro cuori,
speravano ed attendevano ancora l’arrivo di un invito telefonico dell’ultima ora.
Ancora prima di aspettare lo scoccare della fatidica mezzanotte di Capodanno,
spegnendo tutte le luci ci siamo coricati definitivamente per la notte,
mentre mia moglie era assente perché faceva il servizio notturno presso il locale ospedale.
Nel buio e silenzio della notte ripensavo alla mia adolescenza,
dove il Natale Capodanno compreso la Pasqua e compleanni,
erano state sempre ricorrenze maledette ed amare,
proprio per il mio continuo essere sempre solo.
Oggi questa sofferenza era conosciuta anche se molto diversamente,
dai miei figli che non riuscivano a vedere o poco gli importava,
della nostra unione ed accordo famigliare;
nonostante ricordavo loro che questa è la cosa più importante per una vera famiglia,
perché le feste passano mentre la famiglia resta.
Certamente se avrei avuto dei soldi in più disponibili,
avremmo potuto partecipare a qualche cenone organizzato a pagamento.
Purtroppo la vita è anche fatta di desideri non sempre immediatamente realizzabili:
eppoi “ per ogni impedimento c’è sempre un giovamento “
cosi dicono da queste parti.

Nel continuo sofferto pesante e grave silenzio della notte,
sapevo che i loro pensieri viaggiavano nella delusione di questo maledetto Capodanno,
mentre nella mia mente visualizzavano il mio segreto,
di essere stato importante e risolutivo per molti,
oggi però incapace di soddisfare un normale desiderio dei miei figli.
Come in un grande concerto inizialmente silenzioso,
piano piano prendeva forma anima e potenza dentro il mio corpo e mente,
la grandezza della delusione con la rabbia che sovvertiva il valore del mio gratuito altruismo,
da me sempre praticato per tutti, indistintamente.
Avevo accettato per me queste privazioni sofferenze e delusioni,
ma non era giusto che a viverle fossero anche i miei figli,
non era questo che desideravo per loro.
Segretamente mi domandavo quale era il disegno divino,
che si celava dietro questa ingiusta e gratuita loro sofferenza.
Ero certo che esisteva,
però mi sfuggiva la sua reale ed immediata conoscenza.
Con tristezza e dolore infinito mi lasciai sopraffare dal sonno,
tanto da non svegliarmi allo scoccare della mezzanotte di fine anno,
che in tutto il mondo veniva festeggiato con auguri, brindisi, abbracci, e baci,
spari botti e fuochi di ogni genere.

Proprio quella notte mentre dormivo improvvisamente sognai di risvegliarmi,
all’interno di un lungo corridoio sotterraneo.
Era modernamente rifinito con un impianto di luci artificiali che lo illuminavano a giorno,
con la presenza di numerosi portoni a vetri blindati con guardie ad ogni loro accesso.
Sono davanti ad uno dei tanti portoni blindati,
sicuramente uno degli ultimi prima dell’uscita da questo tunnel protetto.
Fuori con gli occhi della mente intravedevo la piana di un grande deserto.
Questo posto è completamente isolato dai centri urbani.
Ritornando con la vista all’interno cercando la vera causa del mio essere,
notai più persone che stavano attraversando il succitato portone blindato.
“ Due esseri viventi di un altro pianeta nascosti completamente da speciali involucri,
assieme a più persone civili in camice professionale stanno attraversando il portone,
che i militari aprono dall’altra parte senza alcuna difficoltà.”
Compresi che i due stanno evadendo da questo posto.
Fuori dal tunnel percepivo ed intravidi subito dopo,
la presenza dei loro compagni che gli attendevano dall’interno di uno strano mezzo aereo,
nascosto dalla normale vista perché sospeso molto in alto nel cielo.
Gli stessi stanno usando un’apparecchiatura speciale che emana delle radiazioni,
che agiscono sulle menti umane, soggiogando le individualità delle diverse sorveglianze,
e degli stessi civili in camice.
E’ la prima volta che usano questa stana energia a distanza,
riprodotta con specifica apparecchiatura in loro possesso,
perché la stessa energia non rientra nelle loro facoltà fisiche e mentali.

Subito pensai:
una volta che i “due simili” usciranno completamente fuori dal bunker sotterraneo,
atterrerà immediatamente davanti all’ingresso il loro mezzo e se ne andranno definitivamente, perché questa era la ragione principale della loro presenza ed attesa nel cielo.
La libertà è un diritto di tutti, anche di loro,
questo pensai rientrando velocemente dentro il mio corpo risvegliandomi all’improvviso, constatando amaramente che il risveglio era stato provocato mio figlio minore ancora sveglio,
il quale vedendomi in apparente immobilità di respiro e pensando a realtà ancor più peggiori,
mi aveva scosso violentemente:
ed io che all’ultimo momento mi ero coricato assieme a lui,
per rendergli meno triste questo capodanno,
coccolandolo fino al suo sopraggiungere del sonno.
Cosi con l’apparente scusa di un sogno gli raccontai questa esperienza,
(in sincerità fu per non fargli ripensare alla delusione del mancato invito)
domandandogli se era giusto favorire la loro libertà o detenzione.
“ Papà la loro presenza era vantaggiosa per la nostra ricerca scientifica.
Le loro conoscenze e le più informazioni che hanno erano utili,
per accelerare i nostri processi conoscitivi di tante malattie mortali e del dolore.
Mi dispiace per la loro libertà però se dipendeva da me,
l’avrei tenuti ancora prigionieri, però senza cattiveria, senza violenza.
Il loro sacrificio detentivo sicuramente era un nostro grande beneficio.”

Bene non disse proprio queste parole,
però a suo dire aveva centrato il senso e la necessità delle circostanze,
facendomi sentire in colpa per il mio non aver agito e compreso immediatamente.
Egoisticamente parlando lui aveva ragione.
Mi meravigliai, perchè nonostante come era finita la serata con tutte le discussioni precedenti,
in lui ancora esisteva vera solidarietà verso il prossimo, senza rancore.
La stessa sensibilità e comprensione umana che avevo invitato ad avere sempre,
anche prima di addormentarsi.
Ora però comprendevo la vera causa dei mancati inviti al cenone,
e del perchè io ero stato proiettato li non so da chi e come,
però per arrivare a vivere questa esperienza era stato necessario,
che quella notte andassi a dormire presto,
senza avere lo stomaco pesante e quei pensieri fissi che tutti i papà e mamme hanno,
quando i loro figli sono fuori casa per divertimento.
Ci sono momenti nella vita dove le leggi che debbono valere per tutti,
nell’interesse della collettività devi esserne al disopra,
non rispettando le stesse regole per cui ti sei sempre battuto.
“ Voglio tentare di ritornare li per bloccare la loro evasione.
Sarà difficile perché non ho precedenti rassicuranti,
che velocemente mi proiettino nella stessa condizione e località.
Però questa volta cambio letto, senza dire niente a mio figlio, diversamente… “

Ora avevo chiaramente in mente l’importanza del mio immediato intervento,
per questo continuavo a concentrarmi assiduamente,
avendo in mente soltanto il luogo e l’immagine complessiva dell’evasione,
fino a risvegliarmi eccezionalmente proiettato sullo stesso luogo precedentemente visitato.
La comitiva era arrivata al terzo ed ultimo cancello prima della loro uscita definitiva,
dal luogo di detenzione forzata dei due esseri speciali.
Voglio interrompere questo “flusso energetico”
che ipnotizza il personale di sorveglianza ai cancelli,
compreso il personale in camice che passivamente li accompagnava.
Questa pratica ripetuta più volte e con grande sforzo energetico,
l’avevo già usata anni prima positivamente a CERNOBIL contro “ certi umani.”
Non mi interessa sapere perché il sistema d’allarme generale non era scattato,
nonostante le video riprese di sorveglianza accese.
Dopo diversi tentativi di proiezione energetica mentale,
andati a vuoto perché non riuscivano a contrastare efficacemente il flusso,
prima di cambiare strategia adottandone una maggiormente incisiva “ ma determinante,”
proprio perché consapevole della mia violazione al principio di libertà altrui,
mentalmente mi appellai a loro spiegando il nostro bisogno e necessità vitale,
della loro forzata permanenza presso di noi,
spiegandone tutte le ragioni umanitarie e scientifiche.

Loro, Tutti, accettarono.
Nel vederli ritornare indietro pensai che il loro aiuto sarà sicuramente,
”PATRIMONIO DELL’UMANITA”
cosi soddisfatto rientrai definitivamente nel mio corpo fisico.
Durante questo rapporto di forza e scontro mentale mi accorsi che noi terrestri,
siamo tremendamente superiori nelle nostre facoltà che abitualmente non usiamo mai,
anche per questo noi gli facciamo paura.
Hanno sempre avuto paura di noi, del nostro insaziabile egoismo,
della nostra cruenta arroganza e continuo arrivismo per il possesso individuale,
lo stesso che si esprime non soltanto nella collettività degli umani,
ma da chi individualmente ci governa e democraticamente o non, ci sottomette.
1 Gennaio 1999 Buon Anno a tutti,
anche se la mattinata si presenta grigia e senza sole,
con nuvole scure e cariche di pioggia,
ed un vento forte e freddo che funziona meglio di un caffé,
perchè capace di spazzare via dentro il mio cuore,
l’amarezza di un capodanno iniziato precedentemente malissimo,
anche se un giorno il dopo sarà ricordato come il capodanno di tutta l’umanità:
senza raccontare niente a nessuno perché giustamente nessuno ti crederebbe mai.

Con un abito usato però elegante anche se in forte odore di chiuso,
lo stesso si prestava eccellente per le grandi occasioni e ricorrenze,
cosi ero uscito di casa presto andando a sostare in piazzetta,
appoggiandomi alla ringhiera facendo finta di guardare il mare scuro ribollire,
mentre il vento continuava a soffiare rabbiosamente raffiche intense,
liberando gradualmente l’odore di chiuso dall’abito di festa.
Anche se raggelava il mio volto spettinandomi continuamente,
in silenzio visualizzavo dentro di me i benefici che tutto il mondo,
avrebbe raccolto con la permanenza non più forzata,
di collaboratori viventi di un altro sistema planetario.
Benché erano già passate le 10 di mattina in giro, non si vedeva un anima viva.
Ancora dormivano sotto il peso della nottata di Capodanno per loro divertente e spensierata,
senza sapere che le speranze e le certezze di un futuro migliore,
sarebbero continuate concretamente.
Ad alleviare la mia personale amarezza non riferita alla incredibile esperienza onirica,
ma dall’ingratitudine umana dimostrata dal mancato invito di cenone di fine anno,
era il pensiero fisso che altri ancor peggio di me oggi vivevano o sopravvivevano,
chi con il dramma di una grave malattia o con la morte improvvisa di un caro amico o parente,
altri con la fame per mancanza di cibo oggi abbondante in tutte le nostre tavole,
peggio ancora chi doveva sopravvivere contro una guerra sporca che avveniva dentro casa loro.

Eppure noi ci lamentiamo sempre,
ormai diventati insensibili ed egoisti ma fortunati senza saperlo,
per questo dobbiamo festeggiare abbondantemente il nuovo anno,
per dimenticare o continuare a far finta di non vedere chi sta peggio di noi.
Che strana società la nostra.
Solo durante le feste di Natale ci risvegliamo improvvisamente,
diventano tutti più buoni praticando lo spirito Natalizio.
Perché non impariamo ad essere sempre noi stessi, come se ogni giorno fosse Natale!
Amare e perdonare risveglierà la nostra primordiale coscienza per un nuovo millennio,
di spiritualità di pace e di amore in Dio.
Questo sogno raccontato sarà di difficile conferma, non è poi cosi importante,
in cambio però avremo sicure realtà e un futuro migliore per tutta l’umanità:
almeno cosi NOI speriamo.
Dopo diversi mesi di distanza è stato bellissimo ascoltare,
il presidente Americano in carica Bill Clinton,
mentre attraverso una conferenza stampa internazionale,
consegnava gratuitamente alla scienza mondiale,
la mappatura completa del genoma umano (DNA) dichiarandolo:
“ PATRIMONIO DELL’UMANITA”
le stesse parole da me pronunciate allora.

Forse sarà stata una strana coincidenza del destino, oppure, chissà!?
Quando meno te lo aspetti certi sogni si realizzano e si confermano incredibilmente.
Spero soltanto che questa gratuità continui,
(gli omaggi della ricerca scientifica all’intera collettività)
per un futuro di benessere sociale alla portata di tutta l’umanità.
Nell’interesse della collettività mondiale mi auguro che non si creino monopoli,
a discapito dei più deboli e poveri in beneficio sempre dei più ricchi e potenti,
perché il benessere sociale e fisico è un atto di giustizia umana e divina,
ed è un obbligo morale delle coscienze collettive che governano i popoli.
Non conosco fino a che punto sia avanzata,
la nostra conoscenza sulla terra e dei suoi insiemi strategici,
però conosco i limiti della conoscenza scientifica sulla vita spirituale.
Sarà opportuno e vantaggioso conoscerci meglio, convivendo in pace ed armonia,
prima di pensare di andare a testimoniare la nostra esistenza in altri pianeti.
Questa conoscenza e vera fratellanza sarà anche agevolata dall’unità rappresentativa,
di tutte le nazioni della terra in un unico Governo Centrale,
capace di rappresentare indistintamente tutti popoli e le razze umane che vivono sulla terra.
E’ utile ricordarsi però convincersi definitivamente che la terra,
è soltanto un piccolissimo punto nell’universo infinito,
dove presenti ed infiniti sono i piccolissimi punti di vita simili alla terra.

Normalmente pensiamo crediamo e magari ci vogliono convincere,
di essere noi i più grandi ed i più forti dell’universo.
Non esiste nessuna forza militare grande, capace ed abbastanza intelligente,
da poter tentare di soggiogare l’altrui libertà senza correre incontro,
a grandi rischi per se stessi ed altri simili.
E’ puro egoismo o estrema ingenuità continuare credere che nel nostro universo,
con l’esistenza di milioni di sistemi solari diversi,
noi siamo gli unici abitanti intelligenti.
La speranza è che l’avanzamento scientifico culturale ma principalmente spirituale,
possa evolversi presto così da garantirci nuove prospettive conoscitive,
che rivoluzioneranno le nostre attuali certezze.
La riscoperta della pratica spirituale come valore assoluto indipendente,
ci risveglierà e potenzierà doti da millenni assopite,
indispensabili per grandi testimonianze universali e DIVINE.
Purtroppo ancora oggi noi siamo nella preistoria spirituale,
ed eventuali interferenze galattiche non possono che smarrirci nel nostro graduale cammino,
perché è attraverso le nostre libere esperienze che maturerà l’umana coscienza collettiva,
capace di aprirci ai nuovi mondi ed a nuove conquiste spirituali.

Non sono sfuggito dal tema centrale del racconto che vuole diversamente testimoniare,
l’esistenza di altri mondi abitati da nostri simili,
per caratteristiche fisiologiche molto uguali e similari.
Confrontandomi spesso nel mio dire mi sento sempre da altri interrogato,
dal perché tutte le mie esperienze sono esclusivamente oniriche o astrali.
Ebbene esistono anche episodi materialmente vissuti in prima persona.
Moltissimi anni fa anche io non credevo all’esistenza della vita extraterrestre,
come del resto cosi la pensavano gran parte dell’umanità,
eppoi erano anni che non mi interessa più di tanto,
con tutti i problemi esistenziali che incontravo nell’acerbo e duro cammino della vita.
Però un giorno (ANNO 1972?) mentre ero di servizio come agente di custodia,
nel carcere penale dell’ isola di FAVIGNANA,
montando di servizio giornaliero sul muro di cinta che circoscrive e chiude per motivi di sicurezza, la sezione distaccata dal carcere centrale chiamata CAPANNONI,
in presenza di altro collega testimone perché di servizio anche lui sullo stesso muro di cinta,
però posizionato avanti e diametralmente opposto alla mia garitta,
abbiamo visto in mezzo al mare direzione Nord alla distanza di circa un chilometro,
la figura chiara di due dischi volanti color grigio chiaro,
mentre sostavano sospesi in aria nel tratto di mare libero,
che distanzia l’isola di FAVIGNANA con l’isola di LEVANZO in SICILIA.

Erano le ore 11,35 circa, ed il cielo era completamente terso, senza alcuna nuvola.
Dopo la loro lunga immobilità capace di avermi dato anche il tempo,
di richiamare più volte chiassosamente l’attenzione del collega di servizio,
distante in linea d’aria quasi cento metri
(era di spalle a me per seguire anche lui il fenomeno)
abbiamo assistito alle partenze veloci con soste improvvise e più virate sincronizzate e veloci,
per poi sparire definitivamente verso est.
La visione nel suo complesso si è protratta superando i 5 minuti.
Tutto questo con una visuale spaziosa e totalmente libera da ostacoli visivi.
Sfortunatamente attraverso le nostre più grida e segni con le braccia,
fummo notati anche dall’interno dello stesso CAPANNONE,
da parte dei molti presenti, guardie e detenuti,
che essendo loro coperti dall’alto muro di cinta,
mai avrebbero potuto vedere i due dischi volanti.
Però in sala mensa subito dopo aver smontato dal muro,(dalle ore 12)
interpellati dagli stessi colleghi cercando di dare spiegazioni veritiere,
del perché del nostro strillare e gesticolare in continuo,
siamo stati presi in giro da tutti che ci accusarono di aver preso un colpo di sole.
Effettivamente inizialmente anch’io credevo di assistere ad un miraggio,
per questo come fanno nei film,
mi ero dato un gran pizzicotto sulla mano sinistra, sulla parte esterna.
Nonostante il dolore persistente i due dischi volanti erano ancora li, fermi.

Durante le loro perfette acrobazie per la paura del dopo,
ci siamo nascosti dentro la garitta in cemento,
posizionandomi ed armando il mio mitra M.A.B. pronto ad ogni evenienza,
e quando sono spariti ancora sudato per le mille paure mentalmente vissute,
mi sono sentito finalmente risollevato.
Con tutto ciò in sala mensa non c’era nessuno disposto a crederci,
anzi ci sfotterono e continuarono a riderci sopra a lungo.
Certamente questa visione è stata notata anche da molti abitanti dell’isola,
perché nel porto dove la nostra visuale dall’alto arrivava benissimo,
c’erano numerose presenze mentre arrivava (o partiva) una nave traghetto.
Però chi aveva il coraggio una volta smontati dal servizio di andare a cercare qualcuno,
per confermare come noi di aver visto i dischi volanti?
Questa tentazione iniziale mi venne per il loro (dei colleghi) troppo ridere sulle nostre spalle,
ecco perché ci vuole sempre tanto coraggio per raccontare ed accertare certe verità.
Una cosa è chiara.
Ancora oggi con la moderna ed avanzata tecnologia aerea e missilistica,
dopo 30 anni, attraverso la visione continua dei vari servizi televisivi specializzati,
non ho ancora visto nessun oggetto volante cambiare direzione così rapidamente,
senza contare la grande velocità progressiva che cambia repentinamente più volte,
da sfidare ogni logica gravitazionale e forza d’inerzia.
Il tutto in un silenzio totale.

Eppure ancora oggi qualcuno si domanda: ma esistono gli extraterrestri?
Farà riflettere quanto segue.
Nel 2003-4? mese di novembre il presidente americano GEORGE W. BUSH,
durante una conferenza stampa internazionale per illustrare i progressi della guerra contro l’IRAQ,
dichiarò di rifiutarsi in futuro di dare risposte in merito all’AREA 51.
A parte che in passato nessuno del governo americano ha mai dato informazioni in merito,
però tra i numerosi giornalisti presenti,
mi sembrò di non aver ascoltato nessuno porgli una simile domanda,
mentre questa sua risposta avvenne nel contesto delle sue dichiarazioni sull’IRAQ,
senza aver subito interruzioni da parte dei numerosi giornalisti presenti.
Ci domandiamo a chi questa risposta indirettamente era rivolta?
È anche vero che attraverso INTERNET questa realtà sempre misteriosa,
(AREA 51) è ormai fenomeno di grandi e passionali discussioni,
però il Congresso Americano unica istituzione governativa se veramente vuole,
è capace di imporre e pretendere dal suo Presidente,
chiare, veritiere ed immediate risposte.
Lo faranno? Oppure come sempre continueranno ad imporre il segreto militare?
Dovremo ancora aspettare molto prima che i governi maturino assieme ai popoli?

Ritornando al discorso sugli extraterrestri,
personalmente ho un altro curioso episodio da raccontare: anzi due.
Il primo testimonia sempre diversamente l’esistenza degli stessi,
mentre il secondo SMENTISCE la teoria che il fenomeno delle palle di fuoco o di luce,
avvistate più volte da diverse persone in ogni angolo del mondo,
sono prodotte da entità di altri mondi.
Sicuramente con troppa ingenuità i favorevoli alla succitata tesi,
addebitano agli extraterrestri le cause del fenomeno chiaramente visivo,
mentre coloro che intenzionalmente fanno della disinformazione guidata,
affermano teorie sempre più diverse e complesse con la segreta volontà,
di creare maggiori confusioni ed incredulità sui fenomeni chiaramente manifesti.
C’è anche da dire che abitualmente molti notti le passavo (e continuo)
a pescare assieme a mio figlio.
Perchè?
Intanto è rilassante e piacevole pescare anche se inizialmente non ci credevo,
altro motivo: non potevo lasciare mio figlio da solo gran parte della nottata,
anche se il luogo di pesca era sempre vicino all’abitato,
e la permanenza all’esterno non presentava grandi rischi di ordine pubblico.

Altro nascosto motivo (per i miei) era che non volevo trovarmi di notte mentre dormivo,
incasinato in qualche avventura onirica-astrale,
come alcune di quelle che avete già letto,
senza considerare i più ricercati contatti ossessivi di alcuni immediati DEFUNTI,
che attraverso sedute spiritiche più o meno qualificate,
attraverso Catene Spiritiche sparse in tutta la penisola italica,
cercavano una mia collaborazione diretta,
che doveva manifestarsi attraverso i diversi sistemi di contatto:
(scrittura automatica, battiti sul legno, spostamento di oggetti, apparizioni singole, ecc…)
Tutto avveniva per cercare di lenire il vero e grande dolore dei parenti ed amici in vita,
che attraverso le sedute spiritiche chiedevano le testimonianze della continuità della vita,
senza sapere che questa pratica è veramente dannosa per chi è morto,
perché non li fa liberare spiritualmente dal mondo della materia e degli affetti,
creandogli immensa sofferenza nel distacco,
ed mal accettazione del passaggio dimensionale.

Così molte notti le passavo fuori casa (anche) a pescare,
ed una delle tante e lunghe notti,
mentre aspettavo di tirare su un pesce che non abboccava quasi mai,
sdraiato sui massi con lo sguardo rivolto verso il cielo,
(ormai abitudine comoda durante le lunghe attese)
notai il muoversi inusuale di un punto di luce simile al bagliore delle stelle.
Inizialmente pensai al riflesso del sole su di un satellite artificiale,
poi notando i diversi e veloci movimenti longitudinali e meridiani,
pensai che gli stessi movimenti erano creati volutamente per attirare la mia attenzione,
da intelligenze che abitano il grande universo.
La cosa mi incuriosì a tal punto di cercare di stabilire con loro un contatto mentale,
chiedendo di spostarsi ora a sinistra poi a destra - verso nord e poi a sud,
per verificare immediatamente la credibilità del contatto che spettacolarmente aveva luogo,
perché ad ogni specifica richiesta del movimento,
lo stesso avveniva nella direzione da me mentalmente richiesta.

Meno male che c’era mio figlio il quale chiamai,
per verificare se il mio vedere era simile al suo.
Confermando di vedere chiaramente quello che vedevo io,
per non creargli paure eccessive nascosi a lui il fatto,
che mentalmente io ero indiretto contatto con loro.
La sua presenza (di mio figlio) mi limitò nel richiedere altre sensazionali certezze.
Mentre mio figlio riprese a pescare,
il mio contatto mentale andò avanti per una buona mezzora,
chiedendogli anche di roteare in un senso o nell’altro,
fino a che mio figlio eccezionalmente decise di andare a casa più presto del solito.
Sicuramente cominciava ad avere paura perché il sesto senso inconscio,
esiste in tutti gli esseri umani.
Poi io avevo continuato ad essere assente nella pesca e nel dialogo:
sempre posizionato a pancia in su mentre lui ogni tanto nelle sue pause d’innesco all’amo,
sbirciava il cielo vedendo continuare questo balletto di luce.
Questa esperienza fu unica non avendo voluto ricercarne altre,
non so neppure io perché eppure ora che la sto scrivendo,
mi accorgo di avere qualcosa in sospeso da verificare concretamente,
magari un domani da solo, però con una moderna video telecamera.

Il secondo racconto è sul fenomeno visivo delle palle di luce o fuoco,
che molti affermano falsamente che sia in causa ed addebitato testimoniabile,
dell’esistenza degli extraterrestri mentre io affermo quanto segue.
Dopo la precedente e comune esperienza nella pesca,
per avvicinare gradualmente la conoscenza di mio figlio verso questo mondo incredibile,
una notte andando a pescare soltanto lui assieme ad un suo carissimo amico,
senza che gli stessi sapessero o minimamente immaginassero,
ho voluto trasmettergli un chiaro messaggio altamente visivo:
anche se fuori dall’ordinario.
Era la seconda volta che mi cimentavo in questo esperimento,
sicuro di riuscirci come fu per la prima volta quando lo feci ad amici ignari,
che con sicurezza ed arroganza estrema si dichiararono,
di non credere assolutamente all’esistenza degli sia degli UFO che degli extraterrestri,
spingendomi nel testimoniare l’esistenza degli stessi impiegando ed attuando dei poteri,
che sospettavo di esserne in dotazione.
Gli stessi increduli subito dopo i mi raccontarono l’accaduto nei suoi minimi particolari,
cercando altre spiegazioni ed imparando a loro volta ad accettare e credere,
l’esistenza di altre vite nell’universo infinito.

Però questa volta doveva essere a mio figlio che doveva vedere in diretta questo fenomeno,
per poi sicuramente raccontarmelo.
Coricato nel mio letto dopo un rilassamento mentale e muscolare,
dopo un lungo visualizzare l’esatto posto dove loro erano andati a pescare,
luogo che era già in mia specifica conoscenza perché tante volte ero stato li a pescare,
mi sono (sempre mentalmente) trasformato in una palla di fuoco rosso acceso,
che girava velocemente su se stessa, della grandezza circolare due metri.
Prima stazionando alcuni minuti sul livello del mare,
ad una distanza di circa mezzo chilometro dal loro punto di pesca,
(per dargli la possibilità di vedere chiaramente ed assorbirne l’effetto della sorpresa e paura)
poi sempre a livello mare mi sono avvicinato più o meno velocemente a loro,
alzandomi improvvisamente molto in alto prima di passargli sopra le loro teste.
(per non impaurirli esageratamente)
Quando vennero subito a casa per raccontarmi la loro esperienza,
che tale e quale al mio pensiero si era a loro manifestata,
senza eccessiva paura dell’accaduto benché eccitati al massimo,
erano fortemente convinti che quella palla di fuoco era di provenienza extraterrestre.
Non riuscivo a raccontargli la mia verità talmente erano convinti della loro.
Cosi lasciai perdere senza insistere ulteriormente.

Un domani leggendo anche loro questo racconto forse mi crederanno,
perché spesso i figli una volta cresciuti,
dimenticano di ascoltare e di fare parlare chi ha più esperienze di loro,
talmente sono diventati cosi improvvisamente sapienti e vissuti.
Per voi che mi state ancora seguendo nella lunga lettura,
è comprensibile non essere creduto immediatamente nel mio vero raccontare,
però questo genere di esperienze sono alla portata di tutti,
perché noi tutti abbiamo le stesse facoltà divine.
Bisognerebbe ricercarle con sana volontà dei principi,
per la SOLA conoscenza e cammino personale e spirituale.
Significa non sentirsi costretti nella ossessiva ricerca e conferma del fenomeno,
solo per poterlo dimostrare con orgoglio e potenza ad altri,
ma soprattutto senza cercare di trarre vantaggi personali, di qualsiasi natura.
Personalmente non mi interessa classificare questo fenomeno prettamente umano,
come effetto ottico o trasmissione telepatica od altro,
l’importante è cercare di trasmettere la fiducia in voi stessi,
con la testimonianza dell’esistenza di altre vite nell’universo.

Per cui quando di notte guardiamo la bellezza di un cielo stellato ed infinito,
accettiamo benevolmente l’idea che in altri pianeti a noi sconosciuti,
esseri viventi a noi molto simili ci stanno guardando e come noi domandandosi,
se esiste la vita oltre il proprio pianeta.
Il non sentirci soli sicuramente ci aiuterà nell’essere più buoni ed altruisti.
Questa narrativa d’incertezza ha la mancata individualizzazione esatta del posto,
dove avvenne la mia esperienza onirica-astrale narrata all’inizio del racconto.
Arbitrariamente l’ho denominata AREA 51? con il punto interrogativo,
perché per molti aspetti simile allo stesso.
Tutto il resto è un prodotto di narrativa sempre onirica-astrale,
e di vero coraggio espressivo ed interpretativo,
ma sempre libero da condizionamenti esterni,
però utile per riflettere e ragionare ancora più liberamente,
senza paure perché non esistono motivi per averle.

Abbiamo una certezza in comune:
qualsiasi grande rivoluzione tecnologica avviene in proporzione,
ad una grande (ancora assente) rivoluzione delle coscienze collettive e spirituali,
anche se sarà difficile dimostrarlo ancora per molti anni,
però tutti gli abitanti di altri pianeti sono legati diversamente a noi,
dalla stessa Spiritualità Primordiale e Divina,
e le nostre attuali barriere materiali inizialmente possono essere anche superate,
attraverso l’impiego delle nostre stesse facoltà latenti,
che POCO si sono sviluppate nei confronti di altri evoluti abitanti dell’universo,
avendo gli stessi ricercato principalmente il rapporto diretto con LO SPIRITO DIVINO.



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