Le 10 piaghe d'Egitto

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
rinata4
00martedì 8 marzo 2005 20:10
Tutti conoscono questo racconto biblico delle 10 piaghe che si abbatterono sull'Egitto al tempo di Mosè..ricorderete anche che anche i maghi del Faraone erano in grado di produrre segni miracolosi...secondo le religioni cristiane Mosè operava per opera del vero Dio JHAWE..mentre i maghi del Faraone operavano per opera di spiriti maligni..
il bene prevalse sul male in quanto i segni divini furono più potenti e Mosè riuscì a liberare gli israeliti dalla schiavitù egizia..
è andata veramente così?
cosa dicono le fonti storiche al riguardo?

Venetus
00martedì 8 marzo 2005 20:15
Innanzitutto, c'è una teoria secondo la quale MOSE' fosse EGIZIANO e non EBREO!


Citando il professor David Donnini.


MOSE' EGIZIANO?


C'è un aspetto estremamente importante che Freud sottolinea con argomentazioni puntuali e, direi, piuttosto ineccepibili. Si tratta del fatto che Mosé sarebbe stato un egiziano e non, come si crede comunemente, un ebreo. Una delle basi di questa opinione risiede nel nome stesso: "...E' importante notare che il suo nome (il nome di questo capo), Mosè, è egiziano. Esso è semplicemente la parola egiziana "mose" che significa "fanciullo", ed è la contrazione di forme nominali più complesse, quali ad esempio "Amon-mose", che significa "Amon un fanciullo", o "Ptah-mose", che significa "Ptah un fanciullo", i quali nomi sono a loro volta abbreviazioni della forma piena "Amon ha donato un fanciullo", o "Ptah ha donato un fanciullo". L'abbreviazione "fanciullo" presto divenne una forma rapida più conveniente dell'ingombrante nome completo, ed il nome Mose, "fanciullo", non è infrequente sui monumenti egizi. Il padre di Mosé senza dubbio prefisse al nome del figlio quello di un dio egizio, quale Amon o Ptah, e questo nome divino si perdette gradualmente nell'uso corrente, finché il fanciullo venne chiamato "Mose"" [Citazione da History of Egypt, di J.H.Breasted, in Freud, Mosè e il monoteismo, Pepe Diaz, Milano, 1952].

"...nella lingua [egiziana] "Mosè" equivaleva a "bambino", "figlio", "discendente", sia in senso letterale che metaforico..." [J.Lehmann, Mosè l'egiziano, Garzanti, Milano, 1987].

E ancora: "...non ci resta perciò che il nome, il quale, malgrado la spiegazione giudaica "tratto dalle acque", riallaccia Mosè ai nomi egiziani Tutmosi o Ramesse (Rah-mose)" [F.Castel, Storia d'Israele e di Giuda, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo (Mi), 1987].

C'è poi un'altra importante considerazione da fare. Il Mosè biblico ha un abito del tutto leggendario, a sostegno dell'idea che la sua identità sia il frutto di una operazione artificiale finalizzata a rappresentarlo come il padre nazionale degli ebrei. Infatti il racconto della sua nascita, coerentemente con le leggende semitiche, è la copia esatta del racconto che riguarda la nascita del grande Sargon di Accad, che fu abbandonato nelle acque e poi salvato per diventare, infine, un grande re. Evidentemente, allorché fu redatta la storia del popolo che era sfuggito dall'Egitto, si voleva che il suo condottiero possedesse i requisiti che lo rendevano meritevole, a pieno titolo, di quella dignità. Il racconto non fu scritto da storici, animati da uno spirito scientifico di cronaca, ma da apologeti, che dovevano contribuire alla creazione di una coscienza nazional-religiosa.

Ora, esistono altri elementi di sostegno alla tesi del Mosé egiziano, seguace della teologia di Akhenaton: uno è il nome che gli ebrei utilizzano spesso per riferirsi al loro dio, al posto del termine tabù (indicato comunemente dal tetragramma YHWH) che nessuno poteva pronunciare ad alta voce. Si tratta della parola Adonai, che ha la stessa radice (Adon) del dio solare di Amenofi IV (Aton). I glottologi sanno bene che le lettere t e d sono del tutto intercambiabili nelle radici etimologiche, pertanto Adon e Aton sono esattamente lo stesso nome. Si osservi quanto afferma ancora Sigmund Freud: "Il credo ebraico, come è noto, recita: "Schema Jisroel Adonai Elohenu Adonai Echod". Se la somiglianza del nome dell'egizio Aton alla parola ebraica Adonai e al nome divino siriaco Adonis non è casuale, ma proviene da una vetusta unità di linguaggio e significato, così si potrebbe tradurre la formula ebraica: "Odi Israele il nostro Dio Aton (Adonai) è l'unico Dio"" [Sigmund Freud, Mosè e il Monoteismo, Milano, 1952].

L'altro elemento è l'aspetto della famosa "arca dell'alleanza", che, nel racconto biblico (Es 25, 10-22), Dio aveva ordinato a Mosè di edificare e che, in seguito, sarebbe stata conservata nel tempio di Salomone fino all'invasione assira. Essa riproduce la "barca degli dei" dei templi egizi, anch'essa coi cherubini ad ali spiegate.

Ma c'è un altro elemento, senza dubbio quello di maggior peso: Mosè è comunemente considerato il padre del monoteismo, ma dobbiamo ammettere che la sua idea ha un precedente molto vicino nello spazio e nel tempo, e molto analogo, nella teologia di Akhenaton, pertanto ci rimane difficile credere che la sintesi monoteistica di Mosè non abbia alcun debito nei confronti della rivoluzione religiosa del faraone Amenofi IV.

Riassumendo:
1 - Mosè predica in Egitto, come Akhenaton 50 o 100 anni prima, una teologia monoteistica;
2 - Mosè ha un nome egiziano;
3 - Mosè ha, nel racconto biblico, una nascita assolutamente leggendaria;
4 - Un nome del dio ebraico (Adonai), ha la stessa radice del dio solare (Aton) di Amenofi IV;
5 - L'arca dell'alleanza degli ebrei è quasi identica alla "barca degli dei" dei templi egizi.




Comunque, pare che i Giudei abbiano avuto fattori geologici favorevoli (le acque del Mar Rosso ad esempio si ritirano in certi periodi dell'anno).
.Tytania.
00martedì 8 marzo 2005 21:42
Io conosco pochissimo l'eresia amarniana e anche l'antico Egitto non lo conosco bene però tutto il passaggio di questo professore sembra molto convincente. Anche l'episodio del vitello d'oro, quando Mosè si arabbia con gli Ebrei perchè si sono costruiti un idolo egiziano: il vitello in Egitto rappresentava Horo che era uno degli Dei di Eliopoli che Akhenaton aveva combattuto. La reazione di Mosè sarebbe proprio quella di un seguace di Akhenaton, no?


LupoNero666
00martedì 8 marzo 2005 22:52
In effetti non sarebbe da escludere... benché molti CC affermino che l'episodio si riferisca ad una generica proibizione a non venerare una incarnazione divina in un oggetto o icona.
.Tytania.
00mercoledì 9 marzo 2005 12:56

Scritto da: LupoNero666 08/03/2005 22.52
In effetti non sarebbe da escludere... benché molti CC affermino che l'episodio si riferisca ad una generica proibizione a non venerare una incarnazione divina in un oggetto o icona.


Però questa proibizione a che punto risale? Voglio dire esisteva già prima di Mosè nell'ebraismo? Lo chiedo perchè non lo so e perchè se non mi ricordo male anche Akhenaton voleva che il suo Dio lo si venerasse solo nella forma di disco solare e in nessun'altra rappresentazione.


Venetus
00mercoledì 9 marzo 2005 13:03
Akhenaton proibì il culto di TUTTI gli Dèi fuorché Aton...

Quindi è una proibizione che risale dai tempi del faraone Akhenaton, conosciuto come "Faraone Eretico".
.Tytania.
00mercoledì 9 marzo 2005 14:20

Scritto da: Venetus 09/03/2005 13.03
Akhenaton proibì il culto di TUTTI gli Dèi fuorché Aton...

Quindi è una proibizione che risale dai tempi del faraone Akhenaton, conosciuto come "Faraone Eretico".


E con la rappresentazione che criterio seguiva? Era concesso rappresentare Aton o non si poteva assolutamete farlo come diceva Mosè del Dio ebraico?


LupoNero666
00mercoledì 9 marzo 2005 15:54
Se ricordo bene, non si usavano rappresentazioni di questa divinità...
Venetus
00mercoledì 9 marzo 2005 16:17
Re:

Scritto da: LupoNero666 09/03/2005 15.54
Se ricordo bene, non si usavano rappresentazioni di questa divinità...




E tutt'oggi non vengono usate! Si vedano Ebrei e Musulmani!



Vediamo però chi era sto Akhenaton...

Faraone dell’Egitto, passato alla storia come il faraone eretico che intorno al 1300 a.C. contrappose un culto monoteista a quello politeista che era stato in vigore in tutto il suo regno. Akhenaton non fu l’unico faraone ribelle. Il suo predecessore prima ed alcuni successori perseguirono una politica anti-tebana.

Ad iniziare la svolta religiosa in senso monoteista fu Amenophis III (chiamato anche Amenhotep III ), il padre di Akhenaton, che cominciò a combattere il potente clero tebano di Amon contrapponendogli il dio Aton. A testimonianza di questa nuova tendenza, Amenophis III, soprannominato "il donnaiolo" perchè si diceva avesse 365 donne diverse all'anno, fece costruire ai confini del deserto uno splendido palazzo circondato da un grande parco a cui aveva dato il nome di "splendore di Aton", dove nacque Akhenaton (o Ekhnaton), che alla sua nascita prese il nome del padre, Amenophis IV.

Il piccolo principe ereditario, all'età di 12 anni, fu fatto sposare con una fanciulla nubiana di nome Nefertiti ("la bella che viene da lontano"), di due o tre anni più giovane, perché il trono avesse al più presto un erede.

Alla morte di Amenophis III la regina Tiye prese il potere in nome del figlio.



Salito al potere, il faraone fanciullo per prima cosa si cambiò il nome, e da Amenophis, che significa "Pace di Amon", divenne Akhenaton, cioè "Aton è soddisfatto ". Akhenaton si attribuisce la funzione di rivelatore di Aton agli uomini definendosi suo figlio e cerca di convincere i propri sudditi a credere anch'essi in un solo dio e quindi a se stesso.

Egli, inoltre, sconfessa il mito di Osiride. Questi era una divinità che accompagnava gli uomini all'aldilà. Attraverso suo figlio Horus , aveva vinto la morte e apportato la resurrezione. Attraverso questo mito gli egiziani credevano che l'aldilà fosse una coninuazione della vita terrena, in cui non vi fossero malattie e ingiustizie, ma solo la pace della Valle dei Giunchi. Akhenaton elimina tutto ciò e lascia un vuoto incolmabile tra l'uomo e l'aldilà. Solo in un primo momento sarà lui a svolgere le mansioni di Osiride, in quanto figlio di Aton, ma tale funzione viene abbandonata presto.

Aton non ha sembianze antropomorfe o zoomorfe come le altre divinità. Non è mai rappresentato ed anche questo aspetto rende poco tangibile all'uomo questa nuova religione.

La concezione del monoteismo del faraone è diversa da come viene intesa oggi: il dio Aton rappresenta insieme tutte le espressioni che le varie divinità avevano. Dunque si tratta di un monoteismo che esprime e comprende un politeismo.

Dietro questa nuova teologia c'era una motivazione pratica: il potere politico, gestito dal faraone, coincideva con quello religioso, detenuto dal clero tebano che godeva di enormi privilegi. Quest'ultimo doveva essere eliminato, quindi era necessario un nuovo modello religioso che soppiantasse il precedente.

Akhenaton, con l'intento di avvalorare il suo credo, decide di abbandonare l'allora capitale Tebe, in favore di una nuova capitale fondata in onore del dio Aton. Essa fu realizzata in poco tempo presso l’attuale pianura di Tell-El-Amarna, 200 km a sud del Cairo, e venne chiamata Amarna (Akhetaton: "l'orizzonte del dio sole "). L'orizzonte del dio sole era simboleggiato dal disco solare racchiuso tra due monti e proprio tra le alture circondanti la pianura vi erano due monti separati da una spaccatura da dove sorgeva il sole. Nel cuore della capitale Akhetaton fu costruito il tempio di Aton che fungeva anche da palazzo reale. Il pavimento del palazzo fu disegnato con figure di guerrieri asiatici e nubiani e le pietre che delimitavano la città ed i templi formavano una serie di rettangoli perfetti che riproducevano in proporzione la superficie dell'area di Amarna (nome attuale della zona in cui sorgeva Akhetaton).

Il popolo, di fronte ad una rivoluzione di questa portata, restò fedele agli antichi dei, rifiutando il nuovo culto monoteista. Dopo 10 anni di potere, Akhenaton, alla morte della regina madre, sostenitrice delle dività tebane, emanò un editto nel quale tutti gli antichi dei venivano sconsacrati: i nomi delle divinità vennero cancellati dalle iscrizioni, il clero di Amon viene disperso, i templi chiusi ed i beni confiscati. Incaricati del re andarono per tutto il paese a cancellare il nome delle divinità di Tebe dai templi, dalle steli, dalle tombe, dai papiri e da tutte le altre iscrizioni.

Dopo 17 anni di governo, Akhenaton scompare. Tale scomparsa è ancora oggi un mistero. Alcuni pensano vi sia stata una congiura contro di lui anche se è mal supportata dal fatto che vi sono molte perplessità sull'identità del suo successore. Molti studiosi ritengono che questo successore sia Smenkhara, figlio o fratello di Akhenaton, mentre per altri dietro il nome Smenkhara si cela la moglie Nefertiti che quindi avrebbe regnato fino alla salita al trono di Tutankamon, suo figliastro.

La tomba di Akhenaton fu collocata ad est di Akhetaton ed in perfetto allineamento con il tempio di Aton. Nelle loro raffigurazioni, Akhenaton e Nefertiti, vengono ritratti nudi, inoltre Nefertiti rappresentata in battaglia e vestita dei simboli del faraone, mentre Akhenaton viene raffigurato da solo quando intercede presso il dio sole Aton. Tutto ciò, finora, non era mai stato osato da nessun faraone. Con la morte di Akhenaton vengono anche ristabiliti i culti tradizionali. Ad Akhenaton da adesso in poi si farà riferimento come al "nemico", il suo nome verrà cancellato dagli annali e la città di Akhetaton distrutta come le opere realizzate in onore di Aton. Il nome del faraone non sarà più pronunciata sino al 1917 d. C. quando venne scoperta nella Valle dei Re una tomba, la numero 55, risalente all'epoca di Tutankamon. Quale è il nome del defunto è impossibile stabilirlo poichè sia il sarcofago che le iscrizioni sulle pareti furono cancellate a scalpellate. Gli unici indizi vennero ricavati dallo studio dei crani di Tutankamon e dello sconosciuto. Il confronto, secondo gli esperti, rivelava una parentela diretta, probabilmente del 1º grado. Sono in molti a sostenere che quella è la tomba di Akhenaton, il cui corpo fu trasportato nella Valle dei Re da Tutankamon, mentre per altri il defunto sconosciuto è Smenkhare.

Durante il regno di Akhenaton l’Egitto non ebbe una buona politica estera: non seppe contrapporsi all’ascesa dei Mitanni e degli Ittiti in Asia Minore, perdendo così quegli stati vassalli dell'area siro-palestinese, che apportavano ricchezza alle casse reali. Di questa situazione, infatti, seppe approfittare molto bene il re ittita Suppiluliumas che realizzò un potente impero.

Dal punto di vista culturale, invece, l’Egitto conobbe un grande splendore: nacque l'arte armaniana, rivoluzionaria per il periodo, in quanto contrapponeva alla staticità classica delle figure egiziane, una nuova dinamicità, arricchita di particolari, quali immagini naturali importate da Micene. Inoltre, attraverso l'arte, vengono rappresentate scene di vita reale che, per la prima volta, riguardavano anche la famiglia del faraone.
.Tytania.
00mercoledì 9 marzo 2005 22:08
Allora si può pensare davvero che la mancanza di immagini della religione ebraica abbia origini amarniane?

Altra cosa: Venetus da dove hai preso il testo interessante che hai citato? Da che libro? Grazie"! Baci!

Tytania


Venetus
00giovedì 10 marzo 2005 08:23
Se intendi quello del professor Donnini, è una sorta di file-libro nel quale c'è scritta tutta l'origine del Cristianesimo e qualche approfondimento come questo...

E' un file zip che scarichi da qui, ma per vedere devi estrarre dato che è un ZIP
http://www.nostraterra.it/qumran/floppy.zip


Tornando al discorso originario che apparentemente sembra non aver nulla a che fare con Mosè mago, credo sia necessario analizzare la struttura geologica del territorio.

Ora, al di là di ciò che i profeti potevano dire, che venissero delle cavallette, credo non fosse strano a quei tempi, la siccità non è cosa strana nel deserto. Per quanto riguarda il MAr Rosso, basti pensare che una particolare alga colora il Mare di Rosso (esisteva anche nel Po' un'alga simile che l'inquinamento ha ucciso) e in certi periodi della stagione si prosciuga, quindi al di là del fatto che sia stato il Dio Giudeo o meno a fare ciò, gli Ebrei hanno avuto una serie di fortunate coincidenze che hanno permesso loro di scappare.
MA se davvero come ha fatto notare Lupo Aton-Adon non necessitava, non voleva immagini per essere rappresentato, l'Ebraismo potrebbe essere un'eresia del culto Egizio!
Se Akhenaton, proibiva il culto degli Dèi, gli Egizi dell'Epoca potevano interpretarlo come la venuta di una Divinità che voleva regnare sulle altre, e molte dottrine in futuro sosterranno di fatto la tesi dello Jahweh malvagio!

[Modificato da Venetus 10/03/2005 8.32]

LupoNero666
00giovedì 10 marzo 2005 10:25
Chi non conosce così bene la storia tenderà sempre a pensare che la sua Religione é nata dal nulla, senza considerare ciò che é venuto prima. Del resto, per quanto antica, la Religione ebraica non é certo la prima che si sia vista al mondo e non é stata nemmeno l'ultima, se é per questo.
A volte mi diverte vedere come alcuni pensino che la loro Religione sia indispensabile e migliore delle altre e ignori che i popoli nativi americani (per citarne uno) hanno vissuto benissimo fino al 1500 senza conoscere il "dio straniero"...

Anche io considero le piaghe d'egitto come assolutamente naturali, anche perché non posso credere che un Dio che si dice buono abbia sterminato i primogeniti di tutti gli Egiziani...
più facile pensare ad una piaga naturale tipo epidemia.

[Modificato da LupoNero666 10/03/2005 10.27]

.Tytania.
00giovedì 10 marzo 2005 11:51

Scritto da: Venetus 10/03/2005 8.23
Se intendi quello del professor Donnini, è una sorta di file-libro nel quale c'è scritta tutta l'origine del Cristianesimo e qualche approfondimento come questo...

E' un file zip che scarichi da qui, ma per vedere devi estrarre dato che è un ZIP
http://www.nostraterra.it/qumran/floppy.zip


No io intendevo il testo su Akhenaton, ma grazie anche di questo!


.Tytania.
00giovedì 10 marzo 2005 11:54

Anche io considero le piaghe d'egitto come assolutamente naturali, anche perché non posso credere che un Dio che si dice buono abbia sterminato i primogeniti di tutti gli Egiziani...
più facile pensare ad una piaga naturale tipo epidemia.

[Modificato da LupoNero666 10/03/2005 10.27]



Nella mia teologia c'è una risposta a questa domanda ed è che il paradigma umano condiziona il comportamento delle divinità. Se sono in tanti per tanto tempo a considerare un Dio vendicativo quello lo diventerà davvero - almeno nelle sue manifestazioni agli uomini - anche se prima non lo era. Questa però è solo una spiegazione teologica la stria e la scienza ne avranno altre.



LupoNero666
00giovedì 10 marzo 2005 12:07
Plausibile, Tytania, ma a un Dio cosa può interessare la vita o la morte dei primogeniti egiziani? Secondo me, proprio nulla. Le storie della Bibbia sono influenzate spesso dalla superstizione... continuo a non credere che una colonna di fuoco si sia venuta a creare in mezzo ai soldati egiziani che inseguivano gli ebrei... un effetto pirotecnico si può benissimo creare senza l'intervento divino.
Altrimenti é inspiegabile come mai simili avvenimenti non siano più stati registrati in seguito...
.Tytania.
00giovedì 10 marzo 2005 14:48
Per la verità anche io credo che le piaghe non siano avvenute davero come evento storico, altrimenti come hai detto tu ci sarebbero registrazioni della cosa anche da altre fonti - per esempio appunto quelle egizie - come avviene invece per il codissetto diluvio che è registrato in tante culture diverse attorno al Mediterraneo. Le storide della Bibbia come tutta la mitologia certamente sono in parte verità e in parte leggenda. Riguardo la possibilità che un Dio uccida perchè viene indotto a farlo dalle suppliche dei mortali: la mia teologia ammette questa possibilità almeno teoricamente ma non posso assolutamente dire se sia avvenuto davvero o no in qualche momento della storia - spero proprio di no! -.



LupoNero666
00giovedì 10 marzo 2005 15:22
Mmmm, in ogni caso, anche se un dio fosse spinto a uccidere, non credo che lo farebbe in modo tanto plateale e senza fare uso delle forze della natura...
Perché evocare una colonna di fuoco, quando un qualsiasi evento naturale può fare il lavoro? Se esistono spiriti e divinità, a mio avviso operano all'interno degli equilibri naturali del mondo, non al di fuori di essi...
Venetus
00giovedì 10 marzo 2005 15:37
Vi avviso però, che molte dottrine e visioni, anche movimenti all'interno dello stesso Ebraismo arrivarono alla conclusione che Jahweh fosse malvagio.
.Tytania.
00giovedì 10 marzo 2005 15:45

Scritto da: Venetus 10/03/2005 15.37
Vi avviso però, che molte dottrine e visioni, anche movimenti all'interno dello stesso Ebraismo arrivarono alla conclusione che Jahweh fosse malvagio.


Sì questo l'ho letto anch'io. Riguardo il fatto che un Dio non violerebbe le forze della natura anche se volesse uccidere: oggi è sicuramente così - quando le Potenze agiscono lo fanno in maniera "naturale" nella grande maggioranza dei casi -. Nell'antichità non lo so, se si deve prestare fede a tanta mitologia i prodigi erano molto più comuni, però credo anche io che un Dio avrebbe ucciso usando i mezzi della natura a meno che non volesse proprio dare un messaggio particolare.


Venetus
00giovedì 10 marzo 2005 15:59
Re:

Scritto da: .Tytania. 10/03/2005 15.45

Sì questo l'ho letto anch'io.




Allora vado in ordine cronologico per vedere quante dottrine ci sono state a sostenere questa cosa (la tesi dello Jahweh malvagio)

- Già ai tempi di Mosè agli Ebrei sembrava eccessivo tutto quel popò di leggi giudaiche e adorarono dal Toro Api, ad altre Divinità semitiche o Egizie (Iside, Ishtar, e via così).
- Gli Ebrei, inoltre, stufi delle Leggi Giudaiche e dell'intolleranza andavano ad adorare il Dio Siriano Adonis, al quale era dedicato un culto misterico. Molti Ebrei lo adoravano, contrari alle leggi giudaiche. Nato in una grotta a Betlemme, nella quale si celebravano i suoi misteri.
- Lo Gnosticismo, sosteneva che Jahweh fosse un EONE malvagio che costrinse un popolo (gli Ebrei) a seguire le sue leggi e la sua volontà. (Il pensiero Gnostico si confonde con l'Idea platonica del Demiurgo identificando quest'ultimo con JAHWEH).
- "Aradia, Il vangelo delle Streghe" dice che tutti gli Dèi sono "buoni" eccetto Jahveh.
- Anche Claudio Simeoni sostiene la tesi del "Dio Padrone" che "macella" gli uomini del quale la Chiesa Cattolica ne è manifestazione.

[Modificato da Venetus 10/03/2005 16.02]

LupoNero666
00giovedì 10 marzo 2005 19:32
Interessante visione... del resto quando é nata la Religione Ebraica già esistevano divinità più antiche. E' compresibile che alcuni vedessero l'ascesa di questa divinità nuova come un fatto malvagio... un Dio unico che elimina il vecchio politeismo.
Venetus
00giovedì 10 marzo 2005 20:13
Re:

Scritto da: LupoNero666 10/03/2005 19.32
Interessante visione... del resto quando é nata la Religione Ebraica già esistevano divinità più antiche. E' compresibile che alcuni vedessero l'ascesa di questa divinità nuova come un fatto malvagio... un Dio unico che elimina il vecchio politeismo.



O detto simbolicamente un Dio che non accetta di essere adorato assieme ad altri "Geloso" è la definizione infatti di Mosè. L'ebraismo inizialmente NON era un MONOTEISMO, ma una MONOLATRIA, cioè "Credere in Tanti Dèi, ma adorarne solo UNO".
LupoNero666
00giovedì 10 marzo 2005 20:15
Questo cambia ulteriormente le cose... in effetti la Bibbia parla di altri culti e di altre divinità, anche se non con questo termine.
Venetus
00giovedì 10 marzo 2005 20:16
Gli altri Dèi sono stati demonizzati in certi casi... però Abramo il patriarca ammirava gli Dèi degli altri popoli.
.Tytania.
00giovedì 10 marzo 2005 20:33

Scritto da: Venetus 10/03/2005 20.13


O detto simbolicamente un Dio che non accetta di essere adorato assieme ad altri "Geloso" è la definizione infatti di Mosè. L'ebraismo inizialmente NON era un MONOTEISMO, ma una MONOLATRIA, cioè "Credere in Tanti Dèi, ma adorarne solo UNO".


Io questo lo conoscevo come "Enoteismo"
Venetus
00giovedì 10 marzo 2005 20:41
L'Enoteismo è quando, anche se non c'è un Dio solo si tende ad adorare quello supremo, non esclude l'adorazione degli altri Dèi, ma la limita: è diverso.
.Tytania.
00giovedì 10 marzo 2005 21:01

Scritto da: Venetus 10/03/2005 20.41
L'Enoteismo è quando, anche se non c'è un Dio solo si tende ad adorare quello supremo, non esclude l'adorazione degli altri Dèi, ma la limita: è diverso.


No no. Sull'Enciclopedia Treccani leggo in questo momento:
Enoteismo: Termine coniato da M. Muller per designare l'atteggiamento religioso (da lui osservato specialmente nei Veda) di chi, nel fervore dell'adorazi di una divinità, la invoca e la celebra come unica senza ssurgere per questo a una vera e propria concezione monoteistica che affermi un solo dio con esclusione di tutti gli altri. Muller riconosceva nell'enoteismo un atteggiamento religioso primitivo, distinto sia dal monoteismo, sia dal politeismo.


Venetus
00giovedì 10 marzo 2005 21:15
Re:
e|no|te|ì|smo
s.m.
TS relig., l’adorare una sola divinità senza tuttavia escludere l’esistenza di altri Dei.


mo|no|la|trì|a
s.f.
TS relig., adorazione di una sola divinità, che non implica, a differenza del monoteismo, la negazione dell’esistenza di altre

Credo che la differenza sia questa però!
L'Enoteismo è agnostico nei confronti degli altri Dèi, la Monolatria è credente piena invece.

[Modificato da Venetus 10/03/2005 21.17]

.Tytania.
00giovedì 10 marzo 2005 21:20

Scritto da: Venetus 10/03/2005 21.15
e|no|te|ì|smo
s.m.
TS relig., l’adorare una sola divinità senza tuttavia escludere l’esistenza di altri Dei.


mo|no|la|trì|a
s.f.
TS relig., adorazione di una sola divinità, che non implica, a differenza del monoteismo, la negazione dell’esistenza di altre

Credo che la differenza sia questa però!
L'Enoteismo è agnostico nei confronti degli altri Dèi, la Monolatria è credente piena invece.

[Modificato da Venetus 10/03/2005 21.17]



Da queste definizioni a me sembrano più sinonimi e comunque in nessuna si parla di culto della divinità suprema.

LupoNero666
00venerdì 11 marzo 2005 09:46
Scusate l'intervento, ma se tornassimo un po' più In Topic? Mi sa che la discussione sta prendendo la strada tangente...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:59.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com