Le piante amiche della salute

Le piante amiche della salute

Gerbera, photos, tronchetto della felicità: facili da mantenere, poco costose e di grande effetto scenografico, sono straordinarie alleate del benessere negli ambienti domestici e lavorativi.

Piante in casa. Non sono soltanto ornamenti verdi che rallegrano e decorano gli spazi, ma anche un validissimo aiuto alla nostra salute perché sanno essere delle vere e proprie mangiaveleni.

A confermarlo è una fonte autorevole, la Nasa. Secondo una recente ricerca condotta dall’ente spaziale americano e protrattasi per ben sette anni, gli scienziati hanno scoperto che alcune specie di piante, oltre all’anidride carbonica assorbono anche formaldeide, benzolo, benzene, tricloroetilene, monossido di carbonio, xilene, toluene e fumo. Quelli appena elencati sono indicati dagli esperti con il nome di Voc ovvero sostanze organiche volatili che sembrano essere responsabili dei malesseri diffusi legati alla vita in ambienti chiusi (abitazioni, uffici, scuole, locali pubblici ecc.). Questi si manifestano con mal di testa, nausea, senso di confusione generale, spossatezza quand’anche ad essi si uniscono sensibilizzazione delle mucose della bocca e della trachea e stati allergici.

Trascorriamo in media 22 ore su 24 in luoghi chiusi, spesso condividendoli con altre persone, ed è qui che l’aria ha una maggior concentrazione di agenti inquinanti, quella che comunemente chiamiamo “aria viziata”, a discapito dei nostri polmoni. Gli inquinanti casalinghi, presenti nell’aria sotto forma di gas o di particolato, sollecitano il nostro sistema immunitario provocando lo sviluppo di disturbi di varia natura, e in seguito sostanze come piombo e ossido di carbonio assorbite nel sangue, possono provocare danni a organi e tessuti. A questi inquinanti vanno aggiunti tutti quelli che provengono dall’esterno. Sono pochi i fortunati che possono pensare di migliorare la qualità dell’aria in casa aprendo le finestre delle loro stanze. Insieme all’aria nuova infatti penetrano in casa anche una serie di veleni che però alcune piante hanno la capacità di neutralizzare.

Sono specie da appartamento semplici da coltivare e generalmente economiche. Il loro potere purificante varia da specie a specie, ma generalmente rimanealto. Ma in che cosa consiste il processo? La fotosintesi clorofilliana è un fenomeno complesso: la pianta apre gli stomi (piccole bocche presenti sulla superficie delle sue foglie) per nutrirsi assorbendo aria, composta da anidride carbonica ed elementi gassosi. Della prima trattiene il carbonio per liberare l’ossigeno mentre i secondi normalmente li rilascia nell’ambiente. Ci sono alcuni tipi di piante corredate di metilotrofi, ovvero enzimi e batteri in grado di trasformare i composti gassosi. O piante dotate di proteine che non riconoscono bene una molecola assorbendola comunque e poi scomponendola liberando sostanze volatili innocue per la nostra salute.

La cosa più importante, sottolineano gli esperti, è individuare e moltiplicare le specie più utili. Gerbere, crisantemi, clorofiti, piante mangiafumo, sanseveria, filodendri, pothos, tronchetti della felicità, in particolare la schefflera è un ottimo rilevatore di aria malsana in quanto dà immediati segni di sofferenza in presenza di inquinanti. Il philodendro invece tollera molti tipi di gas sopravvivendo anche in ambienti lavorativi poco salubri.

Una piccola serra domestica
Anche chi ha poco tempo da dedicare alle piante, poca propensione ad esse o spesso è assente per lavoro, può comunque trasformare la sua abitazione in una piccola foresta. Oggi ci sono in commercio presso i negozi specializzati, una serie di prodotti specifici e pratici per garantire una riserva d’acqua e il giusto nutrimento alle specie da appartamento. Concimi liquidi o solidi a rilascio graduale, o particolari prodotti per l’irrigazione lenta e costante