Oggi ho il mal di tempo

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Serpe
00sabato 15 ottobre 2005 13:10
Oggi ho il mal di tempo

Che ci fosse uno stretto rapporto tra clima e salute dell’uomo lo sostenevano già gli antichi. Ora la conferma ci viene dalla scienza. Viaggio alla scoperta della metereopatia e degli effetti delle condizioni atmosferiche su psiche e corpo.

Se volessimo fare tra di noi un sondaggio per vedere quanti sono del tutto insensibili alle condizioni atmosferiche di certo scopriremmo che quasi nessuno dichiarerebbe la sua completa indifferenza. In effetti il tempo condiziona pesantemente il nostro corpo e la nostra psiche e lo possiamo verificare sempre, nella vita di tutti i giorni. Con le dovute eccezioni sono davvero molte le persone che si comportano diversamente con se stesse e con gli altri a seconda che fuori ci sia un sole splendente o un cielo coperto da nuvoloni neri. I nostri nonni si sarebbero limitati a dire che “si sente il tempo” ma in realtà il discorso è molto più complesso al punto che esiste un’intera branca della medicina che studia il rapporto tra clima e salute.

Già nel lontano V sec. a.C. c’era chi come il medico greco Ippocrate aveva intuito il fenomeno della metereopatia e individuato strette connessioni tra l’ambiente in cui si vive e le risposte dell’uomo dal punto di vista prettamente fisico e psicologico. Ma i metereopati, ossia quelli che soffrono il mal di tempo in forme più o meno gravi, nonostante alcune prese di posizione ufficiali di medici e specialisti del settore, in Italia nell’opinione comune sono ancora considerati degli ipocondriaci. In altre parole, spesso rischiano di passare per malati immaginari.

In realtà le cose stanno diversamente e la conferma ci viene dalla scienza. I sintomi, tra cui ricordiamo insonnia, emicrania, depressione, angina pectoris, embolia e dolori articolari, sono manifesti. A soffrirne, secondo le statistiche, un europeo su tre e nel nostro paese circa il 20-25% della popolazione. Una sindrome peraltro in continua crescita (negli anni ’50 i metereopati sfioravano appena il 5%) che sembra colpire senza distinzioni di età e di sesso. Al di là delle battute e dei luoghi comuni vediamo allora più da vicino di che cosa si tratta. Le metereopatie si dividono in primarie e secondarie a seconda che colpiscano rispettivamente persone sane e già sofferenti.

In ogni caso i più esposti sono evidentemente soggetti fragili e ipersensibili che non hanno sviluppato efficaci meccanismi di adattamento alle condizioni esterne. Particolarmente pericolosi sono gli sbalzi di temperatura sia verso il basso che l’alto del termometro soprattutto se bruschi e improvvisi. Negli individui sani i cambiamenti climatici portano irritabilità, ansia, calo della pressione e cefalee; o, ancora, difficoltà di concentrazione e pessimismo. Nelle persone sofferenti in particolare il freddo provoca disturbi a livello respiratorio e articolatorio mentre il caldo può causare problemi all’apparato cardio-circolatorio.


°kay°
00sabato 15 ottobre 2005 19:12
io sono metereopatica[SM=x92810]
Ras-Algehu
00martedì 18 ottobre 2005 11:27
Infatti e' un male sempre piu' diffuso e molti pensano che sia legato anche allo stress.
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