Sulle donne (pensavate mi fossi dimenticato eh?)

Eccovi solo qualche breve aforisma, che tenta di ironizzare in maniera quanto più leggera (ehm) sui vecchi adagi "donna-serpente/donna-attrice/donna-gallina", spero gradiate, ave

Il misogino: è colui che dice “donna” senza sfumare in “vagina”.

Donna intelligente: i gemelli siamesi e le donne intelligenti hanno qualcosa in comune… il numero.

Specchi: la signora M. mi chiese “Ma che aria può avere un uomo che avanza sul fronte?” le risposi “la stessa che assume una donna davanti allo specchio”.

Il dialogo: per la donna il dialogo è un monologo punteggiato da “sì” disposti con cadenza simmetrica.

Serpenti: vi sono serpenti a cui si fa mordere un tappo di sughero per smaltire il veleno in eccesso, così alla donna si da’ da mordere la vicina… il veleno allo stato puro si denomina “pettegolezzo”, farmacolocizzato diviene “pudore”.

Amiche: l’amicizia fra due esseri di genere femminile nasce quando l’una non ha motivo per invidiare qualcosa all’altra.

Conquista: vi sono ancora uomini che credono nella “conquista della donna”, non sanno che la donna non “viene” ma si “lascia” conquistare, come un fortino che apre nella notte le porte al nemico.

Occhi: il chador trova il suo senso in una civiltà che considera elementi privilegiati dell’eros occhi e bocca, l’eros come comunicazione… che le occidentali attirino con seno e glutei, dona un accento marcatamente plebeo a quello che Milton definì “il linguaggio dell’Eden”.

Ricordi: delle donne amate permane l’immagine, quasi mai la voce…

Donna o attrice: L’orgasmo è l’ultima finzione dell’attrice, l’a-solo prima che cali il sipario e si abbandoni l’abito nel baule dei “ricordi di scena”.

Dolore: il signor P soffriva come una donna: le sue lacrime recriminavano.

Amore: sotto il termine “amore” la donna raggruppa gli avanzi di spirito lasciati dalla cura di sé e dalla cura che gli altri parlino di sé.

Sai che ti adoro vero?


Conquista: vi sono ancora uomini che credono nella “conquista della donna”, non sanno che la donna non “viene” ma si “lascia” conquistare, come un fortino che apre nella notte le porte al nemico.

e poi si dice che non siamo intelligenti