Benvenuto, Rok, occhio agli sms, leggi qua:
La nuova patologia prende il nome di "danno da sforzo ripetuto"
La notizia in un'indagine inglese condotta per la Virgin Mobile
Ad altissimo rischio pollici e polsi
Sms danneggiano le articolazioni
LONDRA - L'sms è ormai uno degli strumenti di comunicazione più diffuso. E anche uno dei più pericolosi. La scrittura frenetica di messaggi ha infatti dato vita a una nuova malattia che mette a rischio la salute di polsi e pollici. I dati sulla nuova patologia e sulla "sms mania" sono riportati in un'indagine, commissionata dal colosso della telefonia Virgin Mobile, pubblicata oggi in Inghilterra. Il "danno da sforzo ripetuto" (dall'inglese "Repetitive Strain Injury", Rsi) è diventato una vera e propria epidemia, con 3,8 milioni di nuove vittime ogni anno. E sul fenomeno degli sms esprimono preoccupazione anche gli psicologi.
Il sondaggio inglese mette in evidenza dati molto preoccupanti sull'incidenza della Rsi: solo negli ultimi cinque anni è stato registrato un aumento del 38 per cento di casi. Inoltre più del 12 per cento degli intervistati ammette di comporre almeno 20 messaggi al giorno. Per il dieci per cento delle persone l'sms diventa invece una preoccupante mania, che porta a scrivere oltre 100 messaggini al giorno. Dati poco sorprendenti, se si considera che ogni 24 ore in Inghilterra vengono scritti ed inviati oltre 93 milioni e mezzo di sms.
Anche gli psicologi esprimono preoccupazione per la sms mania. Il messaggino dal cellulare risponde da un lato a un fondamentale bisogno di comunicazione, ma gli esperti temono che l'uso forsennato dell'sms, a lungo termine, possa togliere alle persone il piacere e la capacità di affrontare una discussione di persona.
Sul piano dell'impatto fisico gli esperti fanno poi sapere che non è solo la quantità di messaggi che espone a rischi le articolazioni di dita e polsi, ma anche la velocità. E proprio la rapidità di scrittura è un'altra delle "fissazioni" dei patiti del messaggino, che può addirittura arrivare al caso limite dell'operaio scozzese Craig Crosbie, che è riuscito a scrivere un messaggio di 160 caratteri in soli 48 secondi.
(21 febbraio 2006) da Repubbica.it
A proposito, se lo vedi salutami il Questore che mi ha "dirigenziato" per qualche anno in Commissariato.