Il 16 Marzo 1978 il Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro veniva sequestrato dai terroristi dalle Brigate Rosse in Via Fani a Roma che sterminarono la sua scorta .I terroristi avevano progettato di rapire Moro in due diverse occasioni, nel corso delle quali non ci sarebbe stato bisogno di assassinare i componenti della scorta, ma rinunciarono in favore di un attacco spietato e feroce, gettando i corpi di cinque uomini dello Stato sul piatto della sfida alle Istituzioni.
Francesco Zizzi, Raffaele Jozzino, Giulio Rivera , Oreste Leonardi e Domenico Ricci non furono i primi uomini delle Forze dell’Ordine a cadere in difesa della Democrazia e dell’Italia e purtroppo non furono gli ultimi, ma il loro sacrificio segnò il punto di non ritorno. La classe politica di allora, che aveva guardato a volte indifferente a volte tremebonda l’estendersi dell’offensiva terroristica in Italia, con centinaia di morti nelle strade, si scosse di colpo e comprese che l’Italia rischiava di precipitare nel baratro e chiamò a difesa del Paese gli uomini delle Forze dell’Ordine che risposero all’appello. Erano uomini , molti dei quali giovani e addirittura giovanissimi, che per anni lottarono strenuamente per salvare il Paese dalla distruzione verso la quale i terroristi volevano portarlo. Se oggi l’Italia non è precipitata nella guerra civile o in una dittatura e se, con tutti i suoi difetti, è rimasta un Paese libero e prospero lo deve a quei poliziotti e a quei carabinieri che la difesero disperatamente, spesso donando la Loro vita.
Erano degli Eroi? Dipende che cosa si intende con questa parola. Erano delle persone normali e umili , con le loro paure e a volte le loro macchie, che si trovarono di fronte ad una scelta tremenda , mentre persone importanti, politici ed industriali e grandi finanzieri, si preparavano a fuggire dall’Italia con i loro capitali, verso comodi esili, pronti ad abbandonare una nave che pensavano stesse per affondare .
Quei Poliziotti e quei Carabinieri invece non fuggirono. Restarono ai loro posti a difendere una Nazione che non sempre sembrava meritarli. Lottarono per lo Stato, per le Istituzioni, ma anche per le loro famiglie e per il loro avvenire ed anche per coloro che non li amavano e per ricordare i Fratelli Caduti , perchè questa Italia fosse un posto migliore dove vivere e non l'orrore bramato dai terroristi ed infine vinsero.
Per Francesco, Giulio, Raffaele, Oreste e Domenico e per tutti noi
[Modificato da dago113 16/03/2006 16.19]
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"We few, we happy few, we band of brothers;/ for he today that sheds his blood with me /shall be my brother" (Shakespeare- Henry V)
"Bisogna che il popolo si avvezzi a riconoscere negli agenti della sicurezza pubblica non più i ministri di una esosa tirannide; ma coloro che vegliano alla sicurezza dellordine e della proprietà e che si ricordi come in libero e ben ordinato stato il rispetto della legge non è solo la forza del governo ma anche della nazione. " ( giornale " La Lombardia" di Milano. 17 Luglio 1860)
"Una grande Civiltà viene conquistata dall'esterno solo quando si è distrutta dall'interno" (William James Durant)