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CLEMENTE MASTELLA, INTERVISTATO DA FABIO MARTINI, "LA STAMPA", 23 GENNAIO 2004:

"L"11 febbraio del 1994 avevamo il primo appuntamento ad Arcore per decidere le candidature. Prendemmo il taxi a Milano e quando arrivammo davanti alla villa, pagai io per Casini e D'Onofrio. Fummo fatti accomodare in uno studio e ci mettemmo ad aspettare. Un'ora, due ore, alla terza ora venne Silvio e ci disse: "C'e' qualche problema...". E noi: "Ma figurati, ti aspettiamo". Passarono altre due ore finche' un signore ci disse: "Non sapete nulla? E' stato arrestato il fratello di Berlusconi..."".

"Pensai: e' finito tutto prima ancora di cominciare. Erano mesi terribili bastava nulla per farti precipitare nel gorgo..."
"Facemmo sapere a Berlusconi che se le cose stavano cosi', ci saremmo visti un'altra volta. Ma lui ci disse di aspettare. E finalmente quando era calata la sera, Berlusconi ci ricevette, il fratello era stato subito rilasciato e lui si mise al pianoforte. E ci suono' l'inno di Forza Italia".

"Quella sera capii che era cambiato un mondo".

(...)

"Berlusconi aveva interesse ad avere alcuni che fossero parte della Dc ma non quelli che erano stati in prima linea. E in piu' avanzo' una singolare discriminante: non voleva quelli che erano stati raggiunti da un avviso di garanzia"

"E' paradossale: Berlusconi oggi e' incriminato - anche se io credo che sia una persona perbene - mentre allora per lui bastava un semplice avviso per farti fuori dalle liste"





cfr.
LA STAMPA
del 23/1/2004
Int. a MASTELLA CLEMENTE
"CON IL CAVALIERE CAMBIO' UN MONDO" (MARTINI FABIO) a pag. 2


www.senato.it/notizie/RassUffStampa/040123/55y6l.tif


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