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IL MESSAGGERO
Difenderà tossicodipendenti e minori
Terremoto al vertice di “Operation Smile” che lo doveva accogliere
20 Febbraio 2007
di CARLA MASSI

ROMA - «Non è stato ancora deciso nulla. Dobbiamo aspettare l’incontro con il magistrato per sapere che cosa fare. Solo allora sarà possibile organizzarci». Va cauto don Mario Picchi fondatore della Ceis, comunità di recupero per tossicodipendenti dove è stato assegnato Cesare Previti. Dovrebbe andare a lavorare in quella di Castel Gandolfo. «Mi hanno chiesto - spiega - di accogliere una persona. Ho risposto sì e, solo dopo, ho saputo che si trattava di Cesare Previti. Non cambia niente, per tutti noi i bisognosi d’aiuto hanno la stessa importanza». Don Picchi dice di non essere sicuro che l’avvocato andrà a far volontariato proprio alla comunità dei Castelli.
«La nostra idea è quella di utilizzare la sua competenza in materia legale - aggiunge -. Con ogni probabilità chiederemo a Previti e al suo studio di seguire le pratiche che tutelano i tossicodipendenti, gli extracomunitari, i minori e tutti i nostri assistiti che sono divisi tra le varie sedi». La Ceis di Castel Gandolfo accoglie circa cento persone. «Con la comunità di don Picchi - commenta Maurizio Colacchi, sindaco della cittadina - siamo diventati un riferimento per l’elaborazione e la costruzione di progetti ed interventi per l’assistenza ai più deboli».
Oggi stesso il sacerdote potrebbe avere un incontro con il magistrato per stabilire i compiti che verranno assegnati a Cesare Previti durante il periodo di permanenza negli uffici della comunità. Arriverà a giorni, dunque, a Castel Gandolfo dopo aver atteso quasi due mesi per sapere quale fosse l’associazione che lo avrebbe accolto per svolgere l’attività di volontariato. Il primo indirizzo, diffuso a dicembre, era quello della Fondazione ”Operation smile” costituita da medici e infermieri di tutto il mondo che, gratuitamente, restituiscono il sorriso a bambini nati con malformazioni alla bocca. Bimbi che vivono nelle zone più povere del pianeta, dal Vietnam all’Etiopia, dal Marocco alla Bolivia. Una rete di solidarietà che raccoglie chirurghi ed équipe di 25 paesi. Tra questi, anche l’Italia, con 80 volontari.
Proprio l’annunciato arrivo di Previti ha scatenato un terremoto al vertice dell’associazione. L’ex presidente di “Operation Smile” Italia, il chirurgo plastico del Fatebenefratelli-Villa San Pietro di Roma Fabio Massimo Abenavoli, aveva dato l’assenso all’entrata dell’avvocato senza una consultazione con i dirigenti. Come accusano tre membri dell’ex consiglio di amministrazione. Che era formato dall’avvocato Beatrice Melis Della Chiesa, il chirurgo plastico, direttore scientifico dell’associazione, Domenico Scopelliti, il manager di “Operation Smile” internazionale Giancluca Biavati e la sorella di Abenavoli, la dottoressa Rosa (quest’ultima informata dell’accettazione). Viene chiesta la revoca della decisione, ma senza esito. Dimissioni, spaccatura e nuovo disegno dell’associazione. Che, da un paio di settimane, ha lo stilista Santo Versace come presidente della fondazione in Italia. Previti bussa ad un’altra porta. “Operation smile” si prepara per una nuova impresa, la prossima è in Thailandia. Dove, oltre trenta bambini dalle bocche martoriate, oggi non riescono né a ridere né a mangiare.
(Ha collaborato Luigi Jovino)





dall'articolo di MASSIMO MARTINELLI:

ROMA - Alla fine, se non ci fosse di mezzo una storia professionale e politica da difendere, Cesare Previti potrebbe anche dimenticarselo che deve scontare una condanna a sei anni di carcere per la vicenda Imi Sir. Da oggi potrà uscire fin dalle prime ore della mattina dalla sua abitazione nel centro di Roma (dove si trova agli arresti domiciliari) e rientrare prima delle undici di sera, dopo che ieri il Tribunale di sorveglianza di Roma gli ha concesso l’affidamento in prova alla comunità Ceis che fa riferimento a Don Picchi e si occupa del recupero di emarginati, tossicodipendenti e disabili. Previti offrirà il suo contributo come consulente legale; e non sarà nemmeno accolto male, se gli operatori della comunità manterranno l’atteggiamento di un anonimo partecipante al forum sul sito web della Ceis che ieri scriveva: «Tutti possiamo sbagliare... e a tutti viene offerta la possibilità di comprendere i propri errori»*.
Ma forse un commento del genere sarebbe lo stesso Previti a non apprezzarlo: più di nove mesi fa, quando la Cassazione confermò la sua sentenza di condanna, il senatore di Forza Italia si presentò spontaneamente a Rebibbia dicendo: «Lo sappiano tutti che va in carcere un innocente. Un uomo che per condannarlo hanno dovuto costruire a tavolino un falso testimone, inventare prove a carico, nascondere prove a discarico, calpestare a più riprese la Costituzione e i codici, sbeffeggiare per ben due volte la Corte costituzionale»...




*
DAL FORUM DEL SITO INTERNET DEL CEIS:

www.ceis.it/index.htm
Area discussione

previti benvenuto - Autore romano - Orario invio: 19/02/2007 17.22.55

allora è il caso di brindare.. il senatore previti è stato affidato proprio alla Ceis!!!



Autore sconosciuto - Orario invio: 19/02/2007 19.08.22

mi sembra di avvertire un certo tono di presa in giro... non pensi che siamo un po' tutti uguali (+ o -!), e che dunque tutti possiamo sbagliare? se ho male interpretato il tuo invito a brindare, ti chiedo scusa... ma se invece ho compreso bene, ti chiedo: gioire degli errori altrui ti fa sentire meglio?

Autore sconosciuto - Orario invio: 19/02/2007 19.10.44

scusami, dimenticavo: sono di sinistra...

Autore romano - Orario invio: 19/02/2007 19.26.12

ho scritto "brindare", non gioire.. e il brindisi non è all'affare imi-sir, per il quale previti è stato condannato, ma per il suo arrivo. non sono nè di destra e nè di sinistra, non gioisco degli errori altrui ma rifletto sui destini (diversi) delle persone.

Autore sconosciuto - Orario invio: 19/02/2007 19.29.39

beh, di solito un brindisi si fa per festeggiare qualcosa, non tanto per riflettere... comunque... se ritieni che abbia frainteso, te lo ripeto, ti chiedo scusa... a proposito di destini diversi... sono comunque tutti accomunati da una base unica: la possibilità che viene offerta A TUTTI di comprendere i propri errori...



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