E 'stato 1988/01/03. Non ero ancora abbastanza acclimatato a come funzionano le cose in questo paese. In quella bella serata, ero andato a teatro per vedere il film "Stregata dalla luna". Come sono uscito dal teatro, nevicava. E io ero così "Stregato dalla luna", dalla bellezza dei fiocchi di neve, che non stava prestando attenzione, come ho attraversato la strada.
Sono stato investito da un taxi. Ho sentito battere il mio fianco sinistro, e poi tutto divenne nero. (Un testimone ha riferito più tardi che avevo girato due volte in aria prima di toccare l'asfalto, la prima volta, quando il taxi ha colpito la mia coscia, e la seconda volta quando il suo parabrezza mi ha colpito la testa.) Ma il nero che ho sperimentato non è un nero ordinario. E io ero molto consapevole, rispetto alla realtà quotidiana ero molto più consapevole. Sapevo che qualcosa stava accadendo al mio corpo, che, di fatto, sono stato separato dal mio corpo.
Ho avuto la sensazione che stavo galleggiando da qualche parte sopra in cui era il mio corpo.
Ero confuso, da dove ero, e quello che stava succedendo al mio corpo, ma allo stesso tempo non ho avuto paura. Sentivo che ero in uno stretto spazio, come se fossi uno in corso dove mi trovavo, o forse i lati del locale, che erano molto vicino a me.
Ho iniziato chiedendomi e richiedendomi: "Dove è il mio corpo? Cosa sta succedendo al mio corpo?" E poi all'improvviso, ero di nuovo nel mio corpo, che giace in mezzo alla strada. C'erano gente che mi circonda, e una persona disse: "Aspetta, aspetta! 'Viva! È viva!" Nonostante il fatto che l'incidente sembrava fatale per gli osservatori, mi allontanai senza un graffio. Le persone che mi circondavano mi ha spinto a entrare in ambulanza che avevano chiamato e andare in ospedale per fare il check-up, cosa che ho fatto. Ho scoperto che ho avuto solo una lieve commozione cerebrale.
Tratto da
www.nderf.org
Franco
“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”
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